Gara condizionata dal vento me che le Aquile non hanno forse interpretato al meglio. Gli ospiti non sfruttano il vanto a favore ed i GialloRossi faticano a trovare le giuste misure, poi con il passare dei minuti riescono a superare il pressing degli avversari e cominciano ad imbastire azioni d’attacco. La presenza di Stoppa dal primo minuto lascia un po’ sguarnito il cnatrocampo dove gli ospiti hanno il controllo del gioco, ma e’ il Catanzaro prorpio con l’ex Sampdoria ad imbastire su ripartenza l’azione che porta al gol di Jari Vandeputte. Stoppa al 19′ effettua un cross da destra con palla che giunge sul secondo palo dove Vandeputte di piatto destro appoggia in diagonale verso la porta, Seculin tocca ma non trattiene. Le Aquile sembrano in controllo della partita ma il Modena recuprea palla con Manconi che entra in area e tra una selva di avversari riesce a trovare un pertugio per piazzare un sinistro in diagonale che bacia la faccia del palo prima di finire in rete. I GialloRossi accusano il colpo e sara’ il Modena fino alla fine del tempo a tenere il pallino del gioco. L’assenza di Verna e lo schieramento spregiudicato in avanti rende la squadra di Mister Vivarini lunga e poco equilibrata, ma nel secondo tempo il vento spira alle spalle dei GialloRossi che sfiorano il vantaggio quando Donnarumma lanciato da Fulignati si presenta davanti a Seculin che riesce a deviare il tiro facilitando il rinvio della difesa che si salva. Inspiegabili i cambi di Mister Vivarini che in un sol colpo rinuncia a Iemmello e Donnarumma per schierare Biasci e Ambrosino. Ne risente la manvra d’attacco che di colpo diventa asfittica. Solo nel finale le Aquile hanno l’occasione di passare quando Ambrosino dai venti metri scaglia un bolide che si stampa all’incrocio dei pali prima di rimbalzare in campo. E’ il preludio al vantaggio ospite che si materializza al 90’+5′ quando Bozhanaj in contropiede arriva al limite dell’area da cui scaglia un tiro carico d’effetto che batte l’incolpevole Fulignati.
Da segnalare il gioco falloso degli ospiti autori di circa 30 falli e la condotta permissiva dell’arbitro che avrebbe dovuto comminare almeno un cartellino rosso diretto. Ne hanno fatto le spese il setto nasale di Donnarumma e gli stinchi di tanti GialloRossi.
Con questa sconfitta il Catanzaro, in attesa che si giochino le altre partite di giornata, con 21 punti occupa la quarta posizione in classifica alle spalle del Modena che precede con 22 punti, del Venezia 24 e della capolista Parma.
TM
Questo brutto periodo per i Giallorossi si potrebbe riepilogare con il detto ” il troppo stroppia “.
Troppi passaggetti inutili, troppi leziosismi che non portano a niente, troppi pochi tiri da fuori, troppi pochi falli per interrompere ( come fanno le altre squadre) l’azione avversaria. Il Catanzaro è l’unica squadra in serie B che impiega spesso 2-3 minuti per superare in modo “costruttivo” la metà campo.
È vero anche un pò di sfortuna sia col Como che oggi, ma dobbiamo velocizzare la manovra per spiazzare gli avversari, tentare più spesso l’uno contro uno in area avversaria o nei pressi come si faceva una volta per squilibrare le difese avversarie.
Oggi Modena costretto ad una tattica “garibaldina”, viste le pesanti assenze in organico, e fortunato nell’epilogo.
Guardacaso (!!!I un risultato che non dispiacerà al Palermo, molto più pericoloso in trasferta che alla Favorita.
Avrei voluto sentire Vivarini contro gli arbitraggi già dopo l’ingiustizia di Como, mentre stasera era molto più incazzato…..si sappia che il Modena non è solito a questo tipo di gioco falloso e anti-calcio ma lo ha adottato anche per arginare la grande forza del Catanzaro.