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Catanzaro-Reggiana: pari e patta in una gara complicata

Scritto da Redazione

Una buona Reggiana imbriglia il Catanzaro. L’arbitraggio non convince

Quasi novemila spettatori al Ceravolo

Un cielo nuvoloso ma privo di pioggia e una temperatura accettabile hanno accolto gli 8.825 spettatori che ieri si sono recati allo stadio Nicola Ceravolo per assistere alla partita tra Catanzaro e Reggiana, valida per la 28ª giornata del torneo di Serie BKT 2024-25. Dalla città emiliana sono arrivati 196 tifosi, sistematisi nella Curva Mammì.

Partita complicata

Alla vigilia la gara si preannunciava impegnativa: con il campionato ormai alle battute finali e almeno diciassette squadre in lotta per un obiettivo, affrontare le partite diventa sempre più complicato. Queste sfide, sebbene non brillino dal punto di vista tecnico, si rivelano sempre più intense.

Mister Caserta conferma la difesa vincente schierata contro lo Spezia, apportando poche modifiche: sostituisce Quagliata con Situm sulla corsia di sinistra, mentre Cassandro va a destra. In mediana, Pompetti parte dalla panchina per fare spazio al rientro di Pontisso, con Petriccione e Pagano confermati. Pittarello, autore della rete decisiva al Picco, è il partner iniziale di Iemmello.

La Reggiana, guidata da mister Viali, si presenta con il 4-2-3-1, puntando molto sulla compattezza, su un pressing efficace e su rapide ripartenze. L’approccio dei granata è migliore rispetto a quello dei giallorossi, e a questo contribuisce anche la prima azione di Vido, scaturita da una cattiva circolazione di palla del Catanzaro: l’attaccante granata conclude subito verso la porta di Pigliacelli, che respinge di piede.

Problemi nella costruzione dal basso

Da quel momento in poi, il Catanzaro mostra evidenti difficoltà. La classica costruzione dal basso, una delle caratteristiche principali del gioco di Caserta, è soffocata dal pressing degli emiliani. Le difficoltà nel cercare Petriccione nella parte bassa della mediana e Iemmello nel suo abituale ruolo centrale sono state palpabili. Inoltre, i due esterni, messi alti insieme a Pagano e Pompetti per supportare l’azione offensiva e cercare di bloccare la costruzione avversaria, creano squilibri nella fase di non possesso. Di conseguenza, la Reggiana riparte trovando spazio nelle corsie centrali e presentandosi davanti alla retroguardia catanzarese in superiorità numerica. La rete del vantaggio di Vido scaturisce proprio da un mal posizionamento dell’intero assetto giallorosso.

Durante il primo tempo, i ragazzi di Viali mantengono costantemente la loro attitudine a non lasciare spazio agli avversari, creando ulteriori difficoltà grazie a rapidi capovolgimenti di fronte e a un pressing efficace sui portatori di palla del Catanzaro. La manovra poco fluida dei giallorossi è evidente: si fatica a trovare spazio sulle corsie esterne e i cross che giungono nell’area granata provengono dalla trequarti, permettendo ai difensori granata di intervenire con facilità, spesso prevalendo sugli attaccanti avversari.

Se da un lato la Reggiana avrebbe potuto raddoppiare, dall’altro la discutibile decisione di Sacchi di non convalidare il gol del pareggio di Pontisso ha penalizzato il Catanzaro, già colpito in precedenza dalla mancata concessione di un netto calcio angolo, con la conseguenza che l’azione seguente, ripartita con un lancio lungo, trovi impreparata la difesa del Catanzaro.

Ripresa diversa

L’inizio del secondo tempo è simile a quello del primo, con un pericoloso contropiede concluso da Reinhart, con Pigliacelli che risponde prontamente. Con il passare dei minuti, il Catanzaro inizia ad alzare il baricentro e non riuscendo a creare facilmente azioni manovrate in zona pericolosa, tenta anche con tiri da fuori, senza però ottenere risultati.

L’ingresso di Pompetti al posto di Pontisso (a cui sono seguiti i cambi di Seck, Buso e Biasci) rende il Catanzaro più dinamico e meno in difficoltà nella fase di non possesso. Pompetti, oltre a contribuire alla manovra offensiva, va ad occupare una posizione di campo meno avanzata rispetto a Pontisso, supportando così la retroguardia, che da quel momento in poi non si troverà più in situazioni di uno contro uno.

La rete del pareggio di Scognamillo, che arriva dopo un’azione insistita, è meritata per i giallorossi, che hanno sempre mostrato la giusta determinazione, premiando il costante forcing messo in atto durante l’intera ripresa. Da sottolineare come, anche stavolta, l’esultanza viene mortificata da una revisione prolungata al VAR. Negli ultimi minuti ci sono alcune fiammate, ma nessuna delle due squadre riesce a generare azioni pericolose. Infine, giunge il triplice fischio del discutibile arbitro Sacchi.

Quarto posto mantenuto

La difficoltà di questo torneo è emersa chiaramente ieri. I risultati delle partite e la sfida che abbiamo visto al Ceravolo ne sono una prova evidente. Sabato, senza il suo cannoniere e capitano, il Catanzaro affronterà la Cremonese, guardando la corazzata del patron Arvedi dall’alto, da quarta in classifica con un punto di vantaggio. Chi avrebbe mai immaginato un simile scenario all’inizio del campionato? Da evidenziare che la curva, dopo la gara, ha voluto esprimere il proprio ringraziamento alla squadra e alla società per il lavoro svolto, augurandosi che queste ultime dieci partite possano regalare ancora emozioni e soddisfazioni ai tifosi giallorossi.

Redazione 24

Foto US Catanzaro 1929

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2 Commenti

  • Complimenti alla Reggiana, ci ha messo sotto. bisogna ammetterlo
    Dalla nostra, la mia non vuole essere una critica, abbiamo un Pontisso spento già da qualche giornata, a differenza di Pompetti che ha il fuoco dentro
    Il partner ideale di Iemmello, come è già stato detto da .net, è La Mantia, Pittarello va bene a gara in corso
    Ripeto, non è una critica, anzi..
    bene così
    forza Aquile

  • A me piacerebbe che Caserta ci spiegasse perché ancora una volta sbaglia formazione di partenza e poi, regalato il primo tempo agli avversari, si rende conto della cazzata e cambia nella ripresa. Non è la prima volta che succede lasciando elementi come Pompetti, Buso e Antonini in panchina. Ma è proprio nù muntuna. Vedremo che formazione ss inventerà a Cremona senza Iemmello, menomale che rientra Quagliata e spero Antonini al posto di Brighenti.

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