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Vincenzo Vivarini, il tradimento e la rivincita: i sentimenti dei tifosi del Catanzaro dopo l’esonero dal Frosinone

Scritto da Redazione

Ed ora continuiamo a guardare avanti

È stata una storia intensa quella tra Vincenzo Vivarini e il Catanzaro. Due anni e mezzo in cui l’allenatore ha guidato la squadra con risultati straordinari, regalando gioie immense ai tifosi giallorossi. La prima stagione si era conclusa con l’amara eliminazione nei play-off di Padova, ma la seconda è stata trionfale: il Catanzaro ha dominato il campionato di Serie C, conquistando la promozione in Serie B con largo anticipo. La stagione 2023-2024 in Serie B ha visto una squadra brillante, capace di mettere in difficoltà chiunque, fino a raggiungere le semifinali play-off, dove è arrivata la sconfitta contro la Cremonese.

In molti pensavano che Vivarini sarebbe rimasto, che avrebbe continuato il cammino con il Catanzaro, ma la realtà è stata diversa. L’allenatore, che aveva un contratto per un altro anno, ha deciso di lasciare il club per approdare al Frosinone, appena retrocesso dalla Serie A. La scelta ha scosso profondamente l’ambiente giallorosso, lasciando i tifosi del Catanzaro con una sensazione di tradimento e amarezza.

Per molti, Vivarini era diventato un simbolo di rinascita e speranza, un tecnico capace di riportare la squadra ai fasti del passato. La sua decisione di abbandonare la nave in un momento così cruciale ha colpito i cuori dei tifosi, che si sono sentiti traditi. Le recriminazioni sono state molte, e tra le strade di Catanzaro si respirava delusione e incredulità. Come un innamorato lasciato senza motivo, i supporter giallorossi hanno vissuto quei mesi con un misto di rabbia e rassegnazione, chiedendosi perché Vivarini avesse deciso di voltare le spalle proprio quando il progetto sembrava pronto a decollare.

Il destino, però, a volte è beffardo. Dopo soli tre mesi, Vivarini è stato licenziato dal Frosinone. Una notizia che ha sollevato sentimenti contrastanti tra i tifosi del Catanzaro. Se da un lato permane l’amarezza per quel tradimento, dall’altro c’è un senso di rivincita. Molti hanno accolto la notizia come una sorta di “giustizia poetica”, un risarcimento per la delusione subita. Come in una storia d’amore finita male, l’ex innamorato tradito trova una strana consolazione nel vedere chi lo ha lasciato affrontare le conseguenze delle sue scelte.

Non sono mancate, sui social e tra i gruppi di tifosi, le battute ironiche e i commenti soddisfatti. “Il karma ha colpito”, si legge tra i messaggi. Tuttavia, al di là delle emozioni più immediate, rimane una domanda su cosa il futuro riserverà per il Catanzaro e per Vivarini stesso. Per ora, quello che resta è una città che si sente risarcita, anche se solo parzialmente, per quel sogno infranto e quell’amore spezzato.

Il licenziamento di Vivarini non cambierà quanto successo nei mesi scorsi, ma per i tifosi del Catanzaro rappresenta una piccola rivalsa, una chiusura emotiva su un capitolo doloroso. Un allenatore che sembrava destinato a scrivere la storia giallorossa ha scelto una strada diversa, ma alla fine il suo addio ha lasciato cicatrici profonde, che forse solo il tempo potrà davvero guarire.

 

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Redazione

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7 Commenti

  • C’è poco di che meravigliarsi, basta solo pensare che già alla fine del campionato trionfale di Lega Pro voleva cambiare area e per trattenerlo il Presidente lo ha accontentato in tutti i modi.

    Quest’anno invece non c’è stato nulla da fare, per cui, “chi è causa del suo mal pianga se stesso!”

  • Io assolutamente non esulto, ne sono dispiaciuto e ringrazierò sempre Vivarini per tutto quello che ha fatto a Catanzaro. Mi rammarico solo del mancato accordo, mesi fà, con la società. Ma è certo che il Signor Vivarini non è andato via per questione di soldi ma semplicemente perchè la società gli ha detto di non avere ambizioni e di mirare solo a militare in serie B.
    Per quelli della mia generazione, che abbiamo conosciuto la serie A, dopo quasi 40 anni di anonimato tra serie C2 e C1, ci era sembrato un sogno ritornare in B meritatamente col bel gioco.
    Siamo approdati in B vincendo il campionato e l’anno successivo ai play off.
    Mi chiedo perchè la società abbia manifestato al mister l’intenzione di ridimensionarsi ?
    Si poteva benissimo, senza fare follie, continuare a tentare la promozione forti del bel gioco e dell’ entusiasmo dei magnifici Tifosi.
    Per me cambiare lo staff tecnico è stato un grave errore di Noto o forse voluto perchè non non vuole più investire più di tanto. D’altronde per quel che leggo, non vivendo in loco, lui investe dappertutto al di fuori di Catanzaro, come con il borgo antico che sorgerà a Nicastro.
    Per me Polito e Caserta non sono all’altezza. Poi ognuno la pensi come meglio crede.

    • ma voi siete proprio sicuri che la separazione sia per questo motivo? siete proprio sicuri che abbia ridimensionato la società il cammino di questo campionato? ha speso decisametne tutto quello che ha guadagnato anno scorso tra vendite e ricavi dal campionato di serie B ed avrebbe dimensionato ? mah….

  • In effetti, ragionando sopra, è vero, come dice apofis. Abbiamo una rosa molto importante. Una delle più forti della categoria. L’ho già detto altre volte, con questa rosa è una bestemmia o non è obbiettivamente onesto, parlare di salvezza. Questo, naturalmente, sulla carta. Il campo, al momento sta dicendo altro

  • Molti tra noi, e io tra questi, ringrazio Vivarini per quello che ci ha fatto vivere a Catanzaro dopo decenni di anonimato calcistico. Quando vi è una separazione il torto sta in entrambi le parti e a guadagnare fa quanto è successo non vedo nessuno.
    Lui si è rotto le gambe a Frosinone, noi da mesi oramai, ci facciamo il sangue amaro per come siamo messi, nonostante, sono d’accordo, l’organico che abbiamo a disposizione. Abbiamo perso entrambi un’opportunità. Potevamo scrivere ancora pagine di calcio spettacolare per la gioia degli occhi e del cuore.
    Che peccato…

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