Il personale del Centro Oncologico di Eccellenza è estremamente preoccupato dalla situazione di gravissimo dissesto finanziario nel quale si trova oggi la Fondazione T.C. in conseguenza dei ripetuti “tagli” dei finanziamenti regionali ai quali sino ad oggi non si è accompagnata nessuna misura diretta ad un effettivo contenimento dei costi attraverso misure di razionalizzazione della struttura organizzativa del COE, sollecitate ripetutamente dal Presidente della Fondazione ai due soci fondatori – Regione e Università – che soli hanno la possibilità di adottarle. Questi ripetuti “tagli” alla Fondazione, per un verso mettono a rischio la prosecuzione dell’attività assistenziale rendendo incerta la prospettiva dei malati di poter continuare il loro percorso di cure a Germaneto. Per altro verso dimostrano che non vi è alcuna volontà di impiegare tutte le risorse e le energie possibili per ottenere entro la ormai prossima data del 31 dicembre la trasformazione in IRCCS. Quest’ultima circostanza rende oltremodo concreta l’evenienza che la Fondazione venga posta in liquidazione e che tutti i suoi dipendenti, soprattutto alla luce di quanto recentemente statuito dalla Corte costituzionale, perdano il posto di lavoro. Ciò significa mettere per strada 260 famiglie calabresi!
E’ ferma intenzione del personale della Fondazione dare vita ad ogni forma di protesta nei confronti del disinteresse della Regione per i malati oncologici e per il personale che ogni giorno con abnegazione presta loro assistenza. Pur avendo in animo l’intenzione di porre in essere azioni eclatanti per fare conoscere all’opinione pubblica ciò che si sta surrettiziamente perpetrando ai danni dei malati oncologici e dell’intera collettività calabrese, il personale rispondendo ad una precisa richiesta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, il quale ha chiesto proprio su questi temi con la massima urgenza un incontro al Presidente della Regione, ha rinviato ogni decisione in merito alle forme di protesta da assumere successivamente alla riunione del CdA già programmata per mercoledì prossimo allorchè il Consiglio stesso prenderà atto delle decisioni della Regione.
Appare chiara l’intenzione di far morire la Fondazione di inedia per mancanza di fondi. Questo atteggiamento è antitetico con i “proclami” del Presidente della Giunta On.le Scopelliti neo Commissario della Sanità calabrese, che per un verso ambisce alla creazione di un centro oncologico regionale con il potenziamento del Centro di Germaneto e per altro, nei fatti, lo mette in liquidazione senza peraltro enunciarlo apertamente. Ci dovrebbe spiegare l’On.le Presidente-Commissario se questo è il modello di Sanità che immagina e se è questo il modello di ristrutturazione che intende disegnare, perché se così fosse la Calabria anziché una speranza avrebbe una certezza…il risparmio passa attraverso la chiusura dei servizi.
Restiamo, comunque, in attesa di mercoledì 4 riponendo grande fiducia nel CdA e confidando sulla capacità dei soci fondatori e della Regione in particolare di produrre un futuro certo per le migliaia di malati oncologici che quotidianamente si rivolgono al Centro Oncologico e che sono gli unici che pagherebbero le conseguenze di scelte scellerate.
Il personale è stanco anche dei gratuiti e continui attacchi ai danni della Fondazione, che si traducono in una denigrazione delle professionalità esistenti in seno al Centro. Appaiono stucchevoli le appassionate polemiche sulla natura giuridica della Fondazione se pubblica, privata, mista o altro. A Noi basta il riconoscimento dei Nostri pazienti che ci dà la consapevolezza di svolgere il Nostro delicato lavoro con abnegazione, in un luogo che è sì di sofferenza ma anche di speranza e che tutti Noi siamo pronti a difendere con ogni mezzo.
Il Comitato dei lavoratori.