L’ultimo incidente mortale avvenuto sulla Strada Provinciale 48, quella che collega la SS280 con la SS106, molto probabilmente sta facendo emergere un dato inquietante che porterebbe l’importante arteria viaria a contendere il triste primato di “strada della morte” alla famigerata SS106.
In quest’era tecnologica, basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca web le parole “germaneto incidente” per trovare una impressionante serie di incidenti mortali e con feriti gravi avvenuti negli ultimi anni. Dal settembre 2005 fino a quello di ieri, abbiamo contato ben sei decessi ed un numero più elevato di feriti in incidenti verificatisi sulla cosiddetta strada di Germaneto; una catena di lutti che deve essere necessariamente interrotta e che induce ad una riflessione sulle condizioni della SP48.
La segnaletica orizzontale è presente solo per brevi tratti e, in alcuni di essi, è oramai sbiadita dal tempo, i guard-rail ed i paletti sembrano un optional e, oltre ad essere pressoché privi di qualsiasi superficie riflettente, in molti punti sono letteralmente inglobati nella vegetazione e nel terreno vegetale delle scarpate laterali che incombono direttamente sulla ridotta sede stradale. La situazione, insomma, è di quelle che devono consigliare la Provincia di Catanzaro ad avviare urgentissimi lavori di manutenzione e di messa in sicurezza di questa arteria che, oramai da tempo, è diventata strategica per la viabilità tirreno-jonio e costituisce un asse viario importante e frequentatissimo. Tali lavori si rendono ancor più necessari a causa della presenza delle numerose attività di cantiere che vi si svolgono e del massiccio aumento della circolazione estiva che vede coinvolti tutti quei turisti che vengono in Calabria e che, probabilmente, percorrendo questa strada del terrore, trovano conferma a tanti stereotipati pregiudizi nei confronti delle Amministrazioni provinciali del Sud. Alla Provincia di Catanzaro farebbero bene a spendere qualche soldo in meno per amene manifestazioni pizzaiole, sagre delle crespelle, Befane e concerti e concentrarsi di più sulla sicurezza e manutenzione delle strade.
Leo Procopio
San Sostene (CZ)