Ci chiediamo, per l’ennesima volta, se sia giusto che l’intelligenza dei nostri concittadini venga calpestata in maniera costante da chi dovrebbe amministrare, come il buon padre di famiglia, la cosa pubblica. Rabbia e delusione, ci colgono nel leggere l’ennesima uscita del solito consigliere comunale che, probabilmente di ritorno da un viaggio sulla luna, si accorge che la raccolta differenziata a Catanzaro è un fallimento. Ci e gli chiediamo dove fosse circa un anno fa, quando denunciavamo a gran forza tale stato di cose, chiamandolo direttamente in causa. Gli rinfreschiamo la memoria, e la rinfreschiamo a quanti assecondano questo modus operandi che di sicuro non arreca alcun beneficio alla nostra comunità. Ecco quanto da noi scritto nell’agosto del 2009, con il titolo “via i cassonetti gialli dell’umido e potenziamento della raccolta ordinaria”. “Nettezza urbana anno zero. E’ questo il durissimo commento del Movimento Civico Catanzaro Marina e del Coordinamento Cittadino MPA, in ordine alla palese situazione di degrado ambientale regalata ai catanzaresi dalla Giunta Olivo. Ormai i cittadini non ne possono più degli odori e degli olezzi nauseabondi, provenienti dai cassonetti celesti della raccolta “normale” dei rifiuti e di quelli inerenti i famigerati cassonetti gialli (umido). Tale raccolta è miseramente fallita e nonostante ciò l’abulica amministrazione comunale insiste e persiste nel non vedere l’evidenza. Già in passato avevamo detto la nostra sull’argomento, ma repetita iuvant. Partendo dalla raccolta normale, occorre dire che i bidoni celesti non sono mai stati lavati disinfettati e ripuliti. Eppure all’epoca del cambio della ditta che gestisce tale raccolta, fu avviata una campagna mediatica da parte del comune di Catanzaro, che gridava al miracolo ambientale. Il risultato è sotto gli occhi di tutti gli abitanti di tutti i quartieri. Ad avvicinarsi alle aree che ospitano i bidoni, per conferire l’immondizia viene il vomito, per la sporcizia imperante sita nei pressi ed al consistente “profumo di spazzatura”. Il Comune e la Giunta Olivo non riesce più a far gestire, causa l’immobilismo cronico ormai evidente, in modo adeguato ed appropriato nemmeno la raccolta ordinaria. E in tale situazione venne e continua a venire proposta ai cittadini di Catanzaro ed ai marinoti, dal cappello a cilindro di chi vuole soltanto prendere per i fondelli la gente, anche la raccolta dell’umido attraverso i cassonetti gialli, che in vari casi ospitano i rifiuti ordinari, con la conseguenza che la ditta incaricata per ovvi motivi non li svuota, per vari giorni. Uno dei marchiani errori è indubbiamente la duplicazione delle ditte che gestiscono le diverse raccolte dei rifiuti, che è chiaro come il sole non arriveranno mai ad un coordinamento serio ed efficiente, se la politica latita o è del tutto assente. E allora dato il fallimento della raccolta dei cassonetti gialli, perché non toglierli dalle strade di Catanzaro, potenziando la raccolta ordinaria attraverso il posizionamento dei cassonetti celesti ?. L’interrogativo viene girato ai soggetti interessati ovvero all’Assessore all’Ambiente ed Igiene (quale ?) Lorenzo Costa ed al Presidente della relativa Commissione Eugenio Riccio, che per mesi ha dipinto Catanzaro attraverso le sue passeggiate ecologiche effettuate a suo dire per i quartieri, come un’oasi profumata, linda, disinfettata. Vergogna cari amministratori, almeno abbiate il pudore di starvene zitti. Lo sporco delle strade in Catanzaro, da quando al comune c’è la vostra inconcludente compagine è assolutamente aumentato in maniera consistente. La raccolta differenziata, presume, suppone e necessita, di un servizio “primario” di nettezza urbana completamente funzionante e non sgangherato ed inefficiente. Uno spazzamento quotidiano serio delle vie, un lavaggio dei bidoni e dei cassonetti. Catanzaro e la Marina, non meritano ciò. I catanzaresi stanno facendo tesoro di ciò che non avete combinato e a breve state tranquilli se ne ricorderanno”.
Dicevamo del buon padre di famiglia. Ebbene, siamo convinti che a qualsiasi genitore avesse gestito la famiglia in questo modo, i servizi sociali avrebbero tolto la patria potestà
Movimento Civico Catanzaro Marina