La Via Acri di Catanzaro è da sempre, per le sue intrinseche caratteristiche, angusta e in essa sono frequenti lunghe code di autovettura. Da qualche tempo, stando alle numerose segnalazioni pervenuteci, nell’edificio di Via Acri N. 81 (in un piano sottointerrato) è stato trasferito l’ufficio medico preposto all’accertamento delle invalidità di soggetti portatori di handicap. La soluzione, però, è completamente inadeguata e non rispetta la dignità delle persone affette da gravi handicap. Ed infatti, da un canto Via Acri non gode di ampi spazi in cui i familiari che accompagnano i disabili possano parcheggiare l’autovetture, con tutto ciò che ne deriva sia per il traffico della via che per i poveri disabili costretti ad accelerare, nonostante i gravi handicap, le operazioni di discesa dall’autovettura. Dall’altro canto non pare che il nuovo ufficio, in cui ha sede la commissione medica, sia in linea con le normative in materia di rimozione barriere architettoniche (vi sono gradini, pendenze, spazi ridotti) e se ciò è già grave per i normali uffici pubblici si pensi alla gravità se rapportata, come nel presente caso, ad un ufficio medico frequentato da persone portatrici di handicap anche e soprattutto di tipo motorio. Ed allora a causa di ciò si assiste quotidianamente a scene di persone disabili che, per la presenza delle barriere architettoniche e delle difficoltà di accesso al detto ufficio medico, sono costrette, al fine di sottoporsi alle obbligatorie visite mediche, a soffrire sotto il profilo fisico ma anche morale essendo lesa la loro dignità di persone.Tale situazione non può essere sopportata e gli organi pubblici competenti devono intervenire con immediatezza affinché quell’ufficio medico sia spostato in altro immobile adeguato e pienamente accessibile ai portatori di handicap oppure al fine di rendere pienamente accessibile l’attuale immobile in aderenza alle norme di legge anche con riferimento alla rimozione delle barriere architettoniche. Tanto si chiede per il rispetto che deve essere garantito a tutti coloro che, purtroppo, sono portatori di handicap fisici e che non devono essere discriminati in alcun modo ma tutelati sotto ogni profilo.