È il classico pareggio da “bicchiere mezzo pieno, bicchiere mezzo vuoto”. Il Catanzaro domina il Bari nel primo tempo ma non capitalizza la mole di gioco. Nella ripresa i giallorossi si addormentano e i pugliesi rischiano di vincere, complice anche l’espulsione di Miranda.
Torna una classica del Sud
Nella sesta giornata di serie B, il Catanzaro torna al “San Nicola” di Bari per affrontare la squadra di Mignani, ancora imbattuta in campionato. Ci torna a distanza di due anni, quando uscì sconfitto in serie C 2-1 nella gara d’andata. Lo stesso risultato della gara di ritorno Catanzaro, che fu decisivo per la promozione diretta in B del Bari. Nel maestoso stadio pugliese ci sono oltre ventimila spettatori. Il settore ospiti è sold-out: 1.300 sono i tifosi giallorossi. L’Osservatorio delle Manifestazioni Sportive ritiene che la partita abbia elevati profili di rischio, ma i fatti dimostrano altro: reciproco rispetto tra le due tifoserie che sostengono le due squadre con correttezza. Nessun problema nell’afflusso e deflusso dei tifosi del Catanzaro.
Un minuto di “silenzio” per Giorgio Napolitano
Prima della gara il minuto di raccoglimento per ricordare l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I tifosi giallorossi, nel frastuono del “San Nicola”, non si accorgono dell’annuncio dello speaker e fanno partire un boato a sostegno della squadra. Appena si rendono conto di quello che sta accadendo in campo, stoppano il coro e fanno partire un applauso che si unisce a quello del resto dello stadio. Il risultato, oggi, è una multa di duemila euro del Giudice Sportivo, su segnalazione della Procura Federale, un po’ rigida nella segnalazione dell’accaduto.
Una sfida affascinante
Le due squadre arrivano all’incontro con propositi di riscatto. Il Bari, pur imbattuto, non sta esprimendo un gran calcio, dopo aver perso la serie A all’ultimo respiro nella passata stagione. Non c’è contestazione verso la squadra che ha all’attivo una vittoria e ben cinque pareggi, ma non c’è un clima sereno nell’ambiente barese. Di contro il Catanzaro volava sulle ali dell’entusiasmo classico delle matricole, almeno fino alla batosta interna col Parma. Mignani presenta il Bari con il 4-3-2-1. Vivarini, nello stilare la formazione del Catanzaro, deve fare a meno di parecchi titolari. All’infortunio di Situm e alla squalifica di Oliveri, bisogna aggiungere Krajnc che neanche figura fra i convocati, Ghion e Iemmello che vanno in panchina e Scognamillo che gioca pur avendo avuto in settimana problemi influenzali. In panchina c’è invece Ambrosino che ormai è recuperato a pieno regime. Fra i titolari si rivede Veroli a sinistra nella difesa a quattro, con Katseris dall’altra sponda. La mediana è inedita. Ritorna Verna titolare e al suo fianco c’è Pompetti dal primo minuto. Vandeputte a sinistra e Sounas a destra supportano Biasci e Donnarumma.
Il Catanzaro gioca, il Bari segna
Dopo i primissimi minuti di studio, i tifosi giallorossi e lo stesso Vivarini scoprono che il Catanzaro è sempre lo stesso. Le preoccupazioni della vigilia sull’approccio alla partita dopo il Parma, svaniscono in un amen. È il solito Catanzaro che occupa il campo ed è padrone della partita con i suoi fraseggi e il possesso palla. Il predominio territoriale catanzarese è netto, ma non ci sono occasioni clamorose. Un’incursione dalla sinistra di Vandeputte, che mette al centro dopo aver saltato di netto Dorval, si conclude con Donnarumma che non ci arriva. Al 28′, alla prima giocata, passa il Bari. Sibilli si accentra dalla sinistra, salta Katseris e lascia partire un potente destro che passa fra le gambe di Pompetti e prende velocità. Fuliganati respinge centralmente e con difficolta, ma Katseris non riesce ad anticipare Koutsoupias che ha il tempo di stoppare e ribadire in rete. Potrebbe essere la svolta per la gara.
Rimonta giallorossa
Il Catanzaro si riorganizza immediatamente e pareggia dopo solo due minuti. Azione ariosa, Pompetti allarga per Vandeputte che dalla sinistra si sposta la palla sul destro e pennella un delizioso pallone al centro. A dimostrazione che il Catanzaro è propositivo in attacco, l’area è riempita da ben quattro calciatori in maglia rossa. Sounas anticipa tutti e di testa conquista l’immediato pari. D’ora in avanti il Bari va ancor di più in sofferenza sotto i colpi della manovra catanzarese. Non esce dal proprio guscio e l’azione della seconda rete subita è quasi da play station. Possesso palla per allargare le maglie avversarie, Sounas aspetta la sovrapposizione di Katseris a destra. Il greco mette al centro e stavolta è Verna a realizzare il goal del vantaggio al tramonto del primo tempo. È il secondo gol in trasferta per il mediano, dopo quello realizzato al Lecco. Il Bari esce tra i fischi del proprio pubblico perché è stato in balia del Catanzaro per quasi tutto il primo tempo.
È un altro Bari
Al rientro in campo Mignani lascia fuori Edjouma, rimpiazzato da Morachioli. L’esterno si sistema largo a sinistra e così il Bari adesso cerca la manovra avvolgente attaccando anche dalle fasce. L’avvio della ripresa è veemente per i galletti, e il Catanzaro ha le prime difficoltà della partita. Un tiro di Sibilli colpisce la parte interna della traversa, Nasti cade a terra in area ma è in netto fuorigioco che vanifica le speranze di penalty per il Bari. Con un Bari più arrembante, Vivarini dopo meno di 15 minuti toglie Donnarumma e si gioca la carta Stoppa per sfruttare le ripartenze. Ma dopo nemmeno un minuto, il progetto salta. Frabotta mette un cross al centro quasi a palombella, Veroli guarda solo il pallone e non ostacola Koutsoupias che salta di testa e colpisce verso Fulignati. La respinta è ancora sui piedi del greco che segna così la sua doppietta personale. È un tripudio ellenico, con tre gol segnati da calciatori greci oltre all’assist di Katseris.
L’espulsione di Miranda
I tecnici effettuano ulteriori cambi: nel Catanzaro entrano nell’ordine Ghion e Brignola per Pompetti e Sounas, poi Iemmello per Biasci e Miranda per Katseris. Le squadre si allungano. Il Bari cerca il colpo vincente ma il Catanzaro quando riparte può davvero far male. Una corsa a campo aperto di Biasci, che beffa Di Cesare, vede l’attaccante giallorosso da posizione defilata calciare a rete con Brenno che respinge. Peccato perché in pochi ci avevano creduto e, sulla corta respinta del portiere, ad avventarsi è lo stesso attaccante catanzarese, contrastato però da un difensore avversario. Due conclusioni di Vandeputte creano apprensione a Brenno, ma l’espulsione di Miranda (due gialli in cinque minuti) cambia ancora la partita. Anche Vivarini finisce anzitempo negli spogliatoi, espulso dall’internazionale Mariani. L’arbitro gestisce la partita con maestria ed esperienza ma forse è stato troppo severo con il difensore giallorosso. Sul primo giallo c’è un precedente fallo di Maiello su Brignola. Sul secondo giallo, sembra più Dorval a tuffarsi al minimo contatto con Miranda.
Un buon pari
Mancano ancora nove minuti più recupero, e il Bari cerca il colpaccio. Ma non accadrà nulla. Il Catanzaro gestisce il palleggio, anche in inferiorità numerica, con la dovuta calma. Senza rischiare più nulla. Ghion, in questo frangente, sale in cattedra e conquista tante punizioni a favore, nascondendo il pallone agli avversari. Il 2 a 2 forse sta un po’ stretto al Catanzaro che ai punti avrebbe meritato qualcosa in più. È comunque un pareggio importantissimo. Una sconfitta, anche se di misura e giocando bene, avrebbe potuto minare l’autostima e l’identità di gioco dei giallorossi. Il Catanzaro con i suoi undici punti in classifica occupa una posizione tranquilla in classifica. Per la statistica, c’è da segnalare che per la prima volta il Catanzaro esce indenne dallo stadio San Nicola. I precedenti risultati positivi erano arrivati tutti prima del 1990, quando il Bari giocava ancora nel vecchio stadio della Vittoria.
Il turno infrasettimanale
Il tour de force dei ragazzi di Vivarini continua adesso con altre due partite in settimana. Al “Ceravolo” mercoledì alle 20:30 arriverà il Cittadella. Una squadra ormai esperta di serie B che ha trovato la sua luce a inizio anni duemila. Poi si tornerà a “Marassi” dopo tanti anni per una gara di campionato e per affrontare la Samp di Andrea Pirlo. Vivarini ha solo due giorni per preparare la sfida a un Cittadella che vorrà riscattare le tre reti subite in casa dal Como, come i giallorossi hanno fatto ieri a Bari. Sarà difficile risolvere subito le problematiche in difesa (la seconda peggiore dopo la Feralpi), ma sicuramente c’è il tempo per ricaricare energie e continuare quel percorso di crescita per potersela giocare alla pari con tutti.
Nel 2005 il Catanzaro di Cagni riuscì a strappare un punto al San Nicola di Bari. Uno dei pochissimi in trasferta in quel campionato terrificante.
Dov’è KRASTEV??
Veramente è sbagliato dire un tempo per parte, perché il primo tempo è stato tutto per il Catanzaro e nel secondo tempo solo 10-15 minuti per il Bari.