Carta Bianca Catanzaro News

Il nostro VAR su Spezia-Catanzaro

Scritto da Danilo Petrolino

Una gara intensa e piena di episodi. La Penna cerca di destreggiarsi, ma per due volte il VAR gli fa cambiare decisione in frangenti chiave

Pronti, via e niente complimenti

16 secondi: questo è il lasso di tempo che basta per capire che sarà una partita dura, molto dura. Bandinelli falcia Iemmello nel cerchio di centrocampo, davanti agli occhi dell’arbitro, che non può far altro che ammonire la mezzala bianconera. Da questo momento prenderà il via una direzione di gara che cercherà di tamponare l’atteggiamento in campo – soprattutto dei padroni di casa – attraverso la distribuzione di cartellini.

Lo “show” degli Esposito

Tempo undici minuti e arriviamo a uno dei punti di svolta dell’incontro: cross di Aurelio dalla sinistra dell’attacco spezzino, la palla arriva verso la zona del secondo palo e rimpalla tra le teste di Reca e Quagliata e la schiena di Bonini, Di Serio impedisce con una spinta l’intervento di Scognamillo, Francesco Pio Esposito stoppa di spalla e si gira verso la sinistra per superare Brighenti, mentre arriva Situm. Il 2005 in prestito dall’Inter si lascia cadere a terra, con La Penna, a circa 5 metri, che indica subito il dischetto.

Protestano i giallorossi, dicendo di non aver toccato il centravanti e l’arbitro fa segno di aspettare il VAR. Passano circa due minuti e Paterna e Di Marco chiamano il direttore di gara alla revisione dal campo: tempo qualche fotogramma (vedi copertina) e appare chiara l’indegna simulazione operata dal giovane centravanti, con La Penna che lo ammonisce, annulla l’assegnazione del penalty e gli dice chiaramente “ho visto e non ti ha toccato”.

Il primo giallo per le Aquile è condito da un’altra sceneggiata della famiglia Esposito: Bonini crossa dalla sinistra dell’area spezzina e sulla ribattuta tenta di anticipare Reca toccandolo sul piede sinistro. L’arbitro fischia e arriva Salvatore Esposito che, con fare vendicativo, affronta a muso duro Bonini che tenta di uscire dall’area. Il più anziano dei fratelli simula che Bonini gli dia una testata, e mentre l’arbitro ammonisce il difensore giallorosso, rimane a terra, con La Penna che aspetta che si rialzi per sventolargli in faccia il giallo. Il “secondo bomber” delle Aquile passa così in diffida.

Ancora ammonizioni a cavallo dei due tempi

A sette minuti dalla fine del tempo è Hristov che si prende la parte del cattivo, con due falli in meno di quarantacinque secondi: prima, su un cross da centrocampo di Salvatore Esposito, butta a terra Situm sul vertice destro dell’area giallorossa e sulla punizione seguente, sempre con un “blocco in movimento”, atterra Iemmello che lo stava superando con un sombrero per involarsi nella metà campo dei liguri. La Penna mantiene la promessa fatta dopo il primo fallo e ammonisce il bulgaro, capitano dello Spezia.

Dopo dodici minuti dall’inizio della ripresa, l’arbitro aspetta che si concluda un’azione d’attacco dello Spezia, per sanzionare col giallo Situm, a causa di una scivolata pericolosa sulla trequarti difensiva giallorossa ai danni di Francesco Pio Esposito. Passano poco più di tre minuti ed è Brighenti a essere ammonito per un tentativo di anticipo che incontra il piede di Mateju, che si stava involando nel cerchio di centrocampo.

La seconda revisione dal campo

Arriviamo così alla contro-copertina: è appena scoccato il 64-esimo minuto, corner dello Spezia dalla destra d’attacco, sul secondo palo Hristov crossa basso in mezzo e la palla danza nell’area piccola, con Petriccione e Lapadula che vi si avventano. Il giallorosso è più lesto e becca un brutto fallo da parte dell’italo-peruviano: La Penna fischia subito e ammonisce l’ex Cagliari, che nel frattempo accusa un forte dolore alla caviglia sinistra. Mentre si prepara la sostituzione del neo-entrato da parte dello Spezia, il direttore di gara è chiamato dalla sala VAR per la seconda volta alla revisione dal campo. Basta trovare il giusto fotogramma e il piede a martello sulla caviglia di Petriccione è subito evidente. Niente sostituzione: Lapadula lascia il campo perché viene espulso.

E non finisce qua

A dodici dal termine, Pompetti sbaglia un filtrante in area per Iemmello e subito dopo trattiene Bandinelli, in ripartenza nella propria trequarti: giallo chiarissimo per la mezzala mancina. Cinque minuti dopo la scena si ripete all’inverso: Quagliata parte in fuga dalla propria area e sulla trequarti giallorossa è Vignali a trattenerlo per fermarne la corsa. L’ammonizione per il neo-entrato esterno spezzino (di nascita e maglia) è la logica conseguenza.

Sta per scadere il tempo e c’è ancora pane per le valutazioni: Kouda crossa dalla destra dell’attacco bianconero, Scognamillo si libera di Hristov (che cade a terra) e colpisce di testa, col pallone che sbatte sulla testa di Vignali e si avvia verso il sette. Pigliacelli, con riflessi da gatto, respinge la sfera: i liguri chiedono il gol (e Hristov il rigore), ma La Penna indica l’assistente che è in linea e assegna un fallo laterale in attacco.

Al quarto di recupero azione giallorossa verso la bandierina di sinistra d’attacco: Pittarello passa il pallone indietro a Quagliata, che cerca di proteggere la sfera, ma se la fa soffiare da Vignali che lo spinge da dietro. L’esterno delle Aquile cade e scalcia, da tergo, su un piede lo spezzino in corsa: l’arbitro è a due passi e lo espelle.

C’è tempo, a trenta secondi dallo scadere del recupero, per un battibecco tra le due panchine, con La Penna che espelle un collaboratore di D’Angelo e Luigi Viola, match-analyst  dei giallorossi, sanzionato col rosso per la seconda volta in campionato (la prima a Bolzano). Termina così, col tripudio giallorosso, una partita bella, ma durissima in molti interventi, con in totale 2 revisioni VAR che ribaltano i giudizi di La Penna, 9 ammoniti, 2 espulsi in campo e 2 tra gli staff.

Autore

Danilo Petrolino

Scrivi un commento