La questione è molto semplice.
Ottanta lavoratori, addetti alla raccolta della spazzatura, non vengono pagati da 5 mesi. Il Comune non ha i soldi, ma lo stesso Comune (evviva il centro-sinistra) ha regalato 350.000 ad una società che infanga la storia del calcio catanzarese.
Il lavoratori hanno iniziato uno sciopero che ha riempito i cassonetti di spazzatura, poi lo hanno interrotto per senso di responsabilità, ma prima o poi lo riprenderanno. Sono costretti a farlo, visto che non hanno i soldi per mangiare.
La giunta ha i suoi tempi lentissimi, l’opposizione così attenta alle questioni più minute si disinteressa completamente della questione (Lavoratori? PRRRRRRR) mentre l’Fc Catanzaro affonda mestamente. Ci pare opprtuno, dunque, proporre ai cittadini l’unica soluzione possibile della vicenda, ovvero portare direttamente la propria spazzatura al Ceravolo.
In un colpo solo risolveremmo un problema ambientale (la spazzatura nelle strade) e un problema d’immagine (questa squadra di calcio).
Resta, è vero, il problema sociale di 80 famiglie senza soldi. Ma non vorremmo insistere su questo tema, magari i consiglieri regionali impegnati nelle nomine, i senatori affannati nella composizione delle liste e i consiglieri comunali intenti ad insultarsi vicendevolmente potrebbero prenderlo come un disturbo fastidioso dei soliti intellettuali (o pericolosi comunisti, o soggetti privi di legittimazione popolare, o sfaccendati parolai, a seconda della giornata e del partito di riferimento).
Un’ultima cosa: gli unici che stanno lottando a fianco dei lavoratori sono dei bravi sindacalisti della nostra città. Ma si sa, il sindacato è come il lavoro, come Ceravolo e come l’uguaglianza … roba del secolo scorso.
Ma questo secolo ha la stessa puzza dei cassonetti che straboccano.