Riprendendo, l’autorevole nota dell’on. Zavettieri sulla pantomima inscenata della manovra economica del governo Belusconi che prevedeva inizialmente severi tagli agli sprechi e soprattutto ai veri costi della politica, è importante sottolineare che ciò che realmente si concretizza invece è un vero e proprio massacro sociale nei confronti del Pubblico Impiego e più in generale delle classi produttive del Mezzogiorno d’Italia.
E’ facile colpire economicamente chi da sempre paga le tasse perché soggette a ritenuta direttamente alla fonte, come è altresì facile bloccare gli stipendi di pubblici dipendenti e pensionati che già vedono diminuito il loro potere d’acquisto il perdurare della crisi finanziaria mondiale e grazie ai tagli siglati “Tremonti”, vedranno le loro possibilità di spese scendere al dì sotto dell’andamento dell’inflazione reale.
Tutto ciò non è fanta-economia, ma la realtà quotidiana che tutti noi saremmo costretti ad affrontare nei prossimi tre anni e che ci porterà comunque ad avere un progressivo e generale impoverimento della classe lavoratrice dipendente e pensionata.
A ciò si aggiunge , anche la mancata approvazione di misure urgenti per una “fiscalità di vantaggio”, che avrebbe permesso alle regioni meridionali di poter far fronte all’incremento della disoccupazione con l’utilizzo di misure fiscali a chiaro e netto vantaggio per le piccole e medie imprese.
Alla fine dei conti anche lo sbandierato federalismo fiscale, che era un autentico “cavallo di troia” del programma elettorale del PDL e dell’alleato Bossi, si sta rivelando un castello di sabbia , che sta a mano a mano cadendo sotto il vento di Tremonti ,di Confindutria e ma soprattutto dei sindacati compiacenti e talvolta non rappresentati degli interessi dei propri iscritti, favorevoli alla manovra in quanto non toccati minimamente nei propri interessi economici.
Ci sentiamo fermamente di bocciare fermamente questo modo di concepire la politica come mattanza sociale nei confronti dei più deboli e degli onesti, appoggiando fin d’ora ogni iniziativa dei sindacati di base ed indipendente come le RDB-USB , che nei prossimi giorni hanno indetto degli scioperi generale del pubblico impiego come inizio di un percorso di lotta per le pari dignità sociali ed economiche verso chi ha sempre onestamente fatto il proprio lavoro e pagato le tasse dovute , ma soprattutto in favore di uno sviluppo del Mezzogiorno, più che a parole con i fatti: inizia un estate bollente, chissà come sarà l’autunno?
CIRCOLO “IL RINNOVAMENTO”
CATANZARO