Dal portiere Pozzani al capitano Franzon, passando da Busatta, Bertuccioli, Musiello, Benedetto, Braca e naturalmente Banelli e gli indigeni Silipo e Barbuto: ci saranno tutti o quasi i protagonisti di quella meravigliosa cavalcata che il 27 giugno del 1971 portò per la prima volta Catanzaro e la Calabria tutta in serie A
Nella “Sala Orange” dell’Hotel Palace, davanti ad uno splendido jonio settembrino, il presidente dell’Associazione (senza fini di lucro) “Catanzaro nel pallone” Vincenzo Minicelli ha presentato il cantiere del “Quarantennale della prima serie A dell’U.S. Catanzaro”. Minicelli, tra l’altro, ha anticipato di voler estendere gli inviti anche alla famiglia del compianto Angelo Mammì, calabrese di Reggio, ma soprattutto autore del gol storico che sul neutro di Napoli segnò al Bari il gol entrato nella storia giallorossa.
Il netto anticipo della presentazione è stato motivato con la difficoltà ad organizzare il viaggio contemporaneo degli “eroi” di quel campionato, ex giocatori non più giovanotti e sparsi in tutta Italia; di reperire il sostegno degli sponsor (c’è già il patrocinio di Regione, Provincia, Comune, Figc, Coni e Pro Loco). Prima della data fatidica l’associazione darà vita ad altri momenti propedeutici e collaterali che segneranno altrettante tappe di avvicinamento alla serata del 27 giugno 2011
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il presidente del Coni Tony Sgromo in rappresentanza delle istituzioni locali e Adriano Banelli per la squadra. Interventi e suggerimenti sono arrivati anche dal dirigente di quella stagione Mario Guarnieri e da Albino Barbuto, giocatore della “De Martino”.
