Questa volta la rubrica si concentrerà non tanto sulla direzione di gara dell’arbitro Mario Perri della sezione AIA di Roma 1, ma soprattutto sull’operato del VAR, gestito da Matteo Gualtieri di Asti con l’assistenza di Luca Pairetto di Nichelino.
Parliamo perciò dell’episodio di copertina: sul cronometro siamo al minuto 86 e 47 secondi quando la palla tirata di sinistro da Mattia Compagnon varca la linea di porta del Brescia. Grandissima festa da parte di giocatori, staff e tifosi del Catanzaro, con il goleador che si toglie la maglietta e fa il giro del campo per godersi questo momento che si suppone decisivo. Mentre Perri estrae il cartellino giallo per il numero 7 giallorosso, il VAR è già al lavoro.
Se 5 minuti vi sembrano pochi
Dal momento della rete passeranno quasi 5 minuti (4 e 53 secondi per l’esattezza) e il signor Perri alzerà il braccio per indicare l’annullamento del gol per fuorigioco. Sì, ma di chi? Per chi sta a casa, pur nella vaghezza delle parole del cronista di DAZN che non capisce (come tanti) il motivo della decisione (supponendo pure che sulla battuta del corner, che ha originato l’azione, la palla avesse varcato la linea di fondo), viene in soccorso (si fa per dire) la famigerata immagine con le linee che è la copertina di questo articolo.
Per chi invece è allo stadio, sotto una pioggia battente mista a grandine, non è assolutamente semplice capire cosa sia accaduto e addirittura chi si avvicinerà all’arbitro (anche dopo il termine della gara) sentirà come risposta che il fuorigioco è stato di Bonini. Forse un lapsus, forse una comunicazione sbagliata tra Perri e Gualtieri (guarda caso due cognomi diffusissimi nella provincia di Catanzaro).
Dando per scontato che quell’immagine certifichi che il fuorigioco ci sia e sia proprio di Compagnon (vista la posizione non attiva di Bonini e Iemmello, che sono oltre la linea rossa), il problema rimane: perché ci possono volere addirittura 5 minuti per arrivare a questo? Gli stessi 5 minuti che poi consentiranno al Catanzaro di continuare ad attaccare e segnare la rete del successo proprio con il chiamato in causa Bonini.
Il VAR serve, ma deve essere migliorato e tanto
Noi siamo certi delle capacità professionali di chi era al VAR, ma ci pare che ci siano dei problemi da evidenziare e che elenchiamo:
- È palese il limite tecnologico che in Serie B si sconta rispetto alla Serie A, a causa della presenza in questa stagione di molte meno telecamere su cui fare affidamento (questo fa parte del pacchetto di risparmio di circa 2,5 milioni di euro annui per la produzione che la Lega B ha assegnato quest’anno).
- Il software che elabora le immagini su indicazione degli addetti al VAR non sembra tecnologicamente di alto livello, basti vedere la linea verticale tratteggiata che parte non dalla spalla di Compagnon, ma da sotto la patch gialla presente sulla sua manica, quindi in una posizione non corretta (visto che il braccio non viene considerato per il fuorigioco).
- Passi chi sta a casa, ma perché chi sta in campo, e il pubblico pagante sugli spalti, non riceve alcuna indicazione del processo decisionale per quasi 5 minuti? Nel rugby internazionale la TMO review è pubblica e tutti possono ascoltare quali siano le comunicazioni tra campo e postazione di verifica. In Italia, per la serie A, c’è una fortunata trasmissione di DAZN (Open VAR), che però va in onda solo alla fine della domenica di gara.
- Se avessimo avuto la possibilità di ascoltare le comunicazioni avremmo anche capito perché non sia stato ritenuto rimesso in gioco Compagnon, dopo il colpo di testa di Moncini verso l’esterno (da manuale di scuola calcio) e il tentato stop di Bertagnoli, che forse sono state delle “giocate deliberate”, ma non considerate tali dagli addetti al VAR.
Intendiamoci: non siamo dalla parte dei neo-luddisti avversi all’introduzione della tecnologia, ma chiediamo che essa sia di ottimo livello e che le comunicazioni tra arbitri e VAR siano disponibili per tutti gli attori in campo e per gli spettatori allo stadio e a casa. C’è da lavorare, ma speriamo di arrivarci.
Tra l’altro nel caso fosse fuorigioco la toccano 2 giocatori del Brescia….e il giallo a Compagnon rimane lo stesso?
La squadra sta giocando bene. Gli manca un po’ di fortuna. Ha buoni realizzatori e abbiamo Iemmello. Ma per scardinare le difese occorre puntare di piu’ su chi salta l’uomo: Seck. Questa e’ attualmente la strada giusta. Provare.