Si sa che in Italia, il paese dei polli, il passato e la storia vengono utilizzate a seconda delle convenienze e delle situazioni. E rischi di ritrovarti Marzullo che dedica una delle pagine peggiori della Tv di stato al povero Lippi nazionale reduce dai “successi” africani e di avere conquistato l’ultimo posto del girone. In Francia o altrove hanno (avrebbero) fatto lo stesso?
Il calcio del duemila così come la politica (elementi strettamente connessi a Catanzaro e non solo) delineano scenari raccapriccianti.
Non è un mistero che i campionati non siano più l’output delle classifiche conseguite nella regular season o dopo la disputa dei playoff o dei playout. Ma oramai tutto si decide in tribunale o con assegni legalmente pretesi dalla Lega Pro che più di avere le sembianze delle garanzie economiche, hanno connotati da … (ricordate il comune del vibonese dove si può gustare il famoso tartufo gelato?)
Il discorso di cui sopra, perché anche a Catanzaro dopo avere toccato il fondo, si è provveduto a trivellarlo e si prosegue in questa opera raccapricciante, come se quello che si sta vivendo, un giorno possa essere cancellato per magia. Le ferite lasciano sempre cicatrici che sono proporzionate alle lesioni subite. Ma qui non si tratta di cicatrice. Qualcuno sta infierendo su di un cadavere, su di una realtà dolosamente uccisa da chi avrebbe dovuto quantomeno garantire un minimo di dignità al nome del capoluogo di Regione. Catanzaro è diventata il simbolo dell’inefficienza, il distillato della sconfitta, una barzelletta della peggiore specie. Si sta infierendo su di un cadavere continuando a massacrarlo malgrado sia già morto, con una barbarie che neanche il peggior Attila avrebbe mai immaginato.
Ma chiedo agli attori di questo scempio e a tutti coloro (che esistono) che giustificano questo strazio: sul serio credete che questa situazione possa essere dimenticata in futuro? Per quanto mi riguarda non sarà mai scordata anche se il Catanzaro dovesse raggiungere la serie “A” entro i prossimi mondiali. Chi crede di potere utilizzare le contingenze a proprio piacimento, si sbaglia di grosso. Forse è vero che la memoria non è patrimonio di tutti e che nel paese di Pulcinella vige la legge del chiodo schiaccia chiodo, ma ad oggi si è superata la sopportabilità.
Ad ognuno dei protagonisti le proprie responsabilità.
Nessuno di coloro che stanno avallando il presente avrà giustificazione alcuna e parlo di tutti coloro che ricoprono ruoli nel nuovo (?) C.d.A.. Tutti colpevoli di avere accettato cariche figlie del nulla, tutti colpevoli per lo strazio che si sta perpetrando sul cadavere del Catanzaro. F.C. o U.S. non importa. Si sta offendendo il nome di una intera comunità: Catanzaro. Tra i maggiori colpevoli i vertici politici: piagnucoloni allo sbaraglio dediti al pessimo sport del metterla in quel posto all’avversario politico utilizzando il Catanzaro come strumento fallico. Vergognatevi, abbiate la dignità (ma se non ne siete in possesso per voi stessi non possiamo sperare che possiate averla per la comunità che indegnamente rappresentate) di fermare questo scempio. Avete massacrato anche l’F.C. Catanzaro? Tumulatelo. Fateci questo regalo.
A seguito dei secentomila (e più…) ennesimi euro già “investiti” pessimamente possiamo comprendere come sia difficile procedere in tal senso. Non è una cifretta da nulla. Quindi dovremo sorbirci l’ennesima purga dal (con tutto il rispetto del caso) Neapolis & C.? Orrore!
Staccate la spina ma provvedete subito perché le rincorse autunnali o peggio natalizie… potrebbero essere insufficienti. GICOS o non GICOS il risultato non cambia: i debiti restano e il disinteresse degli operatori locali anche.
Un tempo il Catanzaro era dei Catanzaresi e rappresentava un patrimonio che valicava i confini del capoluogo di Regione. Ora è terra di nessuno o peggio di tutti quei personaggi in cerca di autore che noncuranti della propria ignoranza continuano imperterriti a fare unicamente danni.
Il 6-0 del Sorrento non è uno scherzo. Se qualcuno immagina che sia passato nel comune dimenticatoio, sappia che al contrario è stato ampiamente commentato da televisioni locali e di tutta Italia , da giornali locali e non. Sorrento-Catanzaro 6-0 resterà nella memoria ed è di stretta attualità. Dopo il 4-0 del Flaminio, il 6-0 di Sorrento. Dal calcio al tennis ed ora ci aspetta il rugby? Avanti il prossimo.
Dal primo cittadino che in fase lodiana ha “concesso” ai notabili locali (peraltro avversari politici) di primeggiare sulla concorrenza, ai suoi assessori che hanno avallato l’utilizzo di denaro pubblico per far si che la squadra di calcio locale potesse ritornare ad essere un simbolo positivo della Catanzaro che vuole crescere, Voi tutti politici di ogni genere e partito che pretendete di essere candidi innanzi allo specchio della Vostra coscienza, fateci una cortesia: riappropriatevi delle ultime centinaia di migliaia di euro sottratte per l’ennesima volta alla Comunità che rappresentate.
Avete fatto del Catanzaro la FIAT nazionale, società privata beneficiaria di oceani di finanziamento pubblico che oggi per tutta riconoscenza, manda in cassa integrazione i propri operai (vedi per ultimo il caso Melfi).
Ad appena tre giorni dall’inizio del campionato 2010/2011, ancora si va all’asta dell’allenatore. Allenatore “a tempo” Mister Cittadino (utilizzato come allenatore usa e getta come se lo “Zè Maria” di turno avesse più esperienza del trainer di casa), Presidente “con riserva” Dott. Ferrara, serbatoio delle casse dell’F.C. “senza riserva” (l’auto è ferma ed è finita anche l’ultima goccia di carburante targato Tribuna Gianna).
Si è passati dal “vù cumbrà” l’F.C.? Al “vù allenà” l’F.C. ? Il riferimento linguistico non è casuale anche perchè a quanto pare ci si prepara ai nazionali congolesi… o all’arrivo di Aristoteles con al suo fianco Oronzo Canà. Ma stiamo scherzando? A.A.A. offresi panchina e direzione sportiva a personaggi in cerca d’autore purchè con richieste “spartane” (a Sparta avrebbero combinato il putiferio) … chi accetta, purchè a costi risicati, è il benvenuto.
Insomma che qualcuno di voi fermi questo scempio. “Forse” ancora siete in tempo, ma pianificate il vostro male utilizzato potere al fine di fare meno del minimo di quello che vi eravate prefissi. Sbrigatevi!!!
Giuseppe Mangialavori