E’ Mirko Pigliacelli il volto nuovo della porta giallorossa. Il portiere romano, presentato ufficialmente in settimana, raccoglie dall’ormai ex Fulignati un’eredità importante, fatta non solo di grandi parate ma soprattutto di qualità nella costruzione del gioco.
La carriera
Classe 1993, romano e romanista, come gran parte dei talenti capitolini inizia a farsi notare nella Primavera della Roma di Capitan Florenzi, di Caprari e Ciciretti, con i quali vince il campionato Primavera nel 2010-2011. La Roma lo porta saltuariamente in prima squadra facendolo allenare con i vari Totti, De Rossi e Lamela che lo ispirano da un punto di vista tecnico.
Le costanti assolute della sua carriera sono due: follia e spostamenti. Non a caso il suo pellegrinaggio alla ricerca del club giusto inizia sin da giovanissimo, lui che questo suo costante movimento lo riporta a pieno sul campo interpretando il gioco come se fosse un centrocampista.
Dal 2012 al 2018, in soli 6 anni mette in fila esperienze a Parma, Sassuolo, Pescara, Reggina, Frosinone, Pro Vercelli e Trapani.
Nel 2018, nel pieno rispetto delle due costanti sopracitate, deluso dalle chance non concesse nella massima serie italiana, decide di cercare fortuna in Romania, precisamente nell’U Craiova, diminutivo di “Universitatea Craiova”. Nella Liga I si ambienta molto velocemente e non a caso è proprio a Craiova che vive la sua parentesi calcistica più lunga: quattro anni giocati da titolare in massima serie rumena. Nel 2019 passa alla storia per un rigore calciato, e ovviamente segnato, in un FCSB-U Craiova disputato sotto la neve. Il destino vuole che, dopo ben cinque rigori sbagliati precedentemente dai compagni, sia proprio lui a prendersi la responsabilità dal dischetto, e come se nulla fosse sistema la palla, finta per disorientare il collega e lo spiazza con nonchalance.
La sua parentesi in Romania finisce nel 2022, e nonostante diverse dichiarazioni che lo vedevano lontano dalla Serie B italiana, decide di ritornare in patria convinto dal progetto faraonico del Palermo del City Group. Gli emiratini gli affidano le chiavi della porta rosanero ed il portierone romano si fa notare realizzando diverse prestazioni di alto livello accompagnate da qualche errore. Chiude l’ultima stagione con 45 gol subiti in 38 presenze tra Serie B e Coppa Italia, e soprattutto chiude con una grande prestazione alle semifinali play-off contro il Venezia dopo essersi conteso il posto per tutto l’anno con Sebastiano Desplanches, uno dei giovani portieri italiani più promettenti in circolazione.
Palmarès
AS Roma: 1 Campionato Primavera (2010-2011), 1 Coppa Italia Primavera (2010-2011), 1 Supercoppa Primavera (2011-2012)
Sassuolo: 1 Campionato Italiano di Serie B (2012-2013)
U Craiova: 1 Coppa di Romania (2020-2021), 1 Supercoppa di Romania (2021)
Caratteristiche tecniche
Nella piena continuità di tutto ciò che ha rappresentato Fulignati nelle ultime due stagioni, l’acquisto di Pigliacelli si presenta come uno dei più sensati realizzati dalla nuova triade Noto-Polito-Morganti. Il portiere romano mantiene perfettamente tutte le caratteristiche di gioco, costruzione e precisione che hanno contraddistinto il gioco “dal basso” del Catanzaro di Vivarini e che molto probabilmente verranno riproposte da Mister Caserta, il quale ha già provato ad attuare questo stile di gioco a 100km di distanza nella scorsa stagione.
In quanto a qualità e personalità, highlights come quelli soprastanti parlano per il calciatore stesso. Pigliacelli dispone di ottime qualità tecniche, è affidabile nella costruzione del gioco dal basso ed è estremamente preciso sia nei passaggi più semplici che nei lanci lunghi, il che lo rendono un portiere estremamente eclettico e dinamico, ma con più di un pizzico di pura follia che metterà a dura prova le coronarie dei tifosi giallorossi, in tutto e per tutto una fotocopia dell’ex Fulignati. A proposito di scelte incredibili, ecco la sua corsa non-sense di 50 metri realizzata in un Universitatea Craiova-Concordia Chiajna del 2018:
Rispetto al portierone toscano, sicuramente il Catanzaro ne perde in altezza: 184cm di altezza rispetto ai 188cm di Fulignati sono una differenza che può impattare nella gestione di determinate situazioni come uscite alte o tiri insidiosi da fuori area, per i quali è stato anche oggetto di qualche critica nelle ultime due stagioni in Sicilia.
Anche se la sentenza finale verrà definita (com’è giusto che sia) dalle prestazioni sul campo, Pigliacelli si presenta bene ai nastri di partenza portando un mix di esperienza, tecnica e personalità che andranno sin da subito a comporre la spina dorsale del “Nuovo Catanzaro” di Mister Caserta.