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Emersione lavoro irregolare: lettera al prefetto

La commissione provinciale per l’emersione del lavoro irregolare della Provincia di Catanzaro ha consegnato al Prefetto di Catanzaro la lettera già preannunciata con una sintesi rispetto alla traccia su cui sono stati condotti i lavori dell’ultima riunione e cioè l’analisi della grave situazione economica e sociale che i ritardi nei pagamenti delle commesse alle aziende da parte degli enti pubblici sta provocando. L’effetto domino che si crea è che, laddove le aziende dai loro creditori, siano essi pubblici o privati, non riescono a ricevere i pagamenti per tempo ritardano i pagamenti dei loro dipendenti che a loro volta diventano debitori. La lettera è stata protocollata nelle stesse ore in cui l’unione Europea legiferava decidendo dando  il via, con l’approvazione della direttiva, salla lotta contro i ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali che riguarda anche i rapporti tra privati, un campo nel quale fissa un limite massimo di 60 giorni. Lasciando però le parti libere di concordare termini diversi, purchè non siano iniqui. Per la Pa italiana si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo, mentre per le imprese potrebbe significare una svolta epocale. Il nostro Paese guida la classifica dei “cattivi pagatori” con un ritardo medio stimato in 186 giorni, ma che arriva a superare i 600 giorni nel caso delle forniture a strutture santiarie come Asl e ospedali.

L’entrata in vigore della direttiva consentirà alle aziende, in gran parte medie e piccole, di usufruire, a livello europeo, di una maggiore liquidità per 180 miliardi di euro. L’Italia ha due anni di tempo per recepire la direttiva ma è impensabile che un Paese come l’Italia non riesca a mettersi in regola. Soprattutto considerando che oggi un’impresa su quattro rischia di fallire proprio a causa dei ritardi nei pagamenti. Ecco perché noi chiediamo l’impegno massimo da tutte le parti politiche perché diventa urgente dare risposte concrete alle aziende come unica strada per rimettere in circolo risorse utili a uscire da questa crisi che ancora imperversa.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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