Per un sabato, il Ceravolo diventa il campo principale della B, col Catanzaro che nel primo tempo si avvicina alla promozione diretta (la Cremonese era a -4) prima di essere ricacciato indietro dalla rimonta (e dalle individualità) dei lariani e… dal VAR!
Nel festival del 4-4-2, alti contenuti tecnici e tattici in campo, per una gara che non tradisce le attese. Vivarini, almeno per un tempo, manda dietro la lavagna gli inquilini della panca comasca.I padroni di casa, inizialmente, sembrano adottare con lo stesso atteggiamento (prudente) del Tardini, complice il promettente avvio di Cutrone&C..
Poi cambia l’inerzia del match. Minuto 11, esplode il Ceravolo ma il gol di Iemmello viene annullato per fuori gioco di Biasci.
I padroni di casa diventano arrembanti. Non passa nemmeno un minuto che il Catanzaro si divora una doppia occasione, nel corso della stessa azione, (prima) con Scognamillo e (poi) con Veroli. Al 20’, però, il gol è regolare. Un indiavolato Vandeputte porta le aquile in vantaggio al termine di un’azione personale, complice una deviazione di Goldaniga. Passano i minuti, il Como stenta in fase d’impostazione mentre nei padroni di casa i meccanismi girano a dovere, sia in fase difensiva che quando si tratta di ripartire in contropiede. Al 39’ lampo degli ospiti. Azione sull’asse Strefezza-Cutrone, l’ex milanista segna ma è in offside. Sospiro di sollievo sugli spalti. Dopo un minuto di recupero si va all’intervallo sul parziale (meritato) di 1-0 per i giallorossi. Nella ripresa, il duo Roberts-Fabregas mette mano agli errori del primo tempo, gettando nella mischia Baselli e Barba e, non a caso, la manovra ospite ne beneficia.
Al 48’ ci prova Gabrielloni che trova sulla sua strada Antonini pronto a respingere, ma quella dei lariani si rivela una semplice fiammata. Il Catanzaro riprende il pallino del gioco, senza offrire punti di riferimento in avanti, si distende in avanti impensierendo la retroguardia comasca. Quando meno te l’aspetti, tuttavia, il Como trova il pari. Minuto 17, cross di Sala dalla sinistra (smorzato da Sounas), in area, Gabrielloni di testa approfitta di una dormita di Veroli e Antonini. Ancora una volta le palle alte sono indigeste alle Aquile. E la la partita cambia in un fazzoletto di cinque minuti. Al 18’ Verna perde palla e Da Cunha per poco non ne approfitta, colpendo, dai venti metri, il palo. Il francese di origini portoghesi, al 22’, tuttavia si rifà al termine di un’azione confusa in area catanzarese, firmando il sorpasso su assist di Gabrielloni. Iemmello e compagni provano a riorganizzarsi e la reazione non si fa attendere. Al 27’ un tiro cross di Sounas chiama Semper agli straordinari. Il Catanzaro si getta in avanti generosamente, accumulando corner sulla spinta anche di un ispirato D’Andrea. Il tutto prima di un lungo recupero dove succede di tutto. Al 91’ l’ex primavera del Sassuolo ci prova dalla distanza dopo un’azione personale. All’ultimo minuto il Catanzaro trova finanche il pari con un colpo di testa di Antonini su cross di Fulignati. Il guardalinee (il signor Dei Giudici) alza subito la bandierina tra le proteste dei giocatori giallorossi ed il VAR, tra mille dubbi (che permangono), inspiegabilmente non smentisce l’assistente dell’arbitro Di Bello Il Como, tra i fischi del Ceravolo, può festeggiare, riprendendosi la seconda piazza e ricacciando indietro gli inseguitori, tra cui uno sfortunato Catanzaro.
foto Lorenzo Costa