PIGLIACELLI 6.5: Sempre presente da “libero” aggiunto ed in versione saracinesca sul colpo di testa di Canestrelli. GIAGUARO.
SCOGNAMILLO 7: Dalle sue parti, difficilmente, si passa. Condotta difensiva impeccabile, staccandosi spesso e volentieri da terzino, senza contare come gestisce con saggezza il cartellino giallo che rimedia nel primo tempo, con una. THE WALL
ANTONINI 7.5: E’ tornato ai livelli (altissimi) dello scorso campionato. Sicuro, impeccabile nelle chiusure. E l’attaccante nerazzurro, Lind, ne sa qualcosa! BALUARDO
BONINI 6.5: Completa la buona giornata del pacchetto arretrato con una prestazione attenta, tutta sostanza, insomma da veterano (proprio così!) se non fosse per l’età! AFFIDABILE
BRIGOLA 6: Nell’ennesima sua vita tattica catanzarese (era arrivato come esterno d’attacco), da “quinto” non sfigura. Un tantino meglio in fase di spinta che di ripiegamento. DINAMICO (dall’11 st QUAGLIATA 6: Arrivato da appena trentasei ore, mister Caserta lo getta subito nella mischia e lui fa vedere qualche spunto interessante sulla fascia. Se il buongiorno si vede dal mattino…).
POMPETTI 6: Generoso in versione sette polmoni ma non sempre lucido in fase di appoggio. Esce to di ossigeno. APPANNATO (dal 23’ st PAGANO 6: Meglio rispetto alla prova opaca di Bolzano. Bravo nello stretto, più coraggioso negli inserimenti).
PETRICCIONE 6.5: Lo si era notato già a Bolzano (sempre che ce ne fosse bisogno) quanto la sua presenza sia fondamentale. Con lui in campo è tutta un’altra musica e la squadra gira a dovere. Tocca un’infinità di palloni e regala un assist di categoria superiore per l’occasione sprecata da Re Pietro. DIRETTORE D’ORCHESTRA
PONTISSO 6: Si divora il gol del vantaggio nel primo tempo per via di una conclusione che non era né un tiro e nemmeno un appoggio. Per il resto, vale più o meno lo stesso fatto per Pompetti (dal 37’ st COULIBALY sv).
SITUM 7.5: Non ha rinnovato, forse non rinnoverà proprio (misteri del mercato!) ma la sua “gamba” e la sua versatilità (a destra o sinistra per lui è indifferente) sono merce rara di questi tempi. Partita sontuosa. CLONATELO!!!
IEMMELLO 5.5: Prova ad entrare nel vivo del gioco, muovendosi sempre da regista avanzato, ma è poco lucido (come da un mese a questa parte) forse perché non assistito da una condizione ottimale. Lo si intuisce nell’occasione sprecata nella ripresa, allorché perde l’attimo buono, anche se poi la sua serpentina “brasiliana” avrebbe meritato maggior fortuna.
PITTARELLO 5.5: Solita partita fatta di sportellate, cercando di far salire la squadra e chiamando i difensori avversari (in particolare Canestrelli) agli straordinari con le buone e con le cattive. Sotto porta, però, non ci siamo proprio! AAA SENSO DEL GOL CERCASI!!! (dall’11’ st BIASCI 5.5: Entra in campo a furor di popolo, ma nel suo personale derby torcano non riesce a incidere come vorrebbe!)
All. CASERTA 6.5: Presenta un gran bel Catanzaro, nella classica gara dove prima del fischio d’inizio chiunque avrebbe firmato per il pari, ma al novantesimo è cosciente che il pari sta stretto alle Aquile. La sua squadra produce una mole di gioco importante, soffre in avvio di ripresa, ma poi termina la partita (quasi) all’arrembaggio. Dall’altra parte della barricata, Pippo Inzaghi dimostra che il suo Pisa è meritamente lassù presentando una squadra, tatticamente super organizzata, e che sa quello che vuole in campo. Ai punti, la gara delle panchine la vince Caserta ma a sorridere è Super Pippo per un punto importante.
Buona disamina, aggiungo solo e me ne dispiace che Pontisso in termini di qualita’, non di quantità, e’ l’anello debole del centrocampo in un recente passato avevo indicato che un giocatore di spessore sulla trequarti avrebbe innalzato il tasso tecnico a vantaggio degli attaccanti .
È vero Freccia, Pontisso ieri (e non solo) sembrava spaesato, correva spesso a vuoto ed era insicuro come nella conclusione di quella bella azione di contropiede, un gol mangiato.
Incredibilmente attualmente il problema del Catanzaro è diventato l’attacco. Pur avendo validi attaccanti la buttiamo dentro con grande difficoltà. È vero che la manovra d’attacco non è mai decollata in modo efficiente, ma alcune ghiotte occasioni, poche ma buone, dovrebbero essere sfruttate meglio.