Catanzaro e Ternana sono arrivate in Serie B dopo un percorso simile. Entrambe, per raggiungere la promozione, hanno dovuto ammazzare il girone C di Serie C. La Ternana ce l’ha fatta due anni prima dei giallorossi, grazie a una squadra piena di giocatori fuori categoria, su tutti Palumbo, Partipilo e Falletti. Rispetto alla stagione 2020/21, la costante è sempre l’allenatore, Cristiano Lucarelli. I ricordi di quella Ternana, per il Catanzaro sono agrodolci. Se al Liberati arrivò una batosta, una brutta sconfitta per 5-1, al ritorno, al Ceravolo, i giallorossi di Calabro riuscirono a ottenere una delle vittorie più belle degli ultimi anni, un 2-1 dove le aquile seppero imporsi nel gioco al cospetto di un avversario di livello più alto.
Nel frattempo, comunque, la Ternana ha accumulato esperienza in Serie B. Ha raggiunto salvezze tranquille ma non ha avuto il guizzo per giocarsi i playoff. Negli ultimi mesi, poi, il vulcanico presidente Bandecchi, nel frattempo diventato sindaco di Terni, ha lasciato la società. Il nuovo proprietario è Nicola Guida e al momento le fere sembrano ancora una squadra in divenire. Palumbo e Partipilo, i due fari delle stagioni precedenti, sono partiti. La rosa è stata ringiovanita e per Lucarelli ci sarà tanto lavoro da fare. Contro la Sampdoria, alla prima giornata, è arrivata una sconfitta per 2-1, giustificata dalla disparità di livello con la squadra di Pirlo. È stata la differenza di qualità a determinare il risultato, perché la Ternana se l’è giocata alla pari, senza paura, ed è sembrata più minacciosa sotto porta.
Come gioca la Ternana
Rispetto alla Ternana che ricordavamo in Serie C, Lucarelli ha abbandonato la difesa a quattro e la trequarti piena di talento per passare al 3-5-2. In un contesto con molti cambiamenti, aggiungere un difensore in più e avere riferimenti più sicuri, come le due punte e i due esterni, può essere un buon modo per aggirare alcuni problemi e trovare certezze più solide.
Con la palla la Ternana costruisce a partire dai difensori. Di solito del primo possesso si occupano loro e il regista. L’obiettivo è attirare gli avversari e poi verticalizzare sulle punte. Se non c’è spazio, si ricicla il pallone verso gli esterni. Per caratteristiche, comunque, il meglio gli umbri lo offrono se possono dispiegarsi in campo aperto. La coppia d’attacco è quella più classica in assoluto: una punta di grande fisico, pronta a battagliare coi difensori per far salire la squadra e a farsi valere in area, e una seconda punta brevilinea e creativa. Il centravanti è una vecchia conoscenza della Serie C come Alexis Ferrante, già affrontato con la maglia del Foggia. Il suo partner, invece, è Falletti, bandiera rossoverde e pericolo numero uno per la difesa giallorossa col suo dribbling e il suo tiro. Grande supporto agli attacchi arriva dai laterali, chiamati a chiudere i cross sul secondo palo. Mentre Corrado è più dotato fisicamente e garanstisce più spinta, Casasola è più abituato a controllare il pallone. A centrocampo, occhio agli inserimenti delle mezzali Proietti e Damian.
In fase difensiva, invece, Lucarelli si avvale dei tre centrali per seguire in maniera aggressiva gli avversari. È una scelta che può essere utile per evitare di difendere troppo nella propria area, ma che contro la Samp ha esposto la Ternana a situazioni pericolose. Diakité e Celli, i braccetti, non sono infatti molto veloci e sono stati bucati alle spalle diverse volte. Il Catanzaro dovrà trovare il modo di portarli fuori posizione e di sfruttare gli eventuali buchi.
Sarà importante avere le idee chiare come mostrato con la Cremonese. È difficile fare un confronto sul livello assoluto delle due squadre, ma rispetto alla Serie C stavolta il Catanzaro non avrà timori reverenziali. I presupposti per controllare il gioco e colpire ci sono.