Che le vie che ognuno, suo malgrado, è costretto a percorrere, per recarsi a visitare e rendere omaggio ai propri defunti, siano colme di dolore, di sofferenze e di lacrime, è fuor di dubbio, ma che a questo supplizio si debba aggiungere anche il disgusto, il ribrezzo, di vedere una strada (via Zarapoti per intenderci) coperta di immondizie e prossima al crollo, beh mi sia consentito affermare è un po’ troppo.
Eppure così è: una delle (tante?) chicche della nostra città.
Chi vive a Santa Maria avrà certamente compreso il riferimento alla strada in salita che porta al locale Cimitero.
Indubbiamente il modo più ignobile e scialbo per avvicinarsi ai propri defunti.
Vi è infatti che tale strada risulta costellata di rifiuti, in alcune parti addirittura si presenta come franata ed in altre ancora lesionata da profonde crepe.
Insomma un bollettino di guerra che non è niente altro che il risultato delle piogge invernali avute qualche mese fa, che hanno messo a durissima prova la resistenza del manto stradale.
Un manto che, per come così oggi è già di suo martoriato, dovrebbe addirittura opporre una strenua resistenza alle nuove piogge in arrivo.
Le iniziative sin qui intraprese sono state insufficienti: qualche blocco di cemento (il cui unico effetto evidente è quello di restringere la corsia di marcia) lasciando alle sue spalle un cratere in cui chiunque, anche un bambino, potrebbe cadere rovinosamente.
Iniziative insufficienti a cui si spera seguirà qualcosa di più efficace (è una chimera sperare che la strada possa essere totalmente ripristinata per così tornare alla decenza?)
Stupisce che nella selva (anche per l’avvicinarsi delle elezioni) di comunicati politici che quotidianamente invadono vuoi la carta stampata, vuoi i siti internet, nulla sia stato detto al riguardo.
Ma non di parole si avrebbe bisogno quanto di fatti, perché se può dare clamore mediatico una notte “piccante ed un po’ bagnata” ben più soddisfazioni darebbe alla cittadinanza il vedere riparato quello che ad oggi è uno spettacolo desolante e offensivo per la memoria di chi oggi riposa in pace e per il cuore di chi va a commemorarli.
Avv.Vitaliano Leone
