Un nuovo anno scolastico è iniziato, almeno per noi insegnanti che al 1° settembre rientriamo in servizio, e purtroppo le novità che il governo ci riserva sono sempre più sfavorevoli all’interesse degli alunni. La pubblica istruzione è ormai diventato un ramo della politica da penalizzare in tutti i sensi. Ma la cosa nuova di quest’anno ha veramente dell’incredibile…
I tagli al personale della scuola ammontano complessivamente a 131.900 posti di lavoro.
Di questi, 87.400 sono cattedre e i restanti 44.500 sono posti di lavoro del personale A.t.a. (amministrativo, tecnico. ausiliario).
I dati sono contenuti nella relazione tecnica allegata al decreto legge 112/2008 (convertito con legge 133/2008) e sono allegati anche al Piano programmatico varato dal Ministro Gelmini.
Cosa significa tutto ciò in termini pratici è presto detto… le assegnazioni agli istituti del personale a.t.a sono notevolmente diminuite per cui le strutture scolastiche non avranno
neanche un collaboratore scolastico ( bidello) che si occupi della vigilanza degli alunni, della pulizia dei locali, dei rapporti con il pubblico…. Conseguenza naturale è che il dirigente scolastico deve predisporre un orario tale che copra tutti i plessi scolastici ma non in tutte le ore di attività; dunque ci saranno ore in cui le insegnanti saranno costrette a fare lezione, andare ad aprire la porta, rispondere al telefono, gestire i rapporti con famiglie e quant’altro mentre gli alunni aspettano di ricominciare la lezione là dove è stata interrotta ed intanto restano incontrollati in classe. Pensiamo a quelle sezioni di scuola dell’infanzia con bambini dai 2 anni e mezzo ai 5 che chiedono di andare in bagno e questo potrebbe accadere mentre il resto della classe sta facendo attività e magari squilla il telefono o suonano alla porta …A questo punto ci chiediamo ma il Diritto allo studio dove andrà a finire? E’ facile riempirsi la bocca di “ Diritti dei bambini e delle bambine…Dichiarazione universale…Interessi superiori dei minori… “ ma poi lo Stato che deve garantire tutto questo che fa? E la didattica, la qualità dell’insegnamento, i risultati in termini di apprendimento degli allievi? E soprattutto può un insegnante svolgere mansioni che non gli competono poiché le direttive politiche tendono ad effettuare tagli di questa portata sulla Pubblica istruzione? Vero è che la responsabilità civile extracontrattuale dell’Amministrazione scolastica per fatti imputabili ai propri dipendenti attiene, da un lato, all’omissione rispetto all’obbligo di vigilanza sugli alunni minori ( ex art. 2047 – 2048 c.c.) e, dall’altro, all’omissione rispetto agli obblighi organizzativi e di controllo e di custodia ( ex art. 2043 e 2051 c.c.) e allora? Quando nello stesso tempo lo Stato emana tali provvedimenti non dovrebbe pensare innanzitutto a mantenersi nei termine della legittimità dell’atto e della costituzionalità? Sono interrogativi che noi insegnanti sottoponiamo all’opinione pubblica e a tutte le famiglie che affidano i loro figli a personale qualificato che opera per la crescita culturale, morale e psicologica dei ragazzi,,,,Questa sarà la scuola del futuro? Un luogo solo di babysitteraggio ed intrattenimento?
Mi pare che l’Art. 3 della DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA CHE CITA TESTUALMENTE”
In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente.
- Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, e a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi appropriati.
- Gli Stati parti vigilano affinché il funzionamento delle istituzioni, servizi e istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell’ambito della sicurezza e della salute e per quanto riguarda il numero e la competenza del loro personale nonché l’esistenza di un adeguato controllo.
Non sia per nulla rispettata….
Da aggiungere un’altra nota dolorosa rispetto ai 3 ragazzi con difficoltà di apprendimento inseriti in una classe di 33 alunni nella scuola secondaria di I grado di Siano …. l’Ufficio scolastico competente non predispone alcuno sdoppiamento di classe …Come sarà possibile lavorare in tale situazione?
Catanzaro, 2 settembre 2010 Ins. Responsabile della comunicazione dell’I.C. Catanzaro Est
Angela Rotella
Per tutto il personale docente e A.T.A