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Che bello, oggi gioca il Catanzaro!

Scritto da Redazione

L’analisi sulla situazione delle Aquile nei pensieri e nelle parole di Giuseppe Bisantis, giornalista di Radio RAI

Come la Curva Ovest. Scrivo con ancora nelle orecchie l’incessante tifo durante la partita con il Modena. Cori e incitamenti da molto prima della gara fino a ben oltre il fischio finale. Anche quando sarebbe stato giustificato mandare tutti a quel paese come in occasione del secondo gol subito che non si vede davvero in nessuna categoria nemmeno dilettantistica.

Secondo me deve essere questo l’atteggiamento di tutti nel momento che stiamo vivendo. Delicato, non disperato ma da non sottovalutare. La serie B è stata una conquista e non possiamo permetterci di tornare all’Inferno. Ci sono piazze importanti come la nostra che stanno vivendo quello che abbiamo vissuto noi. Perugia, Pescara, Vicenza, Padova, Foggia anche Crotone da anni impelagate in una categoria che dà pochissime possibilità di venire alla luce. Siamo tutti dalla stessa parte, vinciamo e perdiamo tutti insieme ed è normale che ci sia qualcuno che non ci piace ma ora è con noi e va aiutato. Il tempo dei bilanci verrà dopo.

Certo, criticare, evidenziare le cose che non vanno non solo è legittimo ma è anche doveroso. L’importante è farlo tenendo sempre in mente il bene comune.

E allora, il mercato non ha convinto. Nei tempi, in molte scelte, determinate in particolare dal caso-Vivarini che forse andava affrontato in modo diverso. Non mi ha convinto nemmeno la recente conferenza stampa del direttore sportivo Ciro Polito al quale la società ha dato carta bianca. Caro Polito, essere in tanti in rosa, soprattutto se con giocatori di pari livello, è un rischio. Si creano malcontenti, si hanno a disposizione giocatori con la testa altrove, si danneggia il famoso gruppo che è stata la nostra forza negli ultimi anni. Ricordiamo tutti il 2005\2006, secondo anno in B della gestione Parente-Poggi. Tanti arrivi, anche nomi importanti, ma senza criterio. Risultato, uno degli anni più deprimenti della nostra storia con conseguenze anche sulle stagioni a seguire. Mi perdoni il paradosso, ma se prendi ventiquattro portieri non ci fai niente, ne servono solo tre …

Io non ho problemi a dire di aver apprezzato la scelta di Fabio Caserta. Un tecnico che ha sempre cercato di dare un’impronta personale alle sue squadre. Il suo Cosenza l’anno scorso giocava un ottimo calcio, anche nei due derby persi ma ricordo un Parma-Cosenza in cui restai davvero impressionato. Oggi il Catanzaro è forse la squadra che gioca peggio in tutta la serie B, una squadra che risente anche della negatività dell’ambiente, e che dà il meglio una volta trovato il gol come nelle partite con Sassuolo, Carrarese, Cremonese ed il finale col Modena. Peccato che di gol ne abbiamo fatti solo sette in otto partite …

Allora partiamo dalle cose positive che, anche se sembra strano dirlo oggi, ci sono.

La difesa è più solida di quella dell’anno scorso. In trasferta abbiamo subito solo due gol ed in una sola partita, la sciagurata trasferta di Cesena. A Cittadella e Salerno non abbiamo concesso praticamente niente, anzi in Veneto ci è stato tolto un gol regolarissimo, episodio più evidente anche del rigore non dato col Modena.

Abbiamo preso giovani di grande prospettiva come Bonini, Compagnon, Pagano ma anche Buso, Koutsoupias che inevitabilmente cresceranno a patto di essere impiegati e valorizzati nel modo giusto. Sono arrivati poi giocatori come Coulibaly, D’Alessandro, La Mantia, Seck che in serie B fanno sentire il loro valore e possono essere valide alternative per chi sta giocando sempre. Di questo passo Petriccione e Pompetti finiranno la benzina a febbraio …

Bisogna ritrovare chi, per diversi motivi, non sta rendendo come in passato e mi riferisco in particolare ad Antonini e Biasci mentre il discorso su Iemmello è diverso. La sua sola presenza consente il salto di qualità e la sua assenza contro Salernitana e Modena lo ha dimostrato.

La pausa del campionato ci consente di trascorrere qualche giorno in tranquillità ma da venerdì 18 inizierà una specie di tour de force. Affrontarlo e superarlo nel migliore dei modi servirebbe a tutti ma in particolare a noi che vogliamo allontanare ansie e malinconie e ricominciare a dire: che bello, oggi gioca il Catanzaro!

Giuseppe Bisantis

Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net

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Redazione

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