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Catanzaro di scena a Brescia! Ecco la squadra di Bisoli

Scritto da Lorenzo Fazio

Il Catanzaro vola a Brescia per la sfida contro la squadra di Bisoli. .Net lo analizza come sempre nel focus di Lorenzo Fazio

Del Brescia si potrebbero dire tante cose. La sua importante storia calcistica, con trascorsi importanti in serie A di cui ricordiamo l’era Mazzone-Baggio ma non solo, meriterebbe di certo campionati più importanti rispetto a quelli delle ultime stagioni in cui la società lombarda parte spesso con ambizioni importanti, salvo poi tradire un po’ le aspettative. Si sta verificando anche in questa stagione in cui la squadra inizialmente guidata da Rolando Maran non è riuscita a spiccare il volo arrivando così al cambio in corsa e l’avvento di Pierpaolo Bisoli. Di certo, nella prima parte di stagione i risultati non sono stati soddisfacenti visto il poco rilevante numero di vittorie e l’alto numero di pareggi che non hanno permesso di racimolare un numero di punti necessari da poter stare tranquilli, anche se in questo campionato difficilmente si potrà stare tranquilli e la corsa alla salvezza coinvolgerà tante squadre fino alla fine della stagione. L’arrivo di Bisoli, che tra l’altro ha vestito la maglia del Brescia da giocatore e conosce bene la piazza, ha dato probabilmente un pizzico di continuità e allora andiamo ad analizzare come l’ex tecnico del Modena predilige giocare per portare a casa un numero di punti rilevante per migliorare questa classifica e dare nuovo entusiasmo ad una tifoseria che merita palcoscenici di un certo spessore. Bisoli è uno storico amante del più classico dei moduli del calcio, quel 4-4-2 che ha fatto storia in tutto il mondo. Giocando con questo modulo il Brescia ha dei meccanismi ben precisi e prova alla lettera ad applicare quanto si prepara in allenamento. Con Bisoli davanti al portiere troviamo una linea difensiva a quattro con due terzini di fascia e i due centrali; è compito dei terzini alternarsi nella fase di spinta con l’obiettivo di poter creare delle situazioni offensive a favore della squadra nonostante la partenza sia sulla linea dei difensori. I centrali, invece, guidano la difesa e hanno il compito principale di alzare il baricentro e non schiacciarsi e allo stesso tempo far schiacciare la squadra nell’area di rigore. Abbassarsi e chiudere le linee di passaggio funziona con le squadre di Bisoli e hanno dato sicuramente quel minimo di continuità di risultati di cui parlavamo prima. Anche nel centro del campo, il cuore della squadra praticamente, ci sono i due centrali e i due esterni. I giocatori di fascia devono dare superiorità numerica (insieme ai terzini che si sovrappongono) e hanno come obiettivo primario quello di saltare l’uomo e di rendersi pericolosi. Per il gioco di Bisoli gli esterni sono a dir poco fondamentali perché è dai loro piedi e dalle loro idee che possono nascere le azioni più significative della squadra. I due centrali di centrocampo, invece, devono essere in maniera specifica un mediano e un regista. Il primo viene in aiuto alla squadra recuperando palloni e spezzando il gioco avversario mentre il secondo imposta il gioco e smista praticamente l’intero gioco della squadra. Nell’idea di calcio di Bisoli, a volte, il mediano può anche trovarsi nella linea difensiva a prendersi il pallone. Infine, i due attaccanti che si alternano nel venire incontro ai centrocampisti e attaccare la profondità. I centravanti devono essere bravi a far salire la squadra, a far giocare i compagni ma soprattutto a segnare. Una curiosità nel Brescia è che l’allenatore non è l’unico Bisoli in squadra, visto che il figlio Dimitri è il capitano del Brescia e uomo simbolo da diverse stagioni. Anche Davide Bisoli ricopre un ruolo nello staff tecnico, essendo da dicembre il match analyst. Ricordiamo lo storico gemellaggio tra le due tifoserie e anche questa partita, come sempre nelle ultime stagioni, garantirà spettacolo in campo e sugli spalti.

Foto BRESCIA CALCIO

Autore

Lorenzo Fazio

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