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Tallini polemico sulle nomine del Consiglio Regionale

 

Non intravedo, francamente, alcuna novità o segno di discontinuità nei metodi utilizzati per le nomine di competenza del Consiglio regionale. Anzi, ritrovo, a distanza di cinque anni, lo stesso, vecchio copione. Non mi sembra sia stata esaltata – parlo naturalmente della maggioranza – la collegialità delle scelte e, in alcuni casi, non mi pare sia stato rispettato il criterio della competenza.

Ma, ad una lettera attenta delle nomine, mi sembra anche che il presidente del Consiglio Regionale non abbia mantenuto un profilo alto e non abbia rispettato il suo ruolo super partes.

Faccio una fondamentale premessa: non ho proposto alcun nome e non ho avanzato alcuna pretesa.

Mi sarei aspettato da parte del PdL una riflessione collettiva sulla necessità di utilizzare le nomine quale strumento di forte rinnovamento e di sostegno all’azione che la Giunta sta faticosamente compiendo. Così come mi sarei aspettato dal presidente Talarico, proprio per la sua funzionale istituzionale, un atteggiamento distaccato sulle nomine.

Comprendo le difficoltà di portare a sintesi le legittime istanze e aspettative che vengono dal mondo delle professioni e delle competenze, ma forse avremmo potuto e dovuto fare di più. Mi auguro che in futuro, quando ci troveremo di fronte a scelte strategiche, venga recuperato lo spirito collegiale che ha consentito al PdL di vincere le elezioni e alla Giunta Scopelliti di incidere profondamente, in appena cinque mesi, sulla difficile realtà calabrese.

 

On. Domenico Tallini

Assessore Regionale del Personale

 

Autore

Salvatore Ferragina

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