CIMINO “RISOLVERE LA QUESTIONE DEI GIOVANI STAGISTI PER DARE IMPULSO AL RINNOVAMENTO DELLA BUROCRAZIA REGIONALE”
Testo della dichiarazione diramata dal consigliere Franco Cimino.
“Risanare la sanità e tagliare a fettine il sistema del distorcente intrecciato potere che ha causato tanti danni, è atto urgente e rivoluzionario. Tuttavia, qualsiasi azione di recupero della nostra economia non può passare sulla testa dei giovani calabresi. Specialmente, quelli disoccupati, e quanti il lavoro lo hanno perso negli ultimi anni. Sembra riecheggiare nell’aria un vecchi adagio:” non disturbare, stiamo lavorando per voi”. Intanto, nessuno si occupa più dei lavoratori di Phonemedia, di quelli delle cliniche private e dei duecento circa che rischiano il posto a Villa Betania, e delle migliaia che in tutta la Calabria vivono o stanno per vivere analoga drammatica situazione. In questo scenario assume più forte valenza la battaglia che i trecentocinquanta stagisti, impegnati per due anni presso gli enti locali, stanno conducendo per evitare, almeno questo, di essere espulsi dal circuito formazione-lavoro. A proposito del quale, ribadisco che ovunque, e anche dalla buona intelligenza dell’on Roberto Occhiuto, esso è nato per preparare i giovani ad un lavoro qualificato e qualificante. In Calabria, una buona legge, baciata fra l’altro dai finanziamenti europei, prende la strada vecchia. Quella dell’assistenzialismo e del parcheggio. E’ tempo di invertire questa tendenza e cambiare strada. L’occasione la offrono proprio gli stagisti (mi scuso con loro per questa fredda denominazione). Per coprire l’incapacità di affrontare il loro problema, c’è chi tenta di metterli contro i loro coetanei disoccupati. La guerra tra i poveri procura qualche voto, ma in una realtà sociale al collasso- come la nostra- può deflagrare pesantemente. I giovani laureati formatisi nella esperienza lavorativa, devono essere considerati una risorsa, non un peso e un ingombro. Una risorsa da valorizzare, perché contrariamente si sarebbero buttati i soldi pubblici spesi per formarli. E proprio in quelle specialità amministrative di cui ha strettamente bisogno la burocrazia regionale e gli apparati locali per liberarsi dalla loro elefantiasi e dalla loro incapacità di rinnovarsi. Ma i giovani, nell’Europa senza frontiere, possono andare altrove per affermarsi., si dice. Bella scoperta ! Vorrei vederli con la loro 24 ore di pelle ricevuta alla laurea, portarsi nelle Regioni del nord ad offrire nuovamente, e in un tempo di grave abbandono del Mezzogiorno, la loro forza che fa ricco il nord e impoverisce ancora il sud.”
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Idea Universitaria incontra l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Catanzaro, Giuseppe Soriero.
Si è tenuto mercoledì 10 novembre 2010 il primo di una serie di incontri che vedrà coinvolti il Movimento “Idea Universitaria” e l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Catanzaro, l’Onorevole Giuseppe Soriero.
In tale occasione “Idea Universitaria” è stata costruttivamente coinvolta in un progetto di ampio respiro che prevede la sinergia tra il sodalizio studentesco e le istituzioni di Catanzaro.
Nella fattispecie sono state illustrati diversi provvedimenti, alcuni dei quali già varati dalla Giunta comunale, tra questi il finanziamento per il rifacimento del vecchio Educandato a Catanzaro, i cui locali verranno destinati all’allestimento del Museo del Cinema ed alla creazione di un punto di aggregazione studentesco per gli studenti del Capoluogo, nonché il via libera definitivo all’adeguamento dell’ex-Stac in piazza Matteotti per la realizzazione di un Caffè Letterario universitario ed un punto informativo dell’Ateneo. “Idea Universitaria” ha voluto richiamare – nel corso dell’incontro – l’attenzione delle istituzioni sulla carenza dei servizi forniti agli studenti, a partire dalle corse autobus tra la valle del Corace ed il centro di Catanzaro, totalmente insufficienti a garantire la mobilità dei giovani universitari.
Idea Universitaria ha poi affrontato con l’on. Soriero la tediosa problematica della scarsa disponibilità all’affitto degli alloggi nel centro storico di Catanzaro ed in tal senso l’iniezione di alcuni stimoli come la riduzione delle aliquote sugli immobili e la cessione di agevolazioni agli studenti sulle quote d’allocazione invertirebbero l’attuale tendenza allo spopolamento della parte più caratteristica di Catanzaro.
Il Movimento ha in fine puntualizzato il suo ruolo di garante nei confronti di quelle che saranno le decisioni assunte in materia di politiche atte a garantire lo status di studente universitario a Catanzaro, anche se c’è da rendere merito alle istituzioni dell’Ateneo ed a quelle del Capoluogo dell’intenzione di instaurare un confronto costruttivo con i rappresentati della comunità studentesca al fine di garantire ai giovani Calabresi un futuro formativo di qualità facendo proprio il concetto che un’Università integrata con il territorio costituisce una ricchezza ed un valore aggiunto.
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Lo scorso 12 marzo ha preso il via il progetto “Meridiani e paralleli”, una proposta innovativa che prevede la costruzione di un modello di attività agricola nella quale sono inserite persone adulte con disabilità.
La conferenza stampa è in programma martedì 16 novembre, alle ore 15.30, presso la sala consiliare del Comune di Soveria Simeri.
Realizzare l’integrazione sociale attraverso il lavoro, anzi attraverso il binomio agricoltura-disabilità. E’ l’obiettivo del progetto “MERIDIANI E PARALLELI per la sperimentazione di un laboratorio di colture biologiche condotto da persone disabili” che ha preso il via lo scorso 12 marzo su un terreno di circa 1 ettaro nel comune di Soveria Simeri, di proprietà privata, messo a disposizione per la sperimentazione a titolo gratuito. Un’iniziativa innovativa e all’insegna dell’integrazione, quella proposta dall’Associazione di volontariato “L’Alveare” al Centro Servizi al Volontariato di Catanzaro all’interno del bando “Perequazione per la progettazione sociale – Calabria Anno 2008”.
“Meridiani e paralleli” è un’idea innovativa e sperimentale sul territorio locale per l’individuazione di strategie e interventi in grado di favorire l’inserimento socio-lavorativo nel settore primario di soggetti deboli, al fine di mettere in pratica, così come è stato già fatto in altre regioni d’Italia, il binomio agricoltura-disabilità e coniugare obiettivi di carattere etico-sociale con quelli produttivi ed economici.
Gli altri partner del progetto sono la Fondazione Betania Onlus di S. Maria, che ha curato la progettazione e si occupa del coordinamento, dell’aspetto metodologico e valutativo del progetto, l’Associazione di volontariato “Arte di parte”, che sta curando le risposte di professionalizzazione nell’ambito agricolo, in aggiunta al significativo apporto di volontari, l’Istituto Professionale Statale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Belcastro per la supervisione tecnica della produzione agricola.
Il prossimo 16 novembre 2010, alle ore 15.30, presso la sala Consiliare del Comune di Soveria Simeri è in programma la conferenza stampa per divulgare l’iniziativa sul territorio di Soveria Simeri.
All’incontro prenderanno parte i rappresentanti delle associazioni e degli enti che hanno dato vita al Progetto “Meridiani e Paralleli”, il sindaco di Soveria Simeri, Amedeo Mormile, nonché le Istituzioni coinvolte.
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73 ARRESTI A CATANZARO. QUESTE SACCHE DI ILLEGALITA’ PER CHI VOTANO?
Vorremmo esprime la nostra soddisfazione per la recente inchiesta che ha portato all’arresto di circa 70 criminali operanti sul territorio del capoluogo di regione. La nostra solidarietà e il nostro ringraziamento va nello specifico agli operatori del diritto, forze di polizia e magistrati, che operano nonostante i continui tagli di risorse e le condizioni ambientali assolutamente non facili.
Da anni diciamo, e non siamo i soli, che il problema criminale della città di Catanzaro è un questione nazionale. È una questione di ‘ndrangheta, e gli intrecci emersi, in questi giorni, tra i gruppi di nomadi stanziali e alcune pericolose e potenti famiglie di ‘ndrangheta del crotonese e del reggino ne sono solo l’ennesima conferma.
I metodi sono noti: la violenza disumana, la paura, il controllo arrogante del territorio, la disponibilità di droga e soldi, l’utilizzo di armi. L’unico modo per sottrarre dallo stato di terrore i tanti cittadini onesti che vivono in quelle zone è rimarcare la presenza dello Stato, annientando qualsiasi sacca di illegalità e riaffermando la democrazia. A questa azione deve, però, seguire la collaborazione di vittime e cittadini, perché solo insieme si vince.
Ci sembra inoltre doveroso chiedere conto al governo nazionale ed ai nostri rappresentati politici nazionali dei ritardi e delle omissioni che negli ultimi tempi sono stati denunciati nelle azioni di prevenzione e contrasto, come ad esempio la brutta vicenda piena di mancanze del Pon Sicurezza a Catanzaro.
A quanti hanno incarichi pubblici chiediamo di lavorare contro le mafie senza strumentalizzazioni o visioni partitiche, ognuno dal suo posto, al di là di rivendicazioni e campagne di comunicazione, solo per il bene comune.
Vorremmo vedere un lavoro concreto e una interruzione vera dei legami politico-elettorali con il mondo della criminalità organizzata, piuttosto che leggere comunicati pieni di compiacimento. I comizi si facciano nei territori in pericolo, rifiutando apertamente, con comportamenti e nei fatti forme perverse di aiuto. Marcando le differenze che ci sono nell’intendere la funzione della politica e che l’applicazione di una legge come quella Lazzati, da noi sostenuta per anni, farà sicuramente emergere.
Con chiarezza si dica no alla mafia. Si dica no ai suoi voti. Si lavori per annientarla.
Questi criminali arrestati sono cittadini italiani. Votano e controllano il voto su una porzione dello Stato Italiano. Chi ci guadagna? Quale è l’oggetto dello scambio? Che fine farà l’interesse pubblico? Possibile che il mondo politico nazioanle, regionale e cittadino cada dalle nuvole sentendo simili domande?
Ai cittadini non resta che meditare e ben esercitare il proprio diritto-dovere di voto.
Associazione Universitaria Calabrese Ulixes
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Giovane Italia risponde Marika Cosentino di Generazione Giovani
Intervengo personalmente onde evitare inutili polemiche con la sig.ra Marika Cosentino (rappresentante Generazione Giovani) con il gruppo di cui mi onoro di essere Presidente Provinciale.
Innanzitutto, il sottoscritto non si è mai nascosto dietro alcun comunicato o sigla politica, la nota scritta è stata pienamente condivisa dal Coordinamento Provinciale, chiaro sintomo di democrazia interna al nostro movimento. In secondo luogo, non volevamo sollevare alcun polverone o rendere già infuocato il clima politico della nostra città.
La nostra è stata una semplice risposta a chi aderendo ad un nuovo movimento ed essendo neofita della politica avrebbe dovuto conoscere le persone che compongono le comunità giovanili locali e non solo, prima di parlare di carrierismo o di impegno politico “riservato a pochi nominati”. Cara Marika il sottoscritto non è stato nominato, a differenza tua, il sottoscritto è stato eletto Presidente Provinciale di Azione Giovani nel congresso dello scorso novembre e poi di Giovane Italia (come ben saprai movimento giovanile nato dalla fusione di Ag e Giovani per la libertà). Aggiungo che, non ho bisogno di “presunti o reali coristi” perché non ne ho mai avvertito la necessità e perché ho le spalle ben larghe,( scusa se sono un po’ presuntuoso).
Ti ringrazio per avermi dato modo di risponderti personalmente, rammentandoti che la nostra è una comunità solida e sarà difficile se non impossibile scalfirla. Te lo ribadisco noi ci siamo sempre e sempre ci saremo, fieri di noi stessi!
Michele Tucci – Presidente Provinciale Giovane Italia.