E’ il provvedimento più importante contenuto in Finanziaria, nell’ottica del contenimento della spesa statale: le province con un un numero di abitanti inferiore a 220.000, che non confinano con Stati esteri e che non si trovano nelle regioni a Statuto speciale, saranno soppresse. Le province interessate sono 13, perlopiù situate nel centro Italia: Terni, Grosseto, Matera, Ascoli Piceno, Massa Carrara, Fermo, Rieti e Isernia. A sud troviamo le due province calabresi, Vibo Valentia e Crotone, mentre il nord contribuisce con Lodi, Spezia e Asti. Un compromesso che sembra soddisfare anche la Lega Nord, fortemete contraria all’abolizione di questo ente intermedio.
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