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Diritti tv Serie B: nuova puntata della telenovela

Scritto da Danilo Petrolino

Alla vigilia della nona giornata di campionato siamo ancora costretti a parlare della questione diritti tv

Come in tutti i serial che si rispettino, la Lega B continua a presentare variazioni e colpi di scena sul tema dei diritti audiovisivi, con le società che, dopo aver chiesto la testa di Balata, ora invece hanno trovato l’accordo con il presidente per “un percorso strategico, condiviso all’unanimità” [in corsivo troverete tutte le citazioni tratte dal comunicato dell’Assemblea di Lega B del 14 Ottobre].

Lo stato delle cose

Sicuramente Mauro Balata, finito sulla graticola per il crollo degli introiti dei diritti di trasmissione e che rischia ancora di non essere rieletto – abbiamo trattato le faccende intrecciate qui: Caos Serie B: Balata rinvia le elezioni per la presidenza di Lega B – ha cercato di rimediare agli errori di questa estate, quando non è riuscito a portare a casa un incasso paragonabile al triennio precedente con i soli 13 milioni di entrate annue attuali (grazie all’accordo con DAZN), contro i 40 dello scorso campionato per i diritti domestici.

L’ignoto media advisor esterno

Se il dato di fatto è che, come dice il presidente del Pisa, Giuseppe Corrado, “la governance è fatta dalle 20 società e non dal presidente o dal direttivo”, c’è quindi da pensare che, dietro la scelta di avvalersi ora (e solo ora) di una funzione esterna di “advisoring da parte di una società specializzata nella costruzione di business nel settore dei media sportivi”, ci sia un “quasi commissariamento” da parte dei club (con alla testa quelli scontenti) delle funzioni del presidente della Lega B.

La corte a Sky e il parto del Canale Lega B

Il percorso tracciato è quello di chi cerca di recuperare il terreno perduto “sia su vecchi che nuovi broadcaster”, ma pur sempre nella vaghezza della formula che non specifica se “i vecchi” sia solo DAZN o anche l’appetita Sky (sempre citando Corrado: “Per i diritti Tv occorre riformulare un’idea da presentare a Sky, credo sia ancora possibile”) e non indicando se per “i nuovi” ci si riferisca al solo e finora fantasmatico Canale Lega B su Prime Video, che sarebbe dovuto partire a Settembre (vedi il nostro articolo sugli scenari dell’offerta: Serie B e Prime Video di Amazon: facciamo chiarezza), e poi rinviato a “prossimamente”, ma di cui nell’Assemblea “è stato anche fornito un aggiornamento sullo stato degli adempimenti tecnici necessari per dare avvio alla distribuzione del campionato della Serie BKT sulla piattaforma Prime Video”. Allora, vedremo la Serie B in altro modo?

Altri modi di incassare

E siccome la questione è sempre quella economica, Balata si giocherà la rielezione anche sulla quota di solidarietà UEFA (di cui “la Lega B chiederà di partecipare alla distribuzione dei ricavi“), ma soprattutto sulla proposta di “recupero dell’1% della quota di mutualità spettante alla B e che nel 2016 le è stata ridotta al 6% di quanto incassa la A con la vendita dei diritti tv“.

Alla prossima puntata

Su tutto aleggia una data importante per l’intero movimento calcistico italiano: l’Assemblea Federale elettiva del prossimo 4 Novembre. E poi, chissà, la “rinviatissima” elezione del presidente di Lega B.

Tranquilli: ne vedremo ancora delle belle.

Autore

Danilo Petrolino

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