Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Francescantonio Stillitani, nei giorni scorsi, hanno annunciato con grande clamore la presentazione di due bandi per rilanciare l’occupazione in Calabria. – Saranno erogati ben 150 milioni di euro con lo scopo di promuovere azioni che mirano a garantire migliori opportunità di inserimento e reinserimento lavorativo a beneficio di lavoratori svantaggiati. Vi possono accedere le società , le imprese private individuali e collettive, i professionisti ed ogni soggetto che eserciti un’attività economica, tutti i datori di lavoro, fondazioni, associazioni di volontariato, società sportive ed associazioni iscritte al Coni. Tutte le attività dovranno comunque essere svolte nel territorio regionale-. Questo si legge dalla stampa nelle dichiarazioni dei massimi esponenti regionali.
Dai termini con i quali sono stati presentati i progetti, era già chiaro il disinteresse totale nei confronti dei lavoratori Phonemedia. Non abbiamo potuto non notare, che nonostante la nostra regione conti, solo tra le aziende del gruppo Phonemedia, 2500 lavoratori disagiati, come sia stato possibile pensare di contribuire a risolvere il problema della disoccupazione o del lavoro precario in Calabria, tralasciando una delle realtà produttive più imponenti della regione come Phonemedia.
Consci di questo, siamo andati a chiedere spiegazioni in merito, allo stesso Assessore Stillitani, chiedendo con fermezza se l’istituzione Regione Calabria, con questo bando ha voluto definitivamente chiarire la sua posizione circa le duemila famiglie calabresi investite dal problema Phonemedia.
La risposta dell’assessore Stillitani è stata chiarissima, la Regione Calabria considera la più grande realtà occupazionale della regione morta e sepolta.
Di certo, non possiamo che ritenerci profondamente insoddisfatti dalle parole dell’assessore.
Secondo l’assessore regionale al lavoro, la legge nell’erogazione di questi fondi non prevede la possibilità che i beneficiari di tali fondi facciano parte della categoria dei cassintegrati, ma bensì solo disoccupati e inoccupati. Ma trattandosi di fondi comunitari rivolti ad un piano occupazionale, pertanto frutto di una programmazione, come non tenere in debita considerazione che entro poche settimane, l’esercito di cassintegrati Phonemedia, dopo il fallimento dell’azienda, diventerà un bacino di disoccupati???
Stillitani, nella sua estrema chiarezza, ha ribadito ripetutamente che non prenderà impegni con i lavoratori di phonemedia, e le rispettive famiglie, in quanto, a suo dire, non ne ha le possibilità , né le competenze per farlo. L’unica rassicurazione è stata che nella strutturazione di questi bandi sono stati inseriti vincoli e condizioni finalizzati ad evitare lo scempio e lo sperpero di denaro pubblico, perpetrato dall’azienda Phonemedia.
Che dire?
Apprezzando la schiettezza con la quale, il buon Stillitani, ha scaricato duemila famiglie calabresi, non possiamo non apprezzare che oramai la questione Phonemedia fa solo giurisprudenza. Mostrando come questa vicenda viene, e verrà utilizzata, solo come esempio da non seguire.
Se questa è la programmazione, il piano del lavoro, mostrato dalla Regione Calabria, ci complimentiamo vivamente!!! Si pensa a migliorare le realtà lavorative in Calabria con nuovi bandi, finanziamenti e progetti, nascondendo le macerie e le ceneri di realtà preesistenti e scomode sotto il tappeto.
Tutto questo in netta contraddizzione rispetto a quanto affermò circa sei mesi fa, in corso d’insediamento, il neoeletto governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Il quale, tenne a precisare, in quell’incontro con noi lavoratori, riportato anche sulla stampa, che non sarebbe stata la Regione a farsi carico di duemila lavoratori, ma che di certo con il piano occupazionale avrebbe previsto forme di reinserimento e di ricollocazione per i dipendenti di questa grande realtà produttiva. Magari anche favorendo e ricercando aziende intenzionate ad investire sulla professionalità e la formazione acquisita da questi lavoratori.
Alle parole, per l’ennesima volta, non sono seguiti i fatti. Alle incoraggianti parole di Scopelliti, che circa 6 mesi fa, pur mantenendosi cauto, diede speranza a migliaia di famiglie, seguono ora le affermazioni, cristalline di Stillitani, che sostengono la non competenza della Regione su questa vicenda.
I lavoratori cassintegrati di Phonemedia, a breve disoccupati.