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Buon compleanno a Nicola Ceravolo: il Presidente che portò il Catanzaro in Serie A

Scritto da Redazione

Memoria genera futuro

Oggi, 13 ottobre 2024, ricorre l’anniversario della nascita di un grande protagonista della storia del calcio italiano: Nicola Ceravolo, nato il 13 ottobre 1907. A distanza di oltre un secolo dalla sua nascita, Ceravolo viene ancora ricordato con profonda ammirazione e rispetto, soprattutto nella sua amata città di Catanzaro, per aver guidato con passione e lungimiranza la squadra locale, portandola per la prima volta nella storia in Serie A.

Una vita dedicata al Catanzaro

Nicola Ceravolo è stato presidente dell’US Catanzaro per oltre vent’anni, dal 1958 al 1979, diventando una figura centrale nella storia del club. La sua gestione si caratterizzò per una visione ambiziosa e una dedizione totale alla squadra, nonostante le difficoltà economiche e logistiche di una realtà calcistica meridionale negli anni del dopoguerra. Grazie al suo impegno, il Catanzaro visse un periodo di grande crescita, che culminò con la storica promozione nella massima serie.

La prima promozione in Serie A (1970-1971)

Sotto la sua presidenza, il Catanzaro conquistò la prima promozione in Serie A nella stagione 1970-1971. Fu un traguardo straordinario, sia per la squadra che per la città. In un’epoca in cui il calcio del Sud Italia faticava a emergere tra le grandi del nord, il successo del Catanzaro rappresentò un vero e proprio miracolo sportivo. La promozione venne accolta con una festa incredibile a Catanzaro: l’intera città si riversò in piazza per celebrare un risultato che non rappresentava solo un trionfo sportivo, ma anche una rivincita sociale e culturale.

Il contributo di Ceravolo alla crescita del calcio italiano

Nicola Ceravolo fu un uomo di sport che seppe incarnare i valori del calcio autentico, basato sulla lealtà, l’impegno e il rispetto. La sua gestione fu sempre attenta, sia sul piano economico che su quello umano. Credeva fermamente nel potenziale dei giovani e nella forza del gruppo, investendo in settori giovanili e puntando su tecnici capaci di far crescere i talenti locali.

Nonostante le difficoltà finanziarie che caratterizzavano molte realtà calcistiche del Sud Italia, Ceravolo riuscì a mantenere il Catanzaro competitivo per diversi anni in Serie A, contribuendo alla crescita del calcio italiano con un modello di gestione virtuoso e basato su valori genuini.

Un’eredità indimenticabile

Anche dopo aver lasciato la presidenza nel 1979, Nicola Ceravolo rimase una figura centrale nella storia del Catanzaro. Il suo impegno e la sua passione per il club furono riconosciuti anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1988. Nel 1990, in suo onore, lo Stadio Comunale di Catanzaro fu ufficialmente rinominato Stadio Nicola Ceravolo, un gesto che testimonia quanto il suo nome sia rimasto impresso nel cuore dei tifosi e della città.

Nicola Ceravolo non fu solo il presidente che portò il Catanzaro in Serie A, ma anche un esempio di come la passione e l’impegno possano trasformare una realtà locale in una storia di successo nazionale. Oggi, nel giorno del suo compleanno, il suo ricordo continua a vivere nelle gesta del Catanzaro, nella memoria dei tifosi e nel cuore di chi ama il calcio italiano.

Il nome di Nicola Ceravolo resterà per sempre legato alla storia del Catanzaro e del calcio italiano. Oggi, nel giorno del suo compleanno, è doveroso ricordare un uomo che ha saputo portare in alto il sogno di un’intera città, mostrando che con determinazione e passione anche le sfide più difficili possono essere vinte.

Uno speciale ricordo

Sul web sono tante le informazioni sul Presidentissimo, ma ci ha particolarmente colpito il testo che segue:

“Catanzaro, fuor di retorica, con la dipartita di don Nicola ha perso tanto, l’Avvocato del sud che dava del “tu” ai potenti del pallone e che aveva conquistato la fiducia di tutti usando puramente e semplicemente il cervello, nonostante fosse in un mondo particolare in cui contavano gli “sghei”, ma lui non finanziava e non sperperava, amministrava da buon padre di famiglia, avendo le idee chiare e una sola parola. Bastava una stretta di mano. Amaramente si è constatato negli anni come la morte di don Nicola non abbia fatto germogliare dirigenti capaci di far volare in alto le Aquile. Quanto ci manca don Nicola, il Presidentissimo.”                                                                                  * foto e testo in virgolette tratti dal sito Premio Ceravolo, autore Carlo Talarico.

 

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