E’ stata presentata questa mattina la campagna che promuoverà, in tutto il territorio comunale, i servizi “Centro aiuto donna” e “Centro ascolto uomo” attivati, già da tempo, dall’Assessorato alle Pari Opportunità e dalla Fondazione Città solidale onlus. Una campagna muraria, utile anche per divulgare il numero verde “800979656” cui ci si può rivolgere in caso di bisogno. L’assessore Tommasina Lucchetti ha illustrato la necessità di far conoscere sia alle donne, sia agli uomini in difficoltà, l’esistenza di centri “ai quali ci si può rivolgere con fiducia, sapendo che lì ci sono persone pronte ad aiutarli”. “La violenza – ha spiegato l’assessore – non finisce quando è finito l’atto. Quello è soltanto l’inizio di un percorso difficile, durante il quale è necessario il supporto di esperti che possano contribuire a salvaguardare le vittime”. Lucchetti ha anche aggiunto che nell’attuale società “si sta arrivando ormai all’impassibilità di fronte agli episodi di violenza, considerati quasi come naturali. Non c’è attenzione perché sembrano avvenimenti che non ci appartengono. In realtà sappiano che non è così”. L’assessore ha condannato con forza quanto accaduto nella pineta di Giovino, esprimendo solidarietà e vicinanza alla ragazza stuprata: “Fatti come questi ci inorridiscono – ha proseguito – ma ci fanno anche capire come sia necessario sensibilizzare tutti sui problemi della violenza, attuando strategie di prevenzione”. A tal proposito è stato ricordato come il Comune di Catanzaro sia capofila del progetto “Rete antiviolenza” che coinvolge molti comuni della provincia. Sottolineata anche l’esigenza di fornire servizi di supporto anche agli uomini. “E’ per questo che, assieme alle sole città di Milano e Torino, abbiamo attivato il Centro ascolto uomo – ha concluso – una risposta alle necessità di sostegno a favore di chi presenta problematiche relative alla identità maschile e, in particolare, alla propria genitorialità, vissute all’interno di un rapporto di convivenza, matrimoniale o post-matrimoniale”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’assessore alla Sicurezza Raffaele Salerno. “Finalmente – ha detto – si sta comprendendo che è necessario investire in sicurezza perché ciò che si spende in questo settore è certo garanzia di un ritorno fondamentale in tema di vivibilità. La microcriminalità – ha spiegato – fa più paura della criminalità organizzata perché è la violenza quotidiana che preoccupa. In tal senso, l’Amministrazione sta facendo il possibile per intervenire nelle zone a sud della città. Speriamo di poter presto aprire il centro sociale del quartiere Aranceto e un presidio di polizia penitenziaria in località Pistoia: si tratta di due segni tangibili di attenzione verso questi quartieri che, certo, non risolveranno tutti i problemi, ma che aiuteranno a migliorare una situazione, in tema di sicurezza, difficile”.