La città di Catanzaro ha aspettato ed aspetta, ancora oggi, che la tanto agognata Scuola di Magistratura diventi realtà. Ed infatti, dopo tanto parlare, incontri romani e quant’altro (anche un nostro atto di diffida), la Scuola di Magistratura è rimasta una pura illusione. E però la Scuola di Magistratura, la cui sede è stata individuata nella città di Catanzaro con un decreto ministeriale (ad oggi valido ed efficace ed esecutivo), avrebbe potuto costituire una realtà di grande impatto per il nostro capoluogo sotto il profilo formativo e giudiziaro e culturale. La collocazione della Scuola nella nostra città avrebbe potuto migliorare il capoluogo sotto il profilo culturale, con tutte le conseguenze positive anche economiche, e avrebbe costituito, di certo, un presidio di legalità nel centro della regione in un momento storico di grande fibrillazione (a causa dei gravi eventi criminali recenti) per tutta la Calabria. La nostra città, tuttavia, non può vedersi sfuggire in questo modo tale ente-istituzione, il cui diritto le è stato riconosciuto anche da una sentenza del TAR Lazio, e tutti gli organi politico-amministrativi della città devono fare di tutto ed azionare ogni strumento affinché la Scuola di Magistratura sia effettivamente e realmente collocata nel nostro capoluogo. Del resto è mortificante per una comunità (ed anche per la sua classe politica) avere ottenuto un provvedimento di riconoscimento del Ministero e finanche una sentenza di un Tribunale e ritrovarsi ad oggi con un nulla di fatto
Che fine ha fatto la Scuola di Magistratura?
Lo chiede l’Associazione Il Pungolo