Avversario di turno

Bari, Iachini alla ricerca dell’ennesima impresa della sua carriera

Scritto da Emanuele Mongiardo

Dopo la brillante vittoria di sabato a Cittadella, il Catanzaro si appresta ad accogliere il Bari, in una sfida tra due delle piazze più prestigiose del sud Italia. La sfida tra aquile e galletti ha rappresentato un crocevia fondamentale per la storia recente dei giallorossi, dato che la sconfitta nel testa a testa per il primo posto del 2021/22 aveva acuito la fame di società, tecnico e giocatori e aveva portato al trionfo dello scorso anno.

Il Bari, dopo aver sfiorato la promozione in Serie A durante i playoff dello scorso anno, sta vivendo un momento di crisi tecnica, da cui Iachini dovrà trovare le risorse per uscire. La stagione era iniziata sotto la guida di Mignani, ma il mercato non aveva accontentato l’ex tecnico del Siena. Abituato a giocare col 4-3-1-2, Mignani si era ritrovato con tante ali in rosa e con un centrocampo stravolto rispetto a quello dello scorso anno, dove poteva contare su elementi come Benedetti, oggi alla Sampdoria, e Folorunsho, giocatore determinante in A con il Verona.

La crisi di risultati in autunno ha portato all’esonero del tecnico, destituito dopo un pareggio per 1-1 in casa della Reggiana ad inizio ottobre. Pasquale Marino, scelto al suo da Ciro Polito, non ha portato i miglioramenti sperati, dimostrando come Mignani, probabilmente, avesse ben poche colpe. Marino è durato solo quattordici partite, dove ha raccolto la media di 1,21 punti a gara. Dopo la batosta per 3-0 subita in casa del Palermo, la società ha optato per un nuovo cambio in panchina, scegliendo un tecnico di comprovata efficacia a stagione in corso come Beppe Iachini.

Iachini ha ottenuto tre promozioni in carriera, tutte e tre senza mai iniziare la stagione sulla squadra che avrebbe portato al trionfo. La prima risale alla stagione 2009/10 col Brescia, di cui prese le redini a ottobre. Due stagioni dopo a novembre divenne allenatore della Sampdoria e guidò i blucerchiati fino alla Serie A. Nel 2012/13, invece, il Palermo lo chiamò a fine settembre per sostituire Gattuso e anche in quel caso Iachini seppe centrare la promozione. Mentre in rosanero arrivò la vittoria del campionato, con Brescia e Samp Iachini dovette passare dai playoff, proprio l’obiettivo del Bari. Insomma, se c’è da raddrizzare un campionato di B a stagione in corso è lui l’uomo giusto, il Mr Wolf delle promozioni.

Come ha dichiarato spesso dal suo arrivo a Bari, però, Iachini non ha la bacchetta magica e infatti, dopo le due vittorie iniziali, sabato scorso è arrivata una sconfitta contro il Südtirol al termine di una prestazione piuttosto scialba.

Come gioca il Bari

Mentre in passato Iachini ha raggiunto i suoi migliori risultati col 3-5-2, a Bari è ripartito dal 4-3-3, forse il modulo migliore per sfruttare la presenza di tante ali.

Indipendentemente dal modulo, i principi di Iachini sono chiari: compattezza in fase difensiva, con folate di maggior aggressività, e ripartenze veloci puntando sulle qualità individuali dei giocatori offensivi. Il pericolo numero uno per il Catanzaro sarà Peppe Sibilli, un attaccante che sta dimostrando di valere qualcosa di più della Serie B. Sibilli si muove lungo tutto il fronte d’attacco, può minacciare la profondità al centro, così come aprirsi in fascia per ricevere sia sui piedi che sulla corsa. Palla al piede ha spunto per saltare l’uomo e ha un tiro secco e preciso dalla media distanza. Non è un caso che con 9 gol sia il miglior marcatore del Bari.

Rispetto all’andata, poi, i galletti hanno recuperato Jeremy Menez, che avrà anche 37 anni, ma la cui qualità tra le linee è rimasta intatta: il Catanzaro dovrà trovare un modo di limitarlo e di fargli ricevere meno palloni possibile. Visto poi il modo in cui i giallorossi soffrono le punte di grande fisico come Pittarello e Pecorino, bisognerà fare particolare attenzione a Puscas, portato a scambiare la posizione con Sibilli nel terzetto offensivo per ricevere di spalle e dare uno sbocco in verticale.

Non sarà invece della partita Koutsoupias, migliore in campo all’andata, che con i suoi inserimenti era stato letale per il Catanzaro. L’ex Spal è alle prese con un lungo infortunio.

Insomma, Catanzaro-Bari è una sfida affascinante e il fatto di affrontarla con 42 punti in cascina dovrà dare tranquillità a Vivarini e ai suoi. Senza eccedere nella spensieratezza, però, perché come ha sottolineato il tecnico abruzzese il Bari dispone di giocatori in grado di decidere l’incontro in qualsiasi istante.

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Emanuele Mongiardo

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