CATANZARO  «Ogni tanto faccio goal anch’io, fortunatamente in questo periodo mi sta succedendo anche spesso». Mario Alfieri sprizza gioia da tutti i pori. La sua seconda rete consecutiva al “Ceravolo”, lo inserisce a pieno titolo fra i calciatori più determinanti della stagione. Il biondo centrocampista analizza serenamente una gara che, il Catanzaro, ha portato in porto con grande determinazione: «Ho notato un grande carattere da parte della nostra squadra e bisogna tenere conto che di fronte c’era il Crotone, buonissima squadra, dotata di tanti elementi che possono fare la differenza». Nonostante una magnifica prestazione di tutta la squadra, il Crotone ha rischiato più volte di rientrare in partita: «Sul 2-0 ci siamo rilassati un po’ troppo, avremmo dovuto tenere un po’ di più la palla. Tutto sommato è andata decisamente bene».
Il calciatore ex Pisa analizza anche il rigore fantasma concesso ai pitagorici: «A me è sembrato che non ci fosse, comunque sia va bene così». Ancora più raggiante era Giorgio Corona, autore della sua seconda doppietta stagionale: «Finalmente ho ripreso a far gol, così ho fatto tutti contenti». L’attaccante ha spiegato cosa c’era stampato sulla maglia, che ha mostrato al pubblico in occasione delle sue marcature: «E’ la foto di mia figlia Noemi, che era in tribuna insieme a mia moglie. E’ a loro che dedico uno dei due gol. L’altro, invece, lo dedico al pubblico, alla società ed a noi stessi, credo proprio di essercelo meritato». L’episodio del rigore viene ripreso anche dalla punta ex Brindisi: «Io ero distante e non posso commentare con certezza. Comunque sia, da quello che ho sentito il rigore non c’era e quello che mi lascia più perplesso, è che l’arbitro era a due metri dall’azione».
Quanto alla gara vera e propria: «Il Crotone poteva anche pareggiare la gara, ci hanno messo in seria difficoltà confermando quanto di buono veniva espresso sul loro conto. Probabilmente noi ci abbiamo creduto di più e abbiamo avuto una maggiore voglia di vincere la gara».
d.c.