C’è un consigliere comunale (Sergio Costanzo) della nostra città che da qualche tempo a questa parte manifesta un’ansia del tutto originale: orienta le sue frustrazioni sempre e soltanto verso alcuni esponenti istituzionali del nostro movimento. Ora nessuno può negare che nella vita, e quindi anche in politica, si possa sbagliare; ma quando lo sbaglio, l’errore, la gaffe, la manchevolezza la si vuole trovare sempre e soltanto in una persona o in un gruppo, allora c’è malafede. Se poi questa malafede viene ulteriormente avvelenata con parole di odio e di falsità, non c’è dubbio che il consigliere comunale in questione perde ogni residua, seppur già inconsistente, credibilità. Ma lui continua a parlare e soprattutto a diramare industrialmente comunicati con l’unico scopo di denigrare. Questa non è politica. E’ un basso malvezzo, figlio di un altrettanto basso livello culturale che, ahinoi, ha inquinato la politica nostrana e rappresenta l’unica metodologia dialettica di alcuni soggetti politici fra cui il consigliere comunale a cui alludiamo. Nella sua ultima invettiva, tanto per cambiare, ha messo in atto una vergognosa campagna di offese, calunnie e denigrazione contro la manifestazione più importante della nostra città. Normalmente ci si aspetterebbe un sostegno, un contributo di idee, un supporto ideale e politico rispetto ad eventi come quello della “Notte Piccante” che valorizzano la nostra comune città. Normalmente ci si aspetterebbe di guardare nella stessa direzione di crescita per promuovere il territorio. Normalmente ci si aspetterebbe, se non proprio riconoscenza, un piccolo “grazie” per i tentativi e le azioni messe in campo al fine di far conoscere la nostra comune città. Normalmente ci si aspetterebbe un’analisi serena delle cose che avvengono, per esempio riconoscendo – fra l’altro – come la “Notte Piccante” sia un fondamentale intervento per il centro storico. Invece succede il contrario: si cerca affannosamente il pelo nell’uovo e, quando non lo si dovesse trovare, lo si crea ad arte pur di denigrare. Questa non è politica. E’ un’altra cosa, e danneggia irresponsabilmente la nostra comune città.
Stessa critica rivolgeremmo al “solerte” ansioso consigliere comunale se dedicasse il suo tempo a trovare il pelo nell’uovo in tante altre espressioni della politica locale, compresa quella provinciale. Se egli ad esempio criticasse o ravvisasse esagerati esborsi di danari pubblici fatti dalla Provincia per Befane in piazza, per mostre o per concerti organizzati in luoghi (un Parco) dove l’economia cittadina non trae alcun beneficio, noi lo criticheremmo nella stessa misura. Se egli ad esempio criticasse la Provincia per i soldi spesi in innumerevoli sagre delle crespelle organizzate in ogni dove e per ogni contrada, noi ugualmente criticheremmo tale consigliere perché le sue critiche ci apparirebbero pregne di ipocrisia. Probabilmente anziché tenere il dito perennemente puntato e anziché dedicarsi alle sue amate crespelle, questo “scrupoloso” consigliere comunale potrebbe dedicarsi ad altro. Un’idea? Una bella sagra della camomilla!
Movimento Civico “Catanzaronelcuore”