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Polito a 360 gradi: ci serve una vittoria per cambiare passo e mentalità! [Video]

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I passaggi più significativi della conferenza stampa del Diesse giallorosso

Sulla rosa

Ci sono dei ruoli in cui abbiamo due giocatori, solo nel reparto offensivo soprattutto sugli esterni c’è qualche giocatore in più, ma questo perché sapevamo del rischio squalifica di Brignola e con l’infortunio di Compagnon rischiavamo di essere senza giocatori in quel ruolo.
Una società come il Catanzaro nello scorso campionato di serie B ha patito nei momenti chiave per due/tre infortuni.
La gestione di un gruppo come questo è semplicissima: basta avere rispetto ed essere chiari coi giocatori.
Ad esempio abbiamo preso il quarto attaccante perché Caserta voleva in avanti giocatori con caratteristiche diverse: io sono stato chiaro con La Mantia e siccome Andrea è un grande professionista, allora ha accettato il suo ruolo nella rosa.
Secondo me, in un campionato come quello di B, avere qualche giocatore in più non può che fare bene.

Noi sappiamo, e ce lo siamo detti in estate, che è un campionato difficile dopo quasi tre stagioni strepitose. Subentrare non è semplice: anche per un allenatore cambiare radicalmente l’idea di calcio di una squadra non è semplice.
Sì forse stiamo “offendendo” poco, però è una squadra compatta che ha subito poco. In fase offensiva sui calci da fermo abbiamo fatto zero gol, mentre in tutta la serie B tante partite si sbloccano sui calci da fermo: questo è un è un fattore importantissimo.

La rosa si costruisce insieme all’allenatore e Caserta è uno che ha sempre alternato i moduli, non come quelli che sono standardizzati in un solo modulo, ad esempio il 4-4-2. Il tecnico varia modulo in base a quello che vede e a come la squadra risponde.

è normale che se avessimo qualche punticino in più non posso dire che non sarei più contento, però sono sereno dico la verità.

Argomento infortuni

Simone Pontisso ha ripreso a pieno regime, Pietro Iemmello ha bisogno di un’altra settimana e credo che dopo la sosta starà con la squadra e anche Riccardo Pagano ha bisogno almeno di un’altra settimana e poi bisognerà rivalutare le sue condizioni.

Sul campionato

C’erano tantissimi giocatori che dopo aver fatto un grandissimo campionato erano in scadenza di contratto: ci poteva essere qualche problema, però quando vedi che un calciatore dice “Io qua sto bene e ci voglio rimanere” allora è un grande piacere.
Abbiamo cercato di accontentare tutti e ultimamente abbiamo sistemato anche la situazione di Antonini, che aveva delle richieste in Serie A: abbiamo rinunciato a cederlo e ci siamo accordati su un adeguamento del contratto. Gli unici due in scadenza sono Situm e Brighenti: sono cose che strada facendo affronteremo.

Le vittorie come medicina

Se ci fosse stata una vittoria in più oggi staremmo parlando di altro, però cercheremo strada facendo di recuperare più terreno possibile. L’importante è cercare di stare sul pezzo è quello che chiedo è un po’ di pazienza, un po’ di supporto in più a questa questa squadra e a questo allenatore, che è comunque un uomo che sta qui dalla mattina alla sera a lavorare e ciò mi rende orgoglioso, ma è normale che purtroppo gli allenatori siano i primi ad essere presi di mira, perché nel calcio appena non vincono sono criticati. Ma fa parte di questo mestiere e lo sappiamo.

Sul rapporto con il tecnico

Il rapporto con Fabio Caserta è uguale a quello che ho avuto con tutti i miei allenatori. Quando guardo la partita mi piace poi pure analizzarla, spiegare e capire in cosa si può migliorare, perché pur facendo un mestiere diverso dall’allenatore, sono direttore sportivo operativo e sto sempre e comunque sul campo e vedo anche con i miei occhi, quindi è come se fossi un collaboratore in più.
Da premettere che poi le scelte sono del tecnico, perché è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità. Quello che posso garantire è che io sono vigile e cerco di avere un confronto quotidiano con Caserta e con lo staff, con lo staff medico e tutti quelli che che girano intorno alla squadra, dai magazzinieri ai calciatori.

Sul futuro

Le vittorie sistemano tante cose, questa è la verità, e la vittoria può arrivare anche attraverso una partita giocata discretamente, magari non bellissima, però questo dà anche autostima alla squadra, al tecnico e all’ambiente. è proprio quello di cui ha bisogno questa piazza, magari dentro le proprie mura e vedrete che poi da lì tutto può cambiare. Io sono sereno e ad oggi posso dire che lo è anche il tecnico.

Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net

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6 Commenti

  • Dopo aver seguito tutta la conferenza stampa di questo tizio dico 3 cose, è un grandissimo presuntuoso arrogante ed è stato maleducato verso qualche giornalista che gli ha fatto domande scomode…

  • Si è infastidito perché qualche giornalista gli ha fatto notare i problemi evidenti sulla costruzione della squadra, sulle scelte di alcuni giocatori e sull’allenatore…

  • Grande maleducato, arrogante e presuntuoso. Tipico di alcuni personaggi dei quartieri spagnoli di Napoli. I nostri pseudo giornalisti, purtroppo, hanno fatto la figura degli agnellini vicino al lupo. Nessuno che abbia dirigiamo i denti sbattendogli in faccia la realtà di una squadra con una rosa ampia e potenzialmente fortissima che, tuttavia, naviga in zona playout soffrendo e facendoci litigare tra noi. E non è neanche vero che lui sta mantenendo lo spogliatoio. Mi chiedo e vi chiedo: Ma perché vive la maggior parte del tempo a Napoli? E l’altro, Morganti, esiste o è solo immaginario?

    • In effetti sono le stesse domande che ci poniamo penso tutti. È vero che era naturale che si chiudesse un ciclo ( Vivarini, Foresti, Magalini) ma che cadessimo così in basso non è NATURALE amatissimo Pres. NOTO.

  • Ricominciare non è facile, dilapidare un tesoretto di calciatori è molto più semplice.
    Che Nostro Signore (sperando che sia giallorosso) ce la mandi buona!!

  • Che poi, volendo essere pignoli, alla fine abbiamo perso solo Vandeputte e Sounas, dei titolari. Oltre al buon Verna che titolare non era più. Dunque, quale rivoluzione abbiamo operato? Caro Polito, secondo me dovresti essere più umile ed obiettivo. Qua non c’entra Caserta, né altri. A me ha dato fastidio la spocchia e il nervosismo alle pochissime domande piccate.

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