Il Movimento per le autonomie esprime preoccupazione e rammarico per la situazione istituzionale venutasi a creare su due strutture, eccellenti, della città capoluogo.
Il Sant’Anna centro riconosciuto a livello internazionale per qualità e professionalità dovrebbe essere, soprattutto per l’ente regionale, punto di riferimento nevralgico per l’assetto sanitario territoriale. Non condividiamo quindi la linea del taglio indiscriminato di risorse alle aziende fiore all’occhiello della nostra comunità. Sosteniamo oltre ogni ragione che a differenza di alcuni istituti ritenuti superflui e dispendiosi, rispetto ai servizi offerti, il centro in questione svolga il suo compito nel modo più professionale e eccellente possibile, meritando, a favore della comunità che ne usufruisce dei benefici, i riconoscimenti dovuti attraverso l’incentivazione e l’apertura verso l’aspetto pubblico. Oltremodo dannosa, a nostro parere, sarebbe la totale privatizzazione dell’azienda. Discorso diverso, ma solo amministrativo, è per la Fondazione Campanella, la quale da anni vive in un limbo da cui è difficile uscire. Il centro oncologico, ormai in crescendo di utenza per qualità e servizio, merita un tavolo di discussione appropriato che non metta in disamina la sua esistenza, ma che viceversa punti alla definizione del ruolo di primo piano cui merita di essere inserito da diverso tempo. La trasformazione in Irccs è ad oggi l’unica strada percorribile.
Al Governatore Scopelliti, che tante volte ha parlato della Calabria come luogo in cui la rinascita è possibile, in qualità di commissario straordinario della sanità Calabrese spetta il compito di portare avanti quel sistema meritocratico e delle eccellenze, da lui stesso sponsorizzato, al fine di migliorare ed agevolare l’accesso dell’utenza alla sanità locale evitando di soffocare ciò che di positivo è stato creato in questi anni.
Carmine Gallippi – Commissario Provinciale MPA