22ª GIORNATA
Le allerte meteo dei due giorni precedenti la partita non hanno avuto ripercussioni sul giorno del match tra Catanzaro e Pisa e una tipica giornata invernale, caratterizzata da un tiepido sole e un terreno in ottime condizioni, ha accolto gli 8.293 spettatori presenti alla sfida. Solo quaranta tifosi ospiti in curva Mammì, poiché i gruppi Ultras pisani hanno scelto di disertare la trasferta a causa dell’obbligo di acquisto dei tagliandi con la tessera di fidelizzazione.
La Curva Massimo Capraro, come sempre gremita, ha sostenuto la propria squadra con cori incessanti, coinvolgendo anche gli spettatori degli altri settori.
SCHIERAMENTI
Mister Inzaghi perde Tramoni alla vigilia e schiera, al fianco di Moreo, l’insidioso Arena, calciatore dal baricentro basso che può mettere in difficoltà gli avversari, mentre il danese Lind è il terminale offensivo, con l’ex Marin che agisce sulla mediana.
Caserta presenta il Catanzaro con 10 degli 11 giocatori che sono scesi in campo a Bolzano. L’unica novità è Petriccione che, dopo la squalifica, rientra al posto di Pagano. Nella ripresa esordirà nei giallorossi l’ultimo arrivato Quagliata, che entrerà insieme a Biasci al 56′. A seguire, ci sarà spazio anche per Pagano e Coulibaly.
È IL CATANZARO A FARE IL PISA
I numeri della classifica parlano chiaro: il Pisa ha un vantaggio netto. La squadra toscana ha accumulato diciannove punti in più rispetto ai giallorossi, registrando anche uno score migliore sia per quanto riguarda le reti segnate, sia per quelle subite. L’idea di alzare il pressing e mettere in difficoltà i ragazzi di Caserta, durante la loro fase di possesso, rimarrà solo un’intenzione per il Pisa. Il Catanzaro sembra avere il controllo, mantenendo il pallino del gioco per tutta la partita, e i dati statistici finali sono chiaramente a favore dei giallorossi, che al termine della gara dovranno accontentarsi di un pareggio, ma non avrebbero rubato nulla se avessero portato a casa i tre punti.
Entrambi i tecnici hanno preparato la partita concentrandosi soprattutto sulle incursioni laterali, zone in cui il traffico è intenso e trovare spazi risulta difficile per entrambe le squadre. Tuttavia, è il Catanzaro a dettare il ritmo: nella fase di non possesso è preciso, compatto e attento a non lasciare spazi. Quando però capovolge il fronte, è Semper a salvare i nerazzurri, neutralizzando dopo pochi minuti un tiro da fuori di Pontisso.
Nel primo tempo, il Catanzaro avrà almeno altre quattro occasioni per passare in vantaggio. Una punizione di Pompetti che sfiora il palo, un’incursione centrale di Pontisso che calcia male a lato e una ghiotta opportunità per Pittarello, che di testa colpisce debolmente, concedendo di fatto il pallone al portiere avversario. Anche Iemmello sfiorerà la rete con una sorta di aggancio volante in piena area di rigore, su cui l’estremo difensore pisano deve intervenire. Per quanto riguarda il Pisa, si registra un colpo di testa del mastodontico e prezioso Toure, che colpisce sull’unico cross concesso ai pisani dall’esterno, effettuato da Bonfanti.
NELLA RIPRESA LA MUSICA NON CAMBIA
Nella ripresa, il Pisa tenta di mettere in atto ciò che non era riuscito a fare nella prima frazione di gioco, un aspetto che ha contraddistinto il suo campionato. Parliamo di aggressione alta e della ricerca di traversoni da spedire in area di rigore, senza fronzoli e non badando al bel gioco. In questa fase, i nerazzurri si procurano alcuni calci d’angolo e, grazie alla loro prestanza fisica, riescono a colpire due volte verso la porta di Pigliacelli. Il portiere deve intervenire su un colpo di testa di Canestrelli e, successivamente, osserva un altro colpo di testa di Toure andare alto sopra la traversa.
Al contrario, le occasioni da rete create dai giallorossi sono ben più incisive. Con l’ingresso di Quagliata e Situm spostato sulla fascia destra, la manovra guadagna respiro e si allarga, costringendo il Pisa a retrocedere. Clamorosa è l’occasione di Iemmello, che, invece di calciare di sinistro in piena area, riesce a mettere a sedere due avversari, ma la sua conclusione viene miracolosamente respinta da Semper. Coulibaly, dopo una girata di Bonini in area, potrebbe avventarsi sul pallone per spingerlo in rete, ma la palla sfila in angolo dopo la deviazione del portiere croato.
La porta del Pisa sembra poter capitolare da un momento all’altro, ma ai giallorossi manca quel pizzico di fortuna, ma anche di precisione, necessario per segnare la rete che avrebbe sancito una meritata vittoria.
QUESTA SQUADRA MERITA LA NOSTRA FIDUCIA
Dopo il match contro il Sudtirol, che aveva lasciato un po’ di amaro in bocca agli appassionati di “calcio spettacolo”, ieri la squadra di Caserta ha dato una risposta concreta sul campo. Se a Bolzano qualcuno non ha apprezzato il pareggio ottenuto, trascurando le attenuanti legate alle difficoltà di una partita che seguiva una lunga pausa e si disputava contro una squadra in lotta per non retrocedere — la quale, tra l’altro, ieri ha messo in serie difficoltà la capolista Sassuolo — la prestazione di ieri, contro un avversario che punta alla promozione diretta in Serie A, dovrebbe far tacere ogni critica. È il momento di unirsi attorno a questa squadra e al suo tecnico, che pur non essendo Guardiola, ha dimostrato di avere le capacità per guidarla.
Analizzando la classifica il Catanzaro ha raccolto risultati inferiori rispetto a quanto mostrato sul campo nelle sfide contro Pisa, Cremonese e Spezia, tre delle prime quattro squadre, escludendo la comunque ottima partita di apertura contro il Sassuolo, giocata nel caldo mese di agosto.
Tutto ciò dovrebbe far comprendere che il Catanzaro ha il potenziale per ambire a una salvezza tranquilla, a patto che si mettano da parte le polemiche inutili che spesso imperversano sui social, soprattutto al novantesimo minuto, quando le prestazioni non sono ottimali. È importante ricordare che la Serie B è un torneo estremamente difficile e ogni partita presenta insidie, indipendentemente dal valore dell’avversario.
Per oggi, godiamoci serenamente questa settimana e prepariamoci a invadere Brescia.
Redazione 24
Foto Lorenzo Costa per uscatanzaro.net