Baldoria a fine gara negli spogliatoi e al di là di quella che hanno fatto i giocatori giallorossi nello stanzone a loro riservato per la vittoria nel derby. Affollata la sala stampa e il corridoio antistante anche per la presenza dei colleghi cronisti di Crotone. Un po’ di attesa ed ecco il presidente della Società giallorossa, Claudio Parente con il suo abituale aplomb, ma con la faccia votata al sorriso: «à stata una vittoria sofferta – ha dichiarato – ma si sapeva che la partita sarebbe stata difficile. Questo perché il Crotone gioca bene fuori casa, dimostrandosi veloce nelle ripartenze. Comunque abbiamo vinto anche per i nostri meriti, essendo stati pratici e cinici in fase conclusiva pur contro un Crotone molto valido». A domanda il massimo responsabile del sodalizio giallorosso ha parlato anche di mercato. E questo pure di fronte al problema che si porrà domenica per la sostituzione di Zappella, espulso (ingiustamente) e, quindi, squalificato e di fronte alla carenza di difensori puri per gli infortuni di Ciardiello e Andrisani: «Adesso dobbiamo aspettare la fine di dicembre per constatare che squadra abbiamo e se siamo in grado di disputare un campionato di vertice per intervenire sul mercato in modo da poter rinforzare la squadra per completare l’organico in qualche reparto». Ecco davanti ai cronisti un Braglia soddisfatto, sebbene abbia avuto a che dire sul comportamento del Catanzaro, in verità a ragione: «Il Crotone ha disputato – ha commentato cominciando a parlare della squadra ionica – un’ottima partita, come era previsto e considerato che la squadra pitagorica fuori casa si dimostra complesso molto valido; quindi capace di giocare un buon calcio. Ma in questo momento gli gira male; comunque nella ripresa ci ha costretto a giocare in difesa. Questo perché gli abbiamo concesso campo e spazio, però qualche nostro giocatore non sta al meglio dal punto di vista fisico per influenza e qualche altro acciacco. Quindi era scontato che si soffrisse». Comunque, un Catanzaro che se la è saputa giocare bene: «Certamente, anche se poteva fare meglio nella gestione della partita e del vantaggio del due a zero, mentre ha saputo sfruttare al meglio le occasioni che ha creato, tanto è vero che individualmente, abbiamo in squadra i migliori elementi». Il riferimento, naturalmente a Corona, autore di due magistrali segnature. Braglia ha, quindi, spiegato il perché delle sostituzioni, detto per inciso azzeccate: «Toledo – ha detto – non mi piace quando gioca con le spalle all’avversario invece di andare in verticale e attaccare l’uomo che si trova di fronte. Però è anche vero che il ragazzo non ha fatto la preparazione e, quindi, va giustificato. Quanto all’inserimento di Biancone avevo bisogno di un giocatore capace di tenere la palla e inserirsi negli spazi, però quando il nostro attaccante è entrato si è trovato a dover difendere sui centrocampisti del Crotone». I giocatori hanno contestato il rigore concesso al Crotone: quella che ha rischiato di cambiare la partita. La replica del tecnico giallorosso è intrisa di diplomazia: «Non ho visto l’episodio. Piuttosto mi sono incavolato sul gol di Ferrigno annullato perché dopo il fischio dell’arbitro con il quale concedeva il calcio di punizione non dovevamo aspettare, per cui abbiamo giustamente calciato il tiro da fermo in maniera veloce. Invece l’arbitro ha annullato la rete inopinatamente». «Sono contento per i gol – ha dichiarato da parte sua Corona che ha dedicato la doppietta alla figlia Noemi – ma soprattutto per la vittoria della squadra. Vittoria meritata perché ci abbiamo creduto più degli avversari e anche se gli stessi avversari sul finire hanno… rischiato di pareggiare a dimostrazione che si tratta di una buona squadra, specialmente nelle ripartenze. Adesso bisogna continuare su questa strada per nostra soddisfazione, ma anche per quella dei nostri tifosi che ci hanno sostenuto e incoraggiato come in precedenza e questa volta con maggiore calore».
Vito Macrina