Catanzaro Night News

Comunicati associazioni e politici

CNC sul polo archivistico, i nuovi socialisti uniti Psi, Amedea Rizzuto bacchetta i lavoratori Amc

 

Polo Archivistico,  un risultato figlio di specifiche sensibilità culturali

 La positiva e brillante definizione dei contatti avviati dal Comune di Catanzaro con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in merito al Polo Archivistico conclude una vicenda che attendeva soluzioni da quasi un secolo. Proprio un secolo. Infatti alla luce delle relazioni del 1901 del conte Hettore Capialbi e del 1981 di Domenico Coppola ed Italo Montoro, l’attuale Archivio di Stato, così definito dal 1963, fin dalla sua prima istituzione del 1818, con la denominazione di Archivio Provinciale di Calabria Ulteriore Seconda, ebbe a patire difficoltà organizzative e di funzionamento legate soprattutto alla insufficienza dei locali.

Il Capialbi, nella sua relazione, lamenta che la Legge Organica del 1818 che diede vita agli archivi “non ebbe nella nostra Provincia una pronta attuazione, sia per inefficienza dell’amministrazione, sia per la deficienza dei locali” e ricorda che “trascorsero 24 anni prima che la Legge che istituiva gli Archivi avesse un principio di esecuzione”. I primi passi, quindi, il nostro archivio li compie nel 1843 e la sua prima dotazione è di appena tre stanze che, sebbene divenute 19 nel 1901, risultavano ancora “inadeguate ed insufficienti alla regolare classificazione e distribuzione delle carte”. Né tale situazione appariva risolta dopo ottanta anni, all’epoca della relazione Coppola-Montoro, i quali lamentano la mancanza di “un’adeguata dotazione di mezzi di corredo e un apprezzabile ordinamento” e, com’è noto, neppure ai giorni nostri, dopo quasi due secoli da quel lontano 1818.

E’ proprio alla luce di questa breve digressione storica che si comprende ancora meglio l’importanza e la straordinarietà di questo risultato, che va tutto ascritto all’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Olivo senza dimenticare che l’idea e l’impulso per questa “battaglia culturale” sono figli  del movimento civico “CatanzaroNelCuore” il quale ha contribuito con convinzione alla causa, sfatando il convincimento che il problema Archivio di Stato fosse irrisolto e dovesse rimanere irrisolvibile, attuando una campagna di stampa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, favorendo contatti tra le varie Istituzioni, sollecitando la stesura di Relazioni che descrivessero il reale stato di carenza di locali idonei ad ospitare gli Uffici ed i Depositi, suggerendo la struttura del Centro Le Botteghe quale sede più idonea e – fatto assolutamente rilevante e nuovo – proponendo l’istituzione del Laboratorio di Restauro.

Ora per chiudere il cerchio vorremmo però anche avere rassicurazioni in merito al ricollocamento a Catanzaro sia dei faldoni che (per mancanza di spazio nell’attuale sede cittadina) sono stati trasferiti alla Sezione di Lamezia, sia di tutto l’altro materiale archivistico inviato presso altri Archivi e, in particolare presso quello di Napoli dove si trova tutta la parte membranacea, oltre seimila bolle, diplomi, sentenze, donazioni e scritture tra i secoli XI e XVI, che faceva parte dell’enorme documentazione raccolta dalla Cassa Sacra sul finire del XVIII secolo.

 

Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

 

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Riunione dei Socialisti Uniti PSi

Nei locali della Federazione dei Socialisti Uniti-PSI , si è tenuto l’attivo dei quadri della provincia di Catanzaro a cui hanno partecipato amministratori , responsabili delle associazioni regionali e provinciali, rappresentanti delle organizzazione sociali e culturali.

All’incontro sono intervenuti l’on. Tonino Leone, Segretario Regionale e l’on. Saverio Zavettieri , Segretario Nazionale.

Tre i punti all’ordine del giorno : il primo le elezioni amministrative a Catanzaro ed in Calabria , il secondo l’unita dei socialisti ed infine come terzo fase congressuale.

Dopo i risultati infruttuosi delle elezioni per il rinnovo del Parlamento e dei Consigli Regionali e sentito forte il convincimento che per rilanciare una forza autenticamente riformista e moderna  di cui ha bisogno l’Italia e la Calabria occorre, superando la fase delle divisioni e delle difesa di rendita di posizioni, perseguire con determinazione l’unità di tutti i socialisti  come valore da porre a disposizione delle popolazioni amministrate; una unità resa forte e solida dal comune progetto politico che partendo dai bisogni e dai diritti dei cittadini, delle emergenze; lavoro, legalità, sicurezza, servizi, difesa dell’ambiente e del territorio, ne sappia indicare il superamento coniugando i principi di equità , libertà, giustizia sociale. Dopo il fallimento del centrosinistra in Calabria ed a Catanzaro, il rinnovo del consiglio comunale del Capoluogo di regione, chiama i socialisti ad una prova alta di impegno politico unitario per elaborare una piattaforma programmatica da mettere a confronto con tutte le forze, associazione e movimenti che intendono aprire una nuova stagione per la città di Catanzaro, rilanciandone ed esaltandone il ruolo direzione nel contesto regionale; un ruolo di cerniera in una fase in cui sembrano prevalere le spinte centrifughe e le iniziative scissionisti di importanti territori in favore di altre regioni: tenere insieme la Calabria e farla crescere in un contesto di sviluppo equilibrato ed armonico è la scommessa della politica e delle Istituzioni. Il riconoscimento giuridico di capoluogo di regione a Catanzaro rischia di trasformarsi nel classico specchietto per le allodole se non accompagnato da interventi strutturale ed infrastrutturale  che ne facciano il cuore pulsante della Calabria.

Germaneto come area di sviluppo del futuro di Catanzaro ed asse di collegamento tra Ionio-Tirreno ha bisogno di una chiara volontà politica ed interventi regionali e nazionali.

Un piano della mobilità e l’accellerazione del completamento del sistema della viabilità daranno centralità e potenzieranno le funzioni del capoluogo di regione.

Le forze politiche che governano il Paese, la Regione e l’Ente Provincia debbono concorrere in un confronto aperto e libero al superamento della marginalità ed alla costruzione di un nuovo protagonismo di Catanzaro nel contesto regionale.

A Catanzaro , il confronto tra socialisti si infittisce e coinvolge il mondo delle associazioni , il campo delle professioni, le sensibilità politico-culturali laiche e liberali.

La scommessa resta,comunque, quella di disincagliare i cittadini dalla sfiducia delineando un quadro di garanzia accompagnato dal messaggio: che “Cambiare si può”!

Comportamenti coerenti e condivisi sono i pilastri del percorso unitario!

La stagione congressuale oramai vicina necessita di una mobilitazione straordinaria dei quadri militanti per rafforzare la presenza del Partito sul territorio e rendere più concreta la prospettiva unitaria. Oggi più di ieri la Calabria e l’Italia hanno bisogno del socialismo riformista per l’unita del Paese e per un nuovo protagonismo del Mezzogiorno e della Calabria!

                                                                                      Il Segretario Regionale

                                                                                           On. Tonino Leone

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DISAGI AMC NEL GIORNO DELLA RICORRENZA DEI DEFUNTI /

RIZZUTO: “INOPPORTUNO E IRRESPONSABILE L’ATTEGGIAMENTO DEL PERSONALE DELL’AZIENDA DI TRASPORTO”

“E’ stato un atto davvero irresponsabile quello di alcuni autisti dell’Amc che, nel giorno della commemorazione dei defunti, hanno deciso di non garantire molte corse del trasporto pubblico, non consentendo a molti cittadini, in particolare agli anziani, di potersi recare al cimitero per la consueta commemorazione dei defunti”. E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere comunale Amedea Rizzuto. “Capisco solo in parte le motivazioni dei dipendenti Amc – ha proseguito Rizzuto – perché se è vero che hanno problemi con il regolare accreditamento degli stipendi, è anche vero che da quanto sappiamo, il ritardo del mese scorso è stato soltanto di qualche giorno. Tra l’altro, con il trasferimento dei fondi regionali che avverrà nei prossimi giorni, non ci saranno più problemi. Dunque, è stato un atteggiamento imprudente, soprattutto irrispettoso della comunità che si affida al servizio pubblico e che, in parte, sostiene proprio gli stipendi dei lavoratori. Da consigliere comunale, non posso che chiedere scusa a tutti coloro che hanno dovuto raggiungere a piedi i cimiteri cittadini o trovando passaggi. Scuse ancora più sentite a tutti coloro che invece hanno  dovuto rinunciare  definitivamente alla visita ai propri cari defunti. Al Cda dell’Amc chiedo che accerti le responsabilità per quanto accaduto e che prenda i provvedimenti necessari. Inoltre, a tutti i lavoratori part time che rivendicano la stabilizzazione, ricordo che il concorso grazie al quale sono entrati in servizio,  prevedeva questo tipo di contratto e non la stabilizzazione a orario intero. Certo – ha concluso Rizzuto –  qualora ce ne fosse la possibilità, è giusto aumentare il loro monte orario. Ma non deve essere una pretesa, considerati quelli che erano i presupposti del bando di concorso”.

Autore

Salvatore Ferragina

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