Dopo tre stagioni di Serie A, di cui un paio con allenatori saliti ai piani alti del calcio italiano come Italiano e Thiago Motta, lo Spezia è tornato in Serie B. I liguri sono tra le favorite per la vittoria del campionato e vengono da un turno di riposo, visti i noti problemi di calendario della cadetteria. Per tentare l’immediato ritorno in Serie A, la società ha puntato su Massimiliano Alvini, uno dei tecnici migliori delle categorie inferiori del calcio italiano. Per Vincenzo Vivarini, verso il quale Alvini ha espresso stima in conferenza stampa, il nome del tecnico toscano rievoca brutti ricordi. C’era lui, infatti, sulla panchina della Reggiana in quel playoff perso dal suo Bari durante la prima estate di Covid-19.
Da quel momento, per Alvini è iniziata una scalata giunta fino alla Serie A, dove lo scorso anno ha avuto l’occasione di guidare la Cremonese, fino all’esonero a metà stagione. Ad oggi, la sua annata migliore resta probabilmente quella di Perugia nel 2021/22, dove condusse gli umbri a un passo dalle semifinali playoff. Il suo nome, quindi, conferma le ambizioni delle aquile bianconere, che peraltro hanno mantenuto buona parte dell’organico con cui hanno affrontato l’ultima stagione.
Certo, è partito Mbala Nzola, uomo simbolo e goleador. Tuttavia, il livello della rosa resta veramente alto per la Serie B. Dragowski era un portiere di sicuro affidamento anche in massima serie. Reca, Holm e Amian con la loro spinta si sono fatti rispettare anche contro le squadre migliori del calcio italiano. Daniele Verde, per tecnica, non avrebbe pari in Serie B se dovesse rimanere. Per non parlare, poi, di un centrocampista come Simone Bastoni, che per qualità e duttilità è incredibile che possa restare in seconda serie.
Un altro nome eccellente come Bourabia, invece, non è stato ancora usato e per lui si parla di possibili offerte in Serie A. Poco male, perché da gennaio scorso lo Spezia si è garantito il suo sostituto: Salvatore Esposito si stava affermando come uno dei registi migliori della Serie B. Dopo di lui, quest’estate hanno raggiunto il Picco altri giovani di prospettiva pronti ad azzannare la categoria. Luca Moro ha vinto da comprimario lo scorso campionato con la maglia del Frosinone e di lui ci ricordiamo bene per i suoi trascorsi col Catania. Un altro volto noto per i tifosi del Catanzaro è Rachid Kouda, ex Picerno, che lo scorso anno ha messo in difficoltà i giallorossi con i suoi inserimenti da centrocampo.
Come gioca lo Spezia
Domani, insomma, il gioco del Catanzaro verrà messo a dura prova. Sarà interessante vedere che tipo di atteggiamento adotterà Alvini, soprattutto in fase difensiva. Il suo Perugia, due anni fa, era una squadra granitica, costruita innanzitutto su una difesa impermeabile, la seconda migliore del campionato 2021/22 con soli 32 gol subiti. Lo stesso imprinting aveva provato a darlo anche alla Cremonese, in Serie A, ma quei principi e quei giocatori non avevano retto al salto di categoria. Le squadre di Alvini sapevano fare densità al centro e, in alcuni momenti, provare ad essere più aggressive.
Lo Spezia, invece, è chiamato a dominare le partite di questo campionato e non sarebbe sorprendente vedere il tecnico toscano adottare un atteggiamento un po’ più minaccioso senza palla, con fasi più lunghe di pressing alto. Rispetto al Catanzaro, lo Spezia è una squadra intimidatoria a livello fisico. Zurkowski e Bandinelli sono altri due nomi da Serie A, capaci di coprire ampie porzioni di campo: il loro lavoro senza palla potrebbe rendere scomoda la circolazione dei giallorossi. Abbiamo già visto con la Ternana quanto possa essere difficile affrontare avversari intensi e potenti, l’adattamento alla Serie B passa dal trovare soluzioni contro problemi simili.
In fase offensiva, invece, servirà grande attenzione alla spinta degli esterni. Reca non sarà della partita ma al suo posto dovrebbe esserci Simone Bastoni, meno atletico ma più forte tecnicamente. Lo Spezia attacca per catene laterali e proverà a spedire i suoi palloni sulla testa di Moro. Due anni fa, contro il Catania, Fazio seppe tenerlo a bada in maniera egregia. Adesso, però, Moro è cresciuto, non solo di età ma anche di fisico e sarà più difficile limitarlo.
Per caratura dell’avversario, sia in campo che in panchina, e per il pienone previsto al Ceravolo, quello di domani potrebbe essere un primo esame per il Catanzaro.
Vero primo esame per i giallorossi che incontreranno una delle candidate alla serie A . Io dico che in questa categoria nulla e’ precluso e i risultati si possono ribaltare in qualsiasi momento , basta crederci e non mollare fino alla fine e comunque vada sara’ un grande spettacolo . Forza Aquile .
vero…ma credo che anche i nostri avversari non è che gradiscano molto incontrare i giallorossi….