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Cosa ci ha detto la gara contro il Mantova

Scritto da Redazione

L’ennesimo pareggio che lascia l’amaro in bocca. Di positivo c’è però la voglia di crederci e di non mollare mai. Occhi puntati al mercato di gennaio

La vittoria manca come l’aria

La situazione di pareggi che sta vivendo il Catanzaro non contribuisce a distendere l’atmosfera che ci portiamo dietro dall’inizio di questa stagione. Fabio Caserta, al termine della partita di ieri, ha riconosciuto che la ricerca di una vittoria che manca da tempo, rappresenta un problema che può influenzare la mentalità dei calciatori, i quali, come tutto il pubblico giallorosso, sperano che questa situazione si risolva il prima possibile. E ovviamente è lapalissiano che sia sempre meglio guadagnare un punto piuttosto che perdere.

Tuttavia, è importante sottolineare che il gruppo, che si era visto soprattutto all’esordio contro il Sassuolo, è presente. Riuscire a rimontare due partite compromesse, come quella di ieri e quella di Reggio Emilia, deve essere interpretato in chiave positiva. Una squadra che non si arrende e lotta sempre è ciò che ogni tifoso desidera.

Un altro aspetto da considerare è che, dopo 14 giornate, possiamo affermare che il campionato non è ancora decollato. Infatti, escludendo le prime tre squadre, tutte le altre sono racchiuse in un fazzoletto di pochi punti, in una posizione piuttosto ibrida.

Niente panico, ma lavorare sui problemi

Per questi motivi è fondamentale non lasciarsi prendere dal panico, anche perché era quasi certo che il campionato del Catanzaro avrebbe presentato delle difficoltà. Sicuramente stiamo riscontrando alcune carenze dal punto di vista tecnico: le reti subite in ripartenza sono un problema legato a una linea di centrocampo che fatica in alcuni ruoli, come quelli dei calciatori capaci di filtrare il gioco e recuperare palloni per ribaltare l’azione. Probabilmente Koutsoupias, che ha un ruolo chiave nel mettere in connessione i vari reparti, non sta dimostrando di essere decisivo in questo compito. Infine, non avere a disposizione elementi come Situm e Petriccione fa perdere fluidità alla manovra.

Ieri abbiamo sofferto molto le ripartenze del Mantova, proprio perché non riusciamo a chiudere gli spazi a centrocampo, probabilmente a causa di una strategia di mercato che ha puntato su tanti esterni e che, escluso il solo Coulibaly, ha trascurato l’arrivo di calciatori con caratteristiche simili a quelle di Sounas, Verna e Ghion.

Per fortuna, tutto è ancora in gioco. Come abbiamo detto, nessuna squadra ha ancora una sua identità definitiva e il campionato è caratterizzato da un equilibrio generale. L’obiettivo primario deve essere quello di arrivare al mercato di riparazione accumulando il maggior numero possibile di punti, mentre ribadiamo a tutto l’ambiente di non lasciarsi sopraffare dalle negatività. Un clima teso non può essere utile per un obiettivo che resta sempre e solo quello di tutelare una Serie B che il Catanzaro ha riconquistato dopo tanti anni: perderla sarebbe davvero un delitto.

Redazione 24

Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net

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Redazione

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4 Commenti

  • REDAZIONE tutto quello che hai scritto non sono altro che voli pindarici finché non avremo un buon allenatore. Sono mesi che soffriamo le ripartenze ma il Genio non è riuscito a trovare un rimedio.
    Alla campagna acquisti di gennaio con Polito e Caserta sarà un altro fallimento in quanto uno è u fanfarone mandato a calci in culo via da Bari e l’altro di calcio non capisce un cazzo. Cara REDAZIONE rispondimi come sarà prevedibilmente la campagna di gennaio, se prima Polito il fanfarone non piazza, senza far fallire economicamente la società, i 7-8 o più elementi purtroppo in esubero ed inutili vista la nuova tattica adottata?
    E con quanti punti arriveremo a gennaio quando i “vecchiarelli” in difesa crolleranno del tutto e prenderemo caterve di gol?
    Rispondimi REDAZIONE !!!

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