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L’Arbitro Rutella torna al Ceravolo: un’occasione di Riscatto e Maturità

Scritto da Redazione

A volte ritornano …

Prima o poi doveva accadere: le strade del Catanzaro Calcio e del signor Daniele Rutella da Enna si incroceranno nuovamente. Sembra passato un secolo da quel fatidico 29 maggio 2022, quando l’arbitro siciliano fu protagonista di una serata che i tifosi giallorossi non dimenticheranno facilmente. In quell’occasione, il Catanzaro vide sfumare il sogno della finale playoff contro il Padova, in una partita segnata da errori arbitrali che lasciarono l’amaro in bocca.

Rivedendo quei momenti, torna alla mente l’articolo che descriveva la delusione per la sconfitta, una delusione accentuata dai “chilometri, sudore, fatica, amore e scaramanzia” che non furono sufficienti a evitare l’ennesima “maledizione playoff”. Il Catanzaro fu rimontato dal Padova, beffato all’ultimo respiro di sette minuti di recupero che sembrarono eterni, derubato della finale da decisioni discutibili che indirizzarono i veneti verso la sfida conclusiva contro il Palermo, poi vincitore dei playoff.

Ora, a distanza di due anni, Daniele Rutella tornerà a dirigere una gara al “Ceravolo“, questa volta contro la Juve Stabia. La sua designazione ha subito fatto pensare ai fischi e agli sfottò che potrebbero accoglierlo, un riflesso comprensibile di chi ha subito un torto in passato. Ma domenica non dovrà essere così. A volte, un gesto simbolico vale più di tante parole e azioni formali, lasciando un segno indelebile nel tempo.

Il pubblico del Catanzaro ha sempre dimostrato grande senso di appartenenza e correttezza sugli spalti, qualità riconosciute in tutta Italia. Domenica sarà l’occasione per dare prova di ulteriore maturità: all’ingresso dell’arbitro Rutella, ci si aspetta un grande applauso, un gesto che rappresenti la forza e la superiorità morale di una tifoseria cresciuta e matura. Anni fa, nel pieno delle contestazioni, si usava dire “Una risata vi seppellirà”, una frase forte e dirompente. Per la gara di domenica, un applauso potrebbe svolgere lo stesso ruolo: seppellire le ombre di quel 29 maggio 2022 e celebrare il nuovo Catanzaro, rinato dalle ceneri di quella sconfitta.

Domenica sera, l’occasione sarà ghiotta per dimostrare che il Catanzaro non è solo una squadra in crescita, ma anche una tifoseria che sa guardare avanti con dignità e orgoglio.

Harp

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Redazione

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4 Commenti

  • Sicuramente un articolo che va apprezzato, ma parlare addirittura di applausi mi sembra un tantino esagerato!

    Mazzoleni e Rutella, in assoluta malafede, furono i protagonisti di una truffa pianificata che doveva sicuramente favorire i siciliani.

    Infatti l’arbitraggio scandaloso del palermitano Mario Saia, nella partita di quel campionato Catanzaro Paganese 1-0, fu solo la prefazione di quello che poi sarebbe stato l’epilogo assurdo di quella semifinale play off.

    Comunque per onestà bisogna anche ammettere che in quella partita i giallorossi non furono certamente esenti da responsabilità: poca reazione dopo il vantaggio, solita leggerezza difensiva in occasione del pari, anche se viziato da un netto fuorigioco di posizione, fallita un paio di volte la rete per riportarsi in vantaggio dopo il loro gol di Felipe Curcio.

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