Il Catanzaro nel suo anticipo contro il Pisa conquista un buon pari, anche se rimane un po’ di amaro in bocca per non aver sfruttato al meglio il doppio vantaggio. Nel frattempo, il Venezia ha ottenuto una vittoria importante contro la Cremonese, guadagnando terreno in classifica. Il Catanzaro è riuscito a ridurre il gap con la quarta posizione, anche se solo di un punto.
RECORD STAGIONALE ALL’ARENA GARIBALDI. UN MINUTO E IL CATANZARO GELA I NEROAZZURRI
Con 8.525 spettatori presenti, l’Arena Garibaldi stabilisce il record stagionale di affluenza in questo campionato. Nel settore ospiti, 600 tifosi del Catanzaro danno colore giallorosso alla loro zona e con i loro cori faranno sentire il loro sostegno per tutta la partita. Aquilani opta per un modulo 4-2-3-1 nella sua formazione, mentre Vivarini mantiene lo stesso schema tattico, anche se alcuni giocatori non sono al massimo della forma a causa di infortuni subiti dopo la partita contro la Cremonese (Pontisso, Situm, Ambrosino, Vandeputte e Verna assente da un paio di partite). Inoltre, senza contare Ghion, D’Andrea, Stoppa e Miranda assenti, deve fare a meno del capitano Iemmello, che inizia la partita dalla panchina, di Veroli sostituito a sinistra da Scognamillo e con il rientro di Brighenti nell’undici titolare e di Verna che va in panca ma non sarà utilizzato nel corso della partita.
Non appena la partita ha inizio, il Catanzaro sferra un duro colpo dopo soli novanta secondi, gelando sia i giocatori in campo che i tifosi presenti sugli spalti di fede neroazzurra. . Un angolo sul secondo palo, battuto dalla sinistra da Vandeputte, si trasforma in un assist perfetto per Pontisso, che di destro al volo trafigge imparabilmente Nicolas. Questo schema d’angolo sembra essere stato provato e riprovato negli allenamenti, ricordando la rete segnata da Verna in casa contro il Lecco.
Da quel momento in poi, il Catanzaro cerca di prendere il controllo del gioco, mantenendo il possesso del pallone e giocando principalmente nella propria metà campo. Tuttavia, questa fase di controllo è condizionata dal fatto che il Pisa sembra essere più in forma fisicamente. La squadra di Aquilani crea pericoli con D’Alessandro, Beruatto e Arena ma Fulignati c’è, e per poco non riesce a pareggiare dopo un passaggio indietro avventato di Scognamillo intercettato da Valoti.
PISA D’ASSALTO NELLA RIPRESA E IL CATANZARO NON RIESCE AD AMMINISTRARE IL DOPPIO VANTAGGIO
Situm (in diffida e pertanto squalificato alla prossima) viene ammonito verso la fine del primo tempo e viene sostituito da Oliveri. Non è chiaro se il cambio sia stato influenzato dal cartellino giallo ricevuto, ma è certo che anche il croato aveva avuto problemi di febbre durante la settimana, come Iemmello.
In soli trenta secondi, il Pisa, sfruttando una leggerezza difensiva (troppo larga la marcatura in area) rischia di pareggiare con un colpo sulla traversa di Bonfanti, servito da Arena.
La pressione del Pisa aumenta e il Catanzaro, privo di riferimenti offensivi e con Ambrosino affaticato e Biasci poco collaborativo, fatica a spostare l’asse del gioco verso l’area avversaria. I giallorossi cercano di imporre il loro gioco di possesso, ma la freschezza dei giocatori del Pisa si fa sentire di più, in particolare nella zona nevralgica del campo poiché mettono molta intensità nei contrasti e spingono numerosi giocatori in avanti.
Il rimpianto per le sostituzioni e per l’andamento della partita in generale, si manifesta dopo l’ingresso contemporaneo di Pompetti e Iemmello al 59º minuto. A quel punto, tranne per un tiro centrale di Barbieri, la pressione del Pisa non aveva prodotto gli effetti sperati. L’ingresso del capitano per Biasci e di Pompetti, al posto di Pontisso, che giocava con un cartellino giallo, sembra infondere nuova energia alla squadra, che ora riesce a gestire meglio la costruzione del gioco dal basso e a trovare i propri punti di riferimento.
Con il Pisa sbilanciato, il Catanzaro raddoppia al 64º minuto con un micidiale contropiede orchestrato da Vandeputte, che serve Ambrosino il quale, con freddezza, realizza il gol. Per la cronaca, con i due assist di Vandeputte e il gol di Pontisso, il belga raggiunge il tredicesimo assist della stagione, mentre Pontisso a rete nella prima frazione, diventa il tredicesimo marcatore diverso nel torneo.
Al minuto 72, Aquilani sembra compiere un gesto di disperazione effettuando tre sostituzioni contemporanee. Tuttavia, per il Catanzaro, alla fine, sarà la freschezza aggiuntiva dei giocatori entrati in campo a essere decisiva per il pareggio del Pisa.
La prima rete arriva da un calcio d’angolo, con Moreo che è esperto nel gioco aereo, elude la marcatura a zona dei giocatori del Catanzaro anticipando tutti sul primo palo, dove Beruatto aveva calciato. Il Pisa, spronato dal suo pubblico, ritrova lo spirito che sembrava essersi attenuato. Un errore di valutazione di Pompetti, che non gioca indietro per Fulignati, dà il via all’azione dei giocatori neroazzurri, con l’ex Marin che calcia da fuori e Pompetti, per rimediare all’errore, devia con una sfortunata palombella imparabile per Fulignati. I sette minuti, dal 74º all’81º, si rivelano fatali per i giallorossi. Il rammarico è evidente, perché sul 2-2, nonostante una pressione costante del Catanzaro nella metà campo avversaria, la fragilità nell’attacco, con Iemmello non al massimo della forma e con Brignola che sostituisce Ambrosino (sarà poi rimpiazzato anche da Veroli per crampi), non è sufficiente per riportare la squadra in vantaggio.
La partita termina dopo cinque minuti di recupero, con i giocatori del Pisa applauditi dai propri tifosi e i sostenitori del Catanzaro che applaudivano i loro beniamini. Il punto ottenuto contro una delle squadre più in forma del campionato non è una impresa da poco e il pareggio per quello che si è visto in campo obiettivamente è un risultato giusto.
TRE PARTITE AL TERMINE, TRE FINALI
Come accennato precedentemente, il punto conquistato a Pisa non va minimamente sottovalutato. L’Arena Garibaldi è sempre stata un luogo difficile per il Catanzaro, così come lo sono stati i campi in Toscana in generale. Infatti, per chi ama le statistiche, è importante notare che le vittorie in questa regione sono state soltanto sei e molto distanti nel tempo. L’ultima risale al torneo 2013-14, a Grosseto, mentre bisogna tornare addirittura al 1981 per trovare l’ultima vittoria contro la Pistoiese in massima serie.
Purtroppo, la squadra si è presentata a Pisa con una rosa ridotta e decimata dagli infortuni, oltre a non essere al massimo della forma fisica per molti giocatori in campo. Contro una squadra così in forma, non era affatto semplice uscire indenni. Perciò, il risultato è da considerarsi positivo. Anche se avremmo potuto accorciare maggiormente le distanze dal quarto posto, considerando che la Cremonese ha perso a Venezia, nulla è ancora scontato. Abbiamo quattro giorni per ricaricare le energie, recuperare i giocatori dal punto di vista fisico diventa ora una priorità in vista dell’incontro del 1° maggio in casa contro il Venezia. Guardando la classifica, con nove punti ancora in palio e un distacco dal quarto posto di soli tre punti, tutto è possibile. Allo stesso tempo, è importante difendere il quinto posto dall’attacco del Palermo, che è a -5 con una partita in meno.
Mercoledì alle ore 15 arriverà il Venezia di Vanoli, e mancherà lo squalificato Situm. In questo momento, la presenza del dodicesimo uomo in campo, il pubblico del Nicola Ceravolo, diventa più importante che mai.
E’ l’anno degli sprechi. Ne riparliamo l’anno prossimo senza Vandeputte e Company. Vedremo quante persone dovranno mangiarsi le mani.