Catanzaro News La Striscia

Catanzaro da rivedere: urgono interventi a breve

Scritto da Redazione

La trasferta di Empoli chiude un precampionato pieno di interrogativi. Sugli spalti 300 giallorossi compatti e colorati

Il Catanzaro, all’esordio ufficiale di Coppa Italia stagione 2024-25, si ritrova ad Empoli dopo venti anni di assenza. Nel settore ospiti ci sono circa trecento tifosi delle Aquile che colorano di giallo e rosso il loro settore.

CATANZARO APPENA SUFFICIENTE PER UN TEMPO

Se ci limitiamo alla cronaca della partita, c’è poco da analizzare. Il Catanzaro è stato surclassato dagli avversari su ogni zolla del campo, e non si può essere soddisfatti di un primo tempo appena sufficiente. Infatti, se la giustificazione dei carichi di lavoro e del gran caldo vale per i giallorossi, allo stesso modo vale per i toscani. Dinamiche come queste, nel corso di una partita, possono capitare spesso, sia nelle partite d’inizio stagione, sia durante la stagione agonistica.

Nella prima ora di gioco – a cui il tecnico catanzarese si aggrappa nel corso dell’intervista post-partita – tranne un tiro di Pagano e due incursioni estemporanee di Volpe sulla destra, non è che si sia visto chissà cosa. Il risultato poteva essere più ampio, con l’Empoli che nella ripresa ha dilagato contro un Catanzaro fermo sulle gambe e privo di idee. Va aggiunto che i cambi, che avrebbero potuto portare freschezza e maggior verve, non hanno inciso minimamente.

Il precampionato è stato disastroso non solo per i risultati. Le 11 reti subite contro le squadre professionistiche sono già un campanello d’allarme, che aumenta d’intensità se andiamo a guardare i risultati delle avversarie di una stagione che è ormai alle porte. La Reggiana perde di misura con il Genoa, Sudtirol e Modena portano ai rigori squadre come Monza e Napoli, l’equilibrio visto nel match fra la quotatissima Cremonese e il Bari, il colpaccio della matricola Cesena a Verona, la vittoria sonante del Brescia sul Venezia e il Palermo che espugna Parma palesano senza alcun dubbio le difficoltà che si presenteranno nella prossima B, che avrà un livello altissimo per qualità e blasone delle squadre iscritte ai nastri di partenza. Infine annotiamo: è vero che l’Empoli è una squadra di categoria superiore, ma è pur sempre una squadra di fascia bassa che dovrà sudare sino all’ultimo istante per salvarsi nel massimo campionato.

ALIBI SÌ, MA FINO A UN CERTO PUNTO

Un altro alibi da sfatare è che, viste le date di partenza dei campionati, risulta difficile parlare di calcio d’agosto. Infatti, nel mese di agosto, dal 16 all’1 di settembre, il calendario della Serie B prevede ben quattro gare, con dodici punti in palio, che possono risultare determinanti per l’andamento del campionato.

Se è vero che le note vicende legate all’addio del precedente allenatore e di tutto lo staff hanno paralizzato e colto di sorpresa i vertici societari nella programmazione della nuova stagione, è altrettanto vero che giustificare il ritardo nella preparazione con questo evento appare come un escamotage poco convincente. Infatti, analizzando i dati delle altre squadre, notiamo che, bene o male, tutte sono partite più o meno nello stesso periodo. Inoltre, è difficile comprendere perché non si tenga conto, nel calcolo dei giorni dedicati alla preparazione, del periodo in cui, a metà mese e prima della partenza per il ritiro in Valle d’Aosta, è stata svolta una settimana di lavoro in città.

LA VERITÀ È CHE SIAMO INCOMPLETI

Il Catanzaro non è più quello degli ultimi due anni, e questo era prevedibile. Il disguido tecnico, che deve essere risolto al più presto, non può essere minimizzato con moduli tattici che lasciano il tempo che trovano. Ci sono alcuni dati di fatto che non possono essere trascurati. Alcuni elementi, che nelle ultime due stagioni avevano reso al massimo pur senza essere calciatori esperti di categoria, oggi mostrano evidenti difficoltà; inoltre, non si può ignorare che, anagraficamente, ci sono due anni in più nelle gambe.

Attualmente siamo indietro, con una condizione fisica insufficiente, spenti mentalmente, in ritardo sull’identità tattica e, soprattutto, con una squadra incompleta, priva di quegli elementi nei ruoli chiave, di qualità ed esperienza, che potrebbero compensare le novità tecniche di un nuovo progetto tattico.

PROGETTO TECNICO, MODULI, VARIE ED EVENTUALI

A prescindere dai moduli, che devono essere adeguati alle caratteristiche dei calciatori a disposizione, caricare i giovani giocatori di responsabilità in ruoli chiave, come gli esterni, non è positivo; anzi, si tratta di un vero azzardo. Caserta ha ragione quando afferma che gli errori vanno analizzati coinvolgendo tutti i reparti. Tuttavia, è evidente che il Catanzaro, in queste prime partite, applica un pressing non organico nella fase di non possesso, con movimenti in controtempo. Di conseguenza, la squadra si allunga e si creano buchi evidenti e i difensori vanno in confusione, commettendo errori marchiani anche perché non sono adeguatamente protetti.

Ieri, l’Empoli, che di certo non dispone di giocatori di particolare fantasia, ha trovato la profondità con due passaggi, saltando le linee con una facilità disarmante.

Anche nella fase di possesso c’è molto da rivedere. I centrocampisti – in attesa di vedere Koutsoupias vanno in difficoltà anche nella gestione della palla; cercano difficilmente la profondità e, per caratteristiche, né Petriccione,Pontisso o Pompetti possiedono le doti tecniche per superare il primo pressing avversario. Inoltre, se a ciò si aggiunge la poca consistenza dovuta alla giovane età sugli esterni, diventa difficile costruire azioni in grado di creare problemi agli avversari.

Nella fase offensiva, ormai Iemmello funge più da trequartista, mentre Biasci nel 4-2-3-1 è un calciatore che appare in difficoltà contro le difese avversarie; perdere i suoi gol non è una prospettiva positiva. Sicuramente ci saranno degli accorgimenti tattici (ad esempio, Pittarello come centravanti di sponda) che dovranno migliorare queste dinamiche che attualmente non funzionano. Tuttavia, alzare il livello di esperienza e qualità per un campionato che si preannuncia difficilissimo è oggi una priorità indispensabile, e sia Ciro Polito, sia la proprietà dovranno intervenire.

NESSUN GIUDIZIO DEFINITIVO

È vero che è ancora presto per esprimere giudizi definitivi, ma nell’attesa che la condizione fisica migliori e che venga trovata un’identità tattica, è necessario intervenire il prima possibile. Anche perché, malgrado quanto accaduto dopo Cremona, il pubblico ha risposto sfondando la quota dei cinquemila abbonamenti, riponendo fiducia incondizionata nella proprietà e nel nuovo progetto tecnico firmato dal duo Caserta-Polito.

Nessuno pretende una corazzata ammazza-campionato, ma si chiede una squadra dignitosa, con elementi di categoria, per continuare a coltivare quell’entusiasmo e quel binomio squadra-tifosi che sono stati determinanti nelle ultime stagioni.

Redazione 24

Foto US Catanzaro 1929

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

5 Commenti

  • Finalmente una disamina che rispecchia la verità, voglio solo aggiungere che l’anno scorso abbiamo preso 59 gol ,ply off compresi, difesa già imbarazzante lo scorso anno ma che almeno era bilanciata dal fatto che avevano un gran gioco che nascondeva grandi lacune individuali.
    Quest’anno abbiamo iniziato in maniera ancora peggiore in difesa, a dir poco imbarazzanti, ci vuole gente di categoria, esperta, cattiva, che morde le caviglie agli avversari, altrimenti 60/70 gol li prendiamo ad occhi chiusi.

  • Disamina ineccepibile! Speriamo solo che queste sconfitte servano ad aprire gli occhi alla società per correre ai ripari prima che sia troppo tardi

  • …la prima lettura si potrà però dare solo domenica sera; gli erroracci di Scogna e Brighenti sono certamente frutto dei carichi di lavoro non ancora smaltiti, o da muri difensivi ne vogliamo fare già dei brocchi? Le partite senza utilità di classifica servono proprio a capire le falle e correggere il tiro. Certamente integreremo l’organico e solo allora potremo essere “giudici”.

  • Ma quale muro difensivo?? L’hanno scorso tra campionato e play off abbiamo preso 60 gol!! E siamo stati gli unici in Coppa Italia a prendere 4 gol..ed è già andata bene così…

    • Secondi me Scogna, non essendo leader, ha bisogno di un compagno forte. Il costacurta di un tempo, che senza Baresi era un giocatore normale. Ha avuto prima martinelli. Anno scorso fino ad arrivo di antonini, do ragione a palanchito, era molto insicuro. Per questo motivo la vendita di antonini non s ha da fare. Se vendiamo Antonini, o abbiamo il culo di scoprire un Boninj super, o prepariamoci alle fanghiglie della C

Scrivi un commento