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Catanzaro sottotono, il Foggia strappa un pari

Scritto da Ivan Pugliese

“Zaccheria” ancora indigesto per i giallorossi che giocano a sprazzi, recriminano per un rigore e non allungano sul Crotone

Dopo sei vittorie consecutive, subisce un rallentamento la corsa dei giallorossi che non riescono ad approfittare del pari interno del Crotone per allungare ulteriormente e mettere un’ipoteca sul campionato. Il Foggia, dopo averlo battuto in Coppa, ferma il Catanzaro anche in campionato.

Una sfida di grande fascino

È il Monday Night della penultima giornata d’andata del campionato di serie C: Foggia-Catanzaro è sempre una sfida di grande fascino per la categoria, tra nobili decadute. Tanti i precedenti tra i professionisti, in tutte le serie. Comprese le sfide di Coppa, sono addirittura 69 i precedenti complessivi. Le due squadre si ritrovano in campo dopo la sfida dei quarti di Coppa Italia di C, vinta dai rossoneri per 2-0. Stavolta è campionato. Il Catanzaro arriva a Foggia da indiscussa capolista, con 25 punti di vantaggio in classifica, e con la squadra migliore, dopo aver schierato riserve e Primavera in Coppa.

Clima surreale

Purtroppo la partita si gioca a porte chiuse perché il Foggia deve scontare la sanzione ricevuta dopo gli incidenti tra tifoserie, in occasione della sfida sentitissima con l’Avellino. Quando le due squadre entrano in campo, il clima è surreale. Senza pubblico, senza cori e senza colori non è calcio. La memoria torna indietro all’era Covid, in cui si giocava senza pubblico sugli spalti per rallentare la pandemia. I due tecnici schierano formazioni a specchio. Vivarini deve fare a meno di Situm e rilancia Tentardini a sinistra. Verna è è sostituito da Pontisso, mentre Bombagi parte dall’inizio al posto di Sounas, ancora non al 100% della condizione. Gallo, tecnico dei foggiani, replica con un 3-5-2 e, a sorpresa, schiera in avanti Peralta e D’Ursi per sfruttare le ripartenze, lascia Pettermann in panca e lancia l’ex palermitano Odjer sulla mediana.

Primo tempo noioso

Il Catanzaro cerca di fare il suo solito gioco fin dall’inizio. Si capisce subito che non sarà facile perché il Foggia chiude ogni varco rendendo così la manovra dei giallorossi poco incisiva. Il primo tiro verso la porta di Nobile è di Biasci ma è solo una telefonata. Un fallo laterale sulla corsia di sinistra foggiana genera una pericolosa incursione pugliese con Peralta, Schenetti e D’Ursi che provano a impensierire Fulignati. La partita scivola noiosamente con il giro palla lento dei giallorossi alla ricerca di spazi che non ci sono per l’attenta disposizione dei rossoneri. Al 35′ il Catanzaro reclama un calcio di rigore che sembra netto. Bombagi s’incunea dalla destra e il suo cross è frenato con un braccio da Schenetti. Il direttore di gara vede ma con ampi cenni indica di proseguire il gioco. Un tiro da fuori senza pretese di Vandeputte e una conclusione alta di Scognamillo sono episodi da inserire nella scarna cronaca di un primo tempo molto noioso.

Il Catanzaro sale di tono

Nei primi cinque minuti della ripresa il Catanzaro allenta la pressione esercitata nel primo tempo, e il Foggia con Garattoni ha una ghiotta occasione. Il suo piattone dall’interno dell’area termina alto. Dopo un altro tiro alto di Schenetti, il Catanzaro alza il ritmo e inizia a fare sul serio per una ventina di minuti. Nel suo momento migliore i giallorossi sfiorano la rete più volte. Prima di testa con Iemmello su azione d’angolo, poi con Bombagi sempre di testa e ancora con Brighenti che si vede rimpallare da un avversario la conclusione. I cambi effettuati da Vivarini (Sounas per Bombagi, Katseris per Tentardini dopo un’ora di gioco, poi Verna per Pontisso e Curcio per Biasci) generano lo spostamento sulla corsia di sinistra di Vandeputte. L’ingresso di Sounas rende la manovra più fluida e il lavoro di Verna migliora la fase di non possesso, grazie al recupero delle seconde palle che rende la manovra più costante, avvolgente e incisiva.

Il Catanzaro ci prova

Un tiro sbagliato di Vandeputte è il preludio alla più bella azione dei giallorossi che si registra al 63′. La palla viaggia per linee orizzontali da una fascia all’altra e arriva sulla destra a Katseris che tutto solo calcia addosso a Nobile. Sulla respinta di testa Vandeputte potrebbe ribattere a rete ma il suo colpo di testa non è angolato e l’estremo difensore respinge. L’ultimo tentativo nella fase di maggiore spinta del Catanzaro è una conclusione alta di Scognamillo da dentro l’area. Mister Gallo si accorge che il suo Foggia è in balia dell’avversario ed effettua cambi per dare respiro alla manovra. Inserisce Petermann per dettare i tempi di gioco e Ogunseye per tenere più palloni possibili nella fase di uscita. Un tiro di Petterman da fuori fa tremare Fulignati pescato leggermente in posizione avanzata. Seguirà poi un colpo di testa al lato di Garattoni.

Il pallone da tre punti

Con l’inserimento di Cianci per Ghion è chiaro l’intento di Vivarini che vuole provare a vincere. Il Catanzaro rimane con il solo Verna a centrocampo e schiera contemporaneamente in avanti tutti gli uomini offensivi a disposizione. Il pallone da tre punti capita a Curcio a due minuti dal termine. Vandeputte s’invola sulla corsia di sinistra e pesca Curcio a rimorchio in area. L’esperto Costa compie un intervento alla Brighenti e s’immola sulla conclusione dell’ex che non avrebbe dato scampo a Nobile. Curcio avrebbe potuto allargare anche a destra per Iemmello eludendo così il disperato e decisivo intervento del difensore avversario. Nel finale due episodi dubbi: i due gol annullati a Vandeputte e Tonin. L’arbitro giudica simili i due interventi di carica al portiere e fischia due volte il fallo.

Risultato giusto

Arriva il triplice fischio. Per la prima volta in campionato il Catanzaro non va in rete e per la prima volta la partita termina con il risultato di 0-0. Un risultato giusto per quello che si è visto in campo, con il Catanzaro che ha giocato a sprazzi e il Foggia che ha fatta la partita che ci si aspettava. Resta il rammarico nei giallorossi che potevano salire a +8 sul Crotone in un tiro che però sembrava più complicato per il Catanzaro. La partita di ieri dimostra che il campionato è apertissimo. La serie C riserva sempre sorprese. Domenica il Catanzaro dovrà riprendere la marcia nel fortino del “Ceravolo” contro il Potenza che arriva da 8 risultati utili consecutivi (2 vittorie e 6 pareggi) e che ha perso l’ultima partita proprio in Coppa contro il Catanzaro. Alle 12:30 il “Ceravolo” si vestirà a festa per omaggiare con una coreografia Massimo Capraro. Servirà la spinta del pubblico giallorosso che ieri è mancato per causa di forza maggiore. Il Catanzaro è campione d’inverno (titolo platonico già raggiunto la scorsa settimana), ma ha bisogno della sua gente per chiudere l’anno, almeno con il distacco attuale. Perché se lo è meritato in questo secondo scorcio del 2022.

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Ivan Pugliese

5 Commenti

  • 2 PUNTI PERSI CHE AVREMMO MERITATO , IL PAREGGIO NON E’ GIUSTO PROPRIO PER NIENTE CONSIDERANDO ANCHE IL RIGORE NEGATO . I NOSTRI SOTTO PORTA NON SANNO TIRARE UNA BELLA PUNTATA A SBUNDARE , SEMBRA CHE ACCAREZZINO LA PALLA COSI’ LE MERDE DI FOGGIA SONO RIUSCITI A SALVARSI . SONO PUNTI PESANTI E GLI ZINGARI LI ABBIAMO ATTACCATI . SIAMO SUPERIORI E IERI ABBIAMO FATTO BENEFICIENZA . IO NON SONO CONTENTO PROPRIO PER NIENTE . CON I SOLDI INVESTITI DALLA SOCIETA’ DOVREMMO ASFALTARLI TUTTI CON MINIMO 3 GOL DI SCARTO A SALIRE .

  • La squadra migliore gioca con Situm a destra, Vandeputte a sinistra e Sounas sulla trequarti. Praticamente quella che ha giocato a Pescara. Voi avete visto tutte le partite e non sapete qual è la squadra migliore? Situm era indisponibile e Sounas fuori forma, subentrato. S’è visto chiaramente che fisicamente deve recuperare. Per il resto davanti al portiere devi segnare ma il loro portiere è stato anche bravo in alcune occasioni. Si poteva vincere ma anche no. Va bene così ma non era la squadra migliore, purtroppo.

  • Puo’ capitare x carità una giornata un poco no, però io ieri ho visto una squadra abulica come se paga del pareggio, Vandeputte sotto tono.

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