Mancava al Catanzaro il pareggio esterno ed eccolo arrivato da Paternò. Un buon pareggio, va subito detto, a prescindere dalle pretese che hanno avanzato alcuni tifosi, compreso qualcuno che ha assistito direttamente alla partita, asserendo che il risultato poteva andare al di là . Da questo punto di vista si può dire che Corona e compagni hanno avuto qualche opportunità per segnare ma, obiettivamente per farlo, avrebbero avuto bisogno dell’assistenza della dea bendata. E tanto per essere concreti la più ghiotta occasione è capitata ad Ascoli che ha trovato opposizione nel portiere Passarini. Il bilancio delle opportunità delle due squadre nel trovare un varco nelle opposte difese è pari annotando la parata di piede del giallorosso Lafuenti. C’è da ricordare che la squadra giallorossa si è dovuta presentare a Paternò non nelle migliori condizioni fisico-atletiche se si rammenta che Milone è stato rimesso a malapena in sesto alla vigilia della gara in quanto a metà settimana alla prese con il rialzo della temperatura dovuto ad una ricaduta dell’influenza. Non al meglio della prestanza fisica Zappella (sebbene il difensore non ha accusato cedimenti ricorrendo alla forza di volontà ) reduce dalla contrattura ad una gamba rimediata nel corso della partita con il Sora. Da parte sua Ascoli ha trascorso una notte travagliata tra sabato e domenica con conati di vomito ed il rialzo della temperatura. Come se non bastasse non al meglio anche Corona per un momentaneo appannamento dovuto probabilmente ad una influenza non smaltita bene. La squadra giallorossa, con tutto ciò, ha prodotto inizialmente una buona prestazione valsa a condizionare quella dell’avversario, la qual cosa ha generato l’illusione che la stessa squadra potesse andare al di là del risultato di partenza. Ed invece il Catanzaro ha finito per pagare lo sforzo iniziale, frutto della volontà di rendere fruttifera la trasferta, ma senza mai scadere nella mediocrità ed anche, a dire il vero, di fronte ad un Paternò che ha giocato nel vero senso della parola a corrente alternata. Cosicché nella seconda frazione di partita un Catanzaro che ha potuto fare maggiore leva sui giocatori validi fisicamente ha potuto controllare la gara, ma non senza avere nei propositi l’affondo con l’obiettivo del colpaccio; propositi rimasti tali perché, come si è accennato, dall’altra parte c’era un avversario che si è districato discretamente da qualche situazione difficile. Ed allora il pareggio è stato il naturale sbocco di una prestazione non brillante sia da parte del Catanzaro che del Paternò. Paternò che non è riuscito a vincere la prima partita in casa, come sperava, e che, se si vuole, ha prodotto qualcosa in avanti soltanto nei primi minuti della ripresa. Ma il Catanzaro non ha dato troppo …spago all’avversario tenendolo, prima di tutto, a bada in avanti dove spesso, anzi quasi sempre, hanno avuto buon gioco i difensori ed anche contenendo le iniziative del Paternò con un centrocampo orchestrato da Briano, puntuale negli interventi di tamponamento e di rilancio. Un pareggio, insomma, portato in porto agevolmente e sicuramente concedendo poco a Pagana, D’Aviri e qualche altra individualità della squadra gialiana, gente dalle buone qualità ; tecniche oltre che di esperienza. Certo se qualche iniziativa fosse andata a buon fine il Catanzaro sarebbe potuto andare al di là del pareggio ma, obiettivamente, per come è andata la partita, il risultato a metà è da accettare per buono, tanto più che è servito a legare due risultati alla ricerca di quella continuità di rendimento che è una aspirazione dell’allenatore Braglia e dei suoi uomini. Ed infine un’altra brutta notizia dopo quella che ha riguardato Andrisani, già sottoposto ad intervento chirurgico. Ieri, infatti, è toccato a Ciardiello, reduce da grave trauma distorsivo subito in allenamento che aveva provocato la frattura dell’articolazione del ginocchio con interessamento dei legamenti. Ciardiello è stato ieri sottoposto ad intervento artroscopico dall’equipe del dott. Giuzio presso la clinica «Villa del Sole» della città . «L’intervento â è precisato in un comunicato del Catanzaro â ha confermato il sospetto diagnostico del settore medico del Catanzaro che, anche in presenza di una Rmn negativa, temeva la lesione del legamento crociato anteriore. Da domani Ciardiello inizierà presso la Medical port Center il trattamento riabilitativo al fine di rivederlo in campo tra quattro mesi.
Catanzaro, confermati i progressi
da Gazzetta del Sud