Il legame tra Catanzaro e Brescia va oltre il tradizionale gemellaggio tra le due tifoserie. Per i giallorossi, infatti, le rondinelle bresciane rappresentano gli avversari più frequentemente affrontati nel campionato di Serie B. In totale, le due squadre si sono sfidate ben 44 volte nei due maggiori campionati professionistici, inclusa la partita del preliminare dei play-off dello scorso torneo.
Le ultime due sfide giocate al Ceravolo sono state entusiasmanti, con gol giallorossi segnati all’ultimo istante. Tuttavia, ci sono anche due incontri memorabili disputati contro il Brescia negli anni d’oro del Catanzaro.
C’è il Brescia nei momenti più belli della storia del Catanzaro
Il primo risale all’allora vecchio stadio Militare. Alla 38ª e ultima giornata del campionato 1970-71, le due squadre arrivarono al rush finale con il Brescia in vantaggio di un punto sul Catanzaro. La squadra giallorossa, guidata da Seghedoni, aveva bisogno solo della vittoria (che all’epoca valeva due punti) per conquistare gli spareggi che avrebbero portato la Calabria, per la prima volta, in Serie A.
In un Militare gremito, Busatta e Mammì segnarono nella ripresa, superando il Brescia di Andrea Bassi e garantendosi così l’accesso agli spareggi contro Atalanta e Bari. E poi, sappiamo tutti come andò a finire.
Primi in Serie A!
Un altro ricordo significativo risale al campionato di Serie A 1980-81. Il Catanzaro, al Mario Rigamonti di Brescia – comunemente chiamato “Mompiano” dai radiocronisti di “Tutto il calcio minuto per minuto”, in riferimento al quartiere che ospita l’impianto – giunse alla quinta giornata di campionato con sei punti, in coabitazione con Inter e Fiorentina, a solo un punto dalla capolista Roma. Era il 19 ottobre 1980 e, in uno stadio gremito di tifosi catanzaresi, la direzione arbitrale fu affidata all’internazionale Luigi Agnolin di Bassano del Grappa.
Il Catanzaro, allenato da mister Burgnich, al minuto 39, con Carlo Borghi, infilò Astutillo Malgioglio. Grazie ai risultati concomitanti, con Inter e Fiorentina che pareggiavano e la Roma che era sotto di due reti al San Paolo di Napoli, i giallorossi si trovarono per 15 minuti da soli in testa alla classifica di Serie A, fino al pareggio del Brescia, avvenuto a causa di un’autorete di Sabadini.
Alla fine di quella giornata, il Catanzaro, pareggiando a Brescia, rimase capolista non da solo, ma in coabitazione con Inter, Fiorentina e Roma con sette punti . Le pagine sportive italiane riportano ancora oggi quel momento e nei cuori dei tifosi catanzaresi resta un motivo di vanto sportivo che ha fatto conoscere Catanzaro e la Calabria nel panorama calcistico di rilievo.
Per la cronaca, in quel torneo il Catanzaro terminò all’ottavo posto, mentre il Brescia, guidato da mister Magni, retrocesse piazzandosi terz’ultimo in graduatoria.
Redazione 24