Pensavamo che le sonore scoppole elettorali e le numerose brutte figure rimediate avessero definitivamente seppellito il sedicente movimento lobbistico-affaristico Catanzaro nel Cuore. Ma evidentemente, come accade nei film dell’orrore, anche gli zombie qualche volta escono dalle tombe.
Quel che resta della piccola lista civica, che grazie al ballottaggio e alla compiacenza del sindaco Olivo ha potuto partecipare al fallimentare governo del centrosinistra, tenta disperatamente di dare segni di vita, coprendo di insulti e di menzogne il presidente Scopelliti, il presidente Ferro, l’on. Traversa, l’assessore regionale Tallini, vale a dire i protagonisti della nuova stagione politica che sta cambiando la Calabria e riparando i gravi danni prodotti da Loiero e dai suoi amici.
La politica dei fatti e delle verità di Scopelliti evidentemente fa molto male ai responsabili del fallimento. I manager nominati dal Governatore all’Azienda Ospedaliera e all’ASP hanno raggiunto risultati notevoli in pochi mesi, risparmiando cifre enormi, riducendo gli sprechi e migliorando i servizi.
Quanto alla Cittadella, Catanzaro nel Cuore dovrebbe chiedere al Presidente Loiero perché il costo dell’opera è raddoppiato improvvisamente e misteriosamente. Tocca ora al centrodestra reperire le somme per il completamento dell’opera. Ma stiano tranquilli i piccoli lobbisti di CNC: la Cittadella si farà e sarà Scopelliti ad inaugurarla.
E si rassegnino i compagni di CNC. Nessuna campagna denigratoria potrà fare dimenticare ai catanzaresi i grandi meriti acquisiti da Michele Traversa nel suo impegno a favore della Città. Non è un caso che interi settori del centrosinistra, delusi ed amareggiati dalla fallimentare esperienza al Comune, si siano già schierati apertamente con il candidato sindaco del Popolo della Libertà.
Comprendiamo il panico dei superstiti di CNC: tra pochi mesi, quando l’on. Traversa sarà eletto plebiscitariamente sindaco di Catanzaro, dovranno sloggiare dalle stanze dove hanno solo coltivato interessi poco nobili, senza lasciare nessuna traccia positiva della loro permanenza.