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Monterosi, Menichini e Carlini contro il loro passato

Scritto da Emanuele Mongiardo

Dopo la vittoria autorevole nel big match contro il Crotone, il Catanzaro prova a continuare la sua corsa al primo posto contro il Monterosi Tuscia, avversario con cui non ha mai vinto. A presentare la gara ci ha pensato già Fulignati, nel discorso di rito al termine della partita di domenica scorsa: con così tante assenze, la trasferta di Viterbo assume importanza capitale. Vincere contro un avversario ostico, senza alcuni dei propri migliori giocatori, sarebbe un chiaro messaggio dei giallorossi nei confronti di Pescara e Crotone.

La partita contro i laziali, a fine novembre dello scorso campionato, fu un momento di svolta. Una delle gare peggiori delle aquile, conclusa con un pari e l’espulsione di Cinelli, che costò la panchina a Calabro. Il Monterosi si è dimostrato un rivale duro da affrontare, in grado di vincere anche al “Ceravolo”. I giocatori del Catanzaro, allora, sanno benissimo di non poter sottovalutare la squadra di Menichini.

Al secondo anno di professionismo, il Monterosi ormai è una certezza della Serie C. I biancorossi occupano l’ottavo posto con sedici punti e non sarebbe strano se puntassero seriamente ad un piazzamento playoff. La squadra, del resto, sembra rinforzata rispetto alla passata stagione. Sono partiti Polidori, il partner offensivo dell’inossidabile Rocco Costantino, ed Emanuele Adamo, esterno destro di spinta. In compenso, però, hanno raggiunto il Lazio un classe 2000 di prospettiva come Santarpia e Max Carlini, che in Serie C continua a offrire lezioni di calcio nonostante l’età. Carlini è rimasto nel cuore di Catanzaro e a tutti i tifosi giallorossi sarebbe piaciuto provare a conquistare la promozione insieme a lui. Le strade, purtroppo, si sono divise, ma sarà emozionante tornare a vederlo in campo, pur con una maglia diversa. È sempre un professore nel possesso palla e negli inserimenti e in dodici presenze ha già realizzato dodici gol. Lui e Menichini non sono i soli ex della partita, visto che tra i centrocampisti figura anche Samuele Parlati.

COME GIOCA IL MONTEROSI
Il modulo di partenza del Monterosi è un 3-5-2. La squadra di Menichini offre il meglio se può attaccare in campo lungo, accompagnando le ripartenze con molti uomini. Fondamentale, da questo punto di vista, il contributo dei due esterni, Cancellieri a sinistra e Verde a destra. Entrambi poco più che ventenni, sono abili sia a raggiungere il fondo sia a rientrare verso il centro. Non si limitano solo a portare palla, ma se serve sanno attaccare il secondo palo sui cross. A riempire l’area, di norma, ci pensa Rocco Costantino, autore di sei gol in sei presenze. Costantino nella partita del “Ceravolo” ha colpito il Catanzaro con una doppietta. È la bandiera del Monterosi, un centravanti d’altri tempi, abilissimo nella protezione palla e nel gioco aereo. Ha dovuto saltare quasi tutte le ultime partite per un infortunio ed è rientrato solo due giornate fa contro il Latina. Il suo stato di forma potrebbe condizionare la prestazione offensiva del Monterosi.

Per il resto, a legare i reparti ci pensa Max Carlini. L’ex giallorosso si abbassa a prendere il pallone e lo trascina di forza verso l’area. Nelle partite senza Costantino ha trovato un ottimo socio nell’ex Taranto Santarpia, attaccante di talento, più seconda punta che centravanti, capace di svariare e saltare l’uomo.

Se non può attaccare in contropiede, il Monterosi gioca soprattutto in ampiezza, dove Cancellieri e Verde sono due riferimenti fissi. È una squadra diretta e aggressiva, come dimostra una particolare statistica: a inizio novembre, dieci giorni fa, era la squadra che, in teoria, avrebbe accumulato il maggior numero di punti nei primi quindici minuti delle partite. Occhio, quindi, alle false partenze.

Per il resto, però, la squadra di Menichini è tutt’altro che impermeabile. Con diciannove gol subiti si tratta della quarta peggior difesa del campionato. Se Cancellieri e Guida sono due attaccanti aggiunti, in fase difensiva non sono irreprensibili, né per attenzione né per prestanza fisica. Se, come contro il Crotone, il Catanzaro riuscirà a giocare alle spalle della pressione per sviluppare in velocità, potrebbero esserci spazi interessanti. Vedremo come imposterà la gara Vivarini, soprattutto senza una coppia così abile a fiutare le zone libere come Biasci e Iemmello.

Non offre grandi sicurezze nemmeno il portiere, Alia. L’estremo difensore scuola Lazio la scorsa domenica si è seduto dalla parte sbagliata della storia, facendosi sorprendere dal collega del Messina Lewandowski in un gol che ha fatto il giro di tutta Italia. Certo, in quell’occasione ha contribuito il rimbalzo incerto su un terreno fangoso come quello del “Franco Scoglio”. Peggio ancora, allora, l’errore sul terzo gol, un cross che è scivolato dalle mani di Alia ed è entrato in porta. Le alternative sono altri due portieri ventenni come Moretti e Basile. È sadico da dire, ma a volte nel calcio bisogna saper giocare sulle incertezze degli avversari.

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Emanuele Mongiardo

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