La partita d’andata contro il Catanzaro ha rappresentato un punto di svolta per il Monopoli. La sconfitta per mano di Vandeputte, aveva spinto la società a scrivere la parola fine sul progetto di Giuseppe Laterza. L’ex tecnico del Taranto era arrivato al “Veneziani” come uno degli allenatori in rampa di lancio del girone C e si sperava che potesse crescere insieme alla squadra per migliorare ulteriormente gli ottimi risultati degli ultimi anni. Invece, è bastato un inizio a singhiozzo per stravolgere totalmente la gestione tecnica: come sarebbe andata se Martinelli non avesse salvato quel tiro sulla linea al 90’? Una domanda alla quale, per fortuna, i tifosi del Catanzaro non devono rispondere, ma che dice molto di quanto possa essere labile il confine tra successo e fallimento in un mondo del calcio sempre più spietato e irriflessivo.
Per sostituire Laterza, il Monopoli ha puntato su una vecchia conoscenza del Catanzaro, Pippo Pancaro, tecnico dei giallorosso a campionato in corso nella prima stagione della gestione Noto. Con Pancaro i gabbiani hanno ricominciato a scalare la classifica. I pugliesi non sono tornati ai picchi della scorsa stagione, ma pian piano si stanno assestando nelle zone che gli competono. Al momento, il quarto posto dista solo due lunghezze (occupato dal Cerignola, sconfitto in casa proprio dal Monopoli quattro giornate fa). I biancoverdi hanno le armi per tentare lo sprint finale e, insieme a Foggia ed Avellino, sono probabilmente la squadra meglio attrezzata alle spalle del terzetto Catanzaro-Crotone-Pescara.
Rispetto alla gara d’andata, Vivarini non si troverà davanti solo un nuovo allenatore, ma anche una squadra costruita in modo diverso. Il mercato di gennaio, infatti, ci ha regalato un altro Monopoli rispetto a quello della prima metà di stagione. Ad inizio anno, i punti di forza dei pugliesi sembravano essere i due centravanti, Simone Simeri e Mattia Montini. Entrambi, però, sono andati via nel mercato di gennaio, forse non del tutto integrati con la piazza e col nuovo allenatore. La dirigenza non li ha sostituiti con dei pari ruolo, ma ha preferito infoltire altri reparti. Sulla trequarti, il nome nuovo è l’ex Crotone Pasquale Giannotti, un’altra mezzapunta di qualità che si aggiunge ai vari Starita, Rolando e Manzari. In difesa, poi, Pelliccioni ha nuovamente pescato in casa Catanzaro per portare al “Veneziani” Erasmo Mulè, già autore di due gol decisivi contro Juve Stabia e Turris.
Come gioca il Monopoli
Dopo tanti cambiamenti rispetto all’ultima partita col Catanzaro, che Monopoli aspettarsi domenica? Difficile rispondere, perché Pancaro ha variato spesso uomini e moduli durante la sua gestione. L’ex terzino di Lazio e Milan, infatti, ha alternato difesa a tre e difesa a quattro: delle volte 3-5-2, altre volte 3-4-1-2, per poi passare al 4-2-3-1 o 4-4-1-1, a seconda dell’atteggiamento delle ali.
Fino ad adesso, il Monopoli non è sembrato la squadra intensa e scomoda della scorsa stagione. Colombo aveva saputo mettere in difficoltà il Catanzaro con un pressing alto e feroce, che non lasciava libero nessun riferimento. Pressare la squadra di Vivarini può essere rischioso, ma Mulé e Bizzotto (e anche De Santis se dovesse giocare a tre dietro) sono dei centrali aggressivi, in grado di accompagnare il pressing. Di certo non mancherà l’apporto senza palla dei centrocampisti. Vassallo, Hamlili e Piccinni sono tutti giocatori di gran gamba e sacrificio, abili a coprire gli spazi ma anche a disturbare l’uomo. Anche qui, se nelle ultime giornate Pancaro ha preferito affidarsi ad un doppio mediano, non sorprenderebbe la scelta di adottare un centrocampo a tre, magari per schierarsi a specchio con un 3-5-2.
In fase offensiva, invece, i pugliesi prediligono attaccare in transizione. A Pancaro piace ribaltare velocemente il campo e per questo punta spesso sull’attacco leggero: Starita, di solito estrosa seconda punta, nelle ultime giornate ha giocato da centravanti, accompagnato da Rolando. Sulla fascia, Giannotti sembra essersi inserito bene ed è già un titolare. Occhio poi agli inserimenti del terzino Viteritti e del centrocampista Vassallo.
Il Monopoli, storicamente, è un avversario ostico per il Catanzaro nelle ultime stagioni. Lo stop di Viterbo è sembrato un incidente di percorso, dovuto alla bravura degli avversari ma anche alla poca lucidità sotto porta dei giallorossi. Ripartire dal “Ceravolo”, contro una rivale di alto livello, è il modo migliore per tornare a sbattere i pugni sul tavolo.